12. Non ci credi nel colpo di fulmine?

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JIMIN

La mattina dopo mi svegliai quasi riposato. Il che è piuttosto ironico visto tutto quello che era successo la sera prima.

Era domenica, quindi non avevo messo la sveglia. E, se la devo dire tutta, meno male che non fosse un giorno qualsiasi della settimana, perchè altrimenti avrei un attimo saltato tutte le lezioni del mattino visto che erano già le undici.

Mi allungai verso il comodino ed afferrai il mio telefono, portandomelo davanti agli occhi e lamentandomi per via della luminosità.
Solo dopo qualche secondo riuscii ad abituarmi, mettendomi a leggere i due messaggi che mi erano arrivati qualche ora prima.

Il primo era di Tae, che mi chiedeva di andare a prendere un caffè con lui nel pomeriggio perchè doveva "aggiornarmi su delle cose". Inutile dire che, secondo me, quelle "cose" erano Yoongi.

Il secondo, invece, era di Jungkook. Semplice e conciso.

"Vieni da me che ti ho preso la colazione".

Feci un piccolo sorriso, sbarrando gli occhi nel momento stesso in cui lessi che il messaggio me l'aveva inviato più di un'ora prima.
Mi affrettai a chiamarlo, rotolandomi tra le coperte per evitare di cadere dal letto.

"Buongiorno. Sei diventato la reincarnazione della Bella Addormentata per caso?" mi rispose lui dopo qualche squillo, facendomi sorridere all'istante.
"No, ero solo stanco. La tua offerta è ancora valida?" gli chiesi con calma e curiosità, iniziando a pensare a cose a cui non avrei dovuto ancora pensare di fare insieme a lui, iniziando, poi, a stringere le coperte tra le dita.

"Sì, ti aspettavo. Muoviti, però" mi rispose lui con leggerezza, chiudendo subito dopo la chiamata.

Feci un piccolo sorriso tra me e me e decisi di alzarmi dal letto, mettendomi addosso un paio di pantaloni della tuta ed una maglietta nera a maniche corte.
Mi passai disordinatamente una mano tra i capelli cercando di metterli apposto, dirigendomi, nel mentre, verso l'appartamento di fronte al mio, suonandone il campanello subito dopo.

Jungkook mi aprì dopo qualche secondo in pantaloncini ed a petto nudo, guardandomi come se niente fosse.
E, ve lo dico, ci volle molto autocontrollo per non fissare i muscoli definiti dei suoi addominali.

"Una maglietta potresti mettertela ogni tanto, comunque" commentai nel momento stesso in cui mi fece entrare, sedendomi, subito dopo, su una delle sedie che circondavano il tavolo in cucina.
"Non ti ha mai dato fastidio il fatto che io stessi senza maglietta..." commentò lui in tono divertito, raggiungendomi in cucina e mettendomi sotto al naso una brioche al cioccolato.

"Beh, ma prima non mi dovevo controllare dal saltarti addosso" gli risposi senza mezzi termini, facendo un piccolo sorrisetto nel momento in cui lo vidi sbarrare gli occhi.

"Che hai da bere?" gli chiesi dopo qualche secondo, cercando di spostare la conversazione su qualcosa di più...casto.
"Ho una bottiglia di vino rosso in frigo, se vuoi" mi rispose in aria sarcastica, ottenendo come reazione il fatto che io alzassi gli occhi al cielo scuotendo la testa.
"Vado a prendere del succo nel mio frigo. Ho già capito" gli dissi subito dopo, accennando ad alzarmi dalla sedia.
"Ma dove vai? Ce l'ho anche io. Mica sono uno sprovveduto".

Si avvicinò al frigo e ne aprì l'anta, iniziando a rovistarci dentro.
Inutile dire che il mio sguardo rimase fisso sulla sua pelle nuda per tutto quel tempo, mentre la mia testa, però, mi diceva di guardare da qualsiasi altra parte.

"Non è che avresti ancora voglia di andare a prendere quel succo?" mi chiese in tono quasi imbarazzato nel momento stesso in cui la sua faccia spuntò da dietro il frigo.
Mi alzai e feci un enorme sospiro, dirigendomi verso la porta. Solo che prima di uscire mi divertii ad imitarlo, scimmiottando la sua voce.

"Ce l'ho anche io. Mica sono uno sprovveduto" dissi ridendo, ottenendo come risposta solamente un cuscino in faccia.
Lo afferrai e glielo rilanciai, senza riuscire a smettere di ridere.

Fu solo quando, ormai, stavo già portando la mia bottiglia di succo nel suo appartamento che mi resi conto di una cosa: con Minkun io non avevo mai fatto una cosa del genere.
Il prendersi in giro ed il tirarsi cuscini senza smettere di ridere, intendo.
E la cosa, per quanto strano possa sembrare, mi preoccupava da morire...

*******

"Si può sapere che stai facendo?" chiesi a Jungkook in tono quasi spaventato nel momento stesso in cui notai che mi stesse fissando da più di qualche secondo.
"Ti guardo mangiare" rispose lui semplicemente, alzando le spalle.
"L'avevo notato questo. Ma...perchè?".
"Non posso baciarti, ancora. Lascia almeno che ti guardi" mi disse con serietà, prendendomi per il mento e facendo incontrare i nostri sguardi.

Rimanemmo lì a fissarci, senza dire niente e con la consapevolezza di non poter fare nulla per più di qualche minuto.
Solo dopo questo arco di tempo Jungkook alzò una mano nella mia direzione, avvicinandola sempre di più al mio viso ed allontanandola solo prima di sfiorarlo.

"Tu non hai idea di quanto ti vorrei toccare..." mormorò dopo un po', facendomi sbarrare gli occhi all'improvviso.
Tutto perchè avevo inteso una cosa diversa da quella che, invece, voleva dirmi lui.

"Non in quel senso. Cioè...effettivamente anche in quel senso, ma non è questo il punto" si affrettò a dire lui dopo aver notato la mia reazione alle sue parole.

Io feci una specie di risata, chiedendomi, subito dopo, come quel ragazzo riuscisse a farmi ridere perennemente anche per cose che, in realtà, non farebbero ridere affatto.

"Dio, come sono finiti due incasinati come noi ad invaghirsi l'uno dell'altro in praticamente dieci giorni?" gli domandai subito dopo con aria divertita.
"Non ci credi nel colpo di fulmine?" disse lui in risposta, causando una reazione piuttosto ansiogena da parte mia.

"Sì, ma l'ultima volta che mi è successo non è finita bene, perciò..." mormorai solamente, facendo di tutto per non farmi venire in mente il sorriso di Minkun il giorno in cui l'ho conosciuto.
Ovvero quando credevo di aver trovato la persona con cui condividere tutta la mia vita...

"Speriamo che questa volta finisca meglio, allora" mi rispose Jungkook con serenità, rivolgendomi un sorriso e proponendomi, subito dopo, di guardare un film giusto per uscire da quella conversazione.

Ecco, fu con quel sorriso sincero che mi resi conto che Jungkook non era minimamente come Minkun.
Nemmeno lontanamente.
O, almeno, questo era quello che credevo...

SPAZIO AUTRICE:

Sono comparsa qui sotto solo per ringraziarvi delle mille letture, arrivate in solo una settimana.
Quindi...mando un abbraccio grandissimo a chiunque stia leggendo questa storia. Spero vi faccia piacere😂❤️.

•To feel alive {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora