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Mi lasciai cullare dalle sue attenzioni, avvertendo un leggero giramento di testa per il contesto in cui mi trovavo e, soprattutto, per la compagnia che avevo in quel momento.

Forse per renderlo più umano avrei dovuto farlo bere durante i turni in ospedale. Non so bene cos'era ma mi piaceva da morire e sentii l'eccitazione crescere in me non appena afferrò un lembo della mia pelle, sulla zona del collo, e cominciò a succhiarlo avidamente. Portai le mani dietro il suo collo, accarezzandogli i capelli con una mano e lo guardai negli occhi, non appena si staccò dalla mia pelle.

Venni scossa dalla mia bolla non appena avvertì uno presa al braccio, mi girai velocemente e vidi Kosta con la bocca spalancata.

"Jolie, io devo andare via, vieni?" Chiese con un sorrisetto malizioso sulle labbra, lanciando uno sguardo ad Harry dietro le mie spalle.

Annuii e le indicai di andare avanti, mi girai nuovamente verso il ragazzo ed alzai una mano in segno di saluto, incapace di fare altro. Seguii la mia amica alla macchina in religioso silenzio e non del proprio lucida ma fortunatamente lei era messa meglio. Vedendo le mie condizioni non mi chiese nulla ed il viaggio fu piacevole, togliendo le pulsazioni alla testa. Mi salutò dall'auto, assicurandosi che ce la facessi da sola e mi diressi in casa dove la prima cosa che feci fu togliere le scarpe.

Andai in bagno a guardarmi allo specchio, fortunatamente il leggero trucco era ancora lì ma notai una chiazza rossa sul lato sinistro del mio collo, così la accarezzai con l'indice ripensando ancora a com'era stato diverso Harry in quel momento.

Ci avrei ripensato domani, adesso la testa non mi era proprio d'aiuto. Tirai fuori il telefono dalla borsetta per impostare la sveglia e notai un messaggio in arrivo.

Da: +44 2938482113

x

Non era in rubrica ed una semplice x non mi aiutava a capire di chi si trattasse, potevano aver sbagliato o magari poteva essere stato Pat, così decisi di scoprirlo.

A: +44 2938482113

Chi sei?

La risposta mi arrivò dopo pochi secondi.

Da: +44 2938482113

Harry.

Solo a leggere il suo nome mi si colorarono le guance di rosso e memorizzai subito il suo numero, chiedendomi come avesse fatto ad avere il mio. Mi si stavano per chiudere gli occhi e decisi di dargli un cenno, prima di crollare del tutto.

A: Harry

x

Dopo una lunga e rigenerante nottata, aprii gli occhi e sbadigliai sonoramente prima di rigirarmi tra le coperte un paio di volte. Restai a guardare il soffitto per qualche minuto, in religioso silenzio e mi toccai nuovamente il collo, avvertendo un leggero fastidio. Allora non era solo un sogno, era successo tutto realmente.

Stropicciai gli occhi con entrambe le mani ed afferrai il telefono per controllare le notifiche, notando l'orologio che segnava le 12:30. Speravo di non essere in ritardo.

L'apparecchio segnava 3 nuovi messaggi, uno di stanotte ed altri di qualche oretta fa, riportando i nomi di Harry e Kosta.

Da: Harry

Hai un buon sapwdjfg

Da: Harry

Buongiorno signorina Makha, perdoni un medico ubriaco che si addormenta con il telefono in mano. Le concedo qualche ora di ritardo rispetto le 14 del turno.

Da: Kosta

Ma quel succhiotto pensi che non lo abbia notato? Appena abbiamo tempo vediamoci!! Baci"

Risi al secondo messaggio di Harry, chiedendomi perché fosse così informale se avevamo stabilito di darci del tu e provvidi a rispondere a Kosta e poi al riccio.

A: Kosta

Forse non hai visto bene. Ci aggiorniamo e, comunque, è davvero un posto figo quel locale!

A: Harry

Non avevamo pattuito di darci del tu? Ti conviene accendere l'aria condizionata al massimo in reparto perché sarò costretta a portare un foulard.

Mi alzai dal letto, finalmente ed andai in cucina per prepararmi un piatto di pasta al pomodoro, vista l'ora.

Dopo aver pranzato e non aver ricevuto più notifiche sul cellulare, andai a lavarmi e prepararmi per un nuovo turno in ospedale. Infatti, dopo un'oretta abbondante ero finalmente pronta e mi incamminai al St. Mary's; non appena arrivai cominciai la solita routine dello spogliatoio, evitando di togliere il foulard ben posizionato e mi recai fuori, alla ricerca di Harry.

Lo notai mentre usciva dalla stanza delle chemioterapie e gli andai incontro, cercando di superare il mio imbarazzo.

"Buongiorno dott.Styles" dissi del tutto indifferente, mordendomi l'interno della guancia.

"Ciao Jolie, oggi lavorerai giù al reparto delle cartelle cliniche. Scendi al primo piano, c'è la signora Lee che ti aspetta." Disse in modo serio e mi superò, senza nemmeno aspettare una mia risposta.

Perché ignorarmi così e, addirittura, farmi cambiare reparto? Non credevo di aver fatto qualcosa di male.

A malincuore feci come mi aveva detto e la mia giornata si rivelò noiosa e piena di scartoffie dei vari pazienti.

Quando finii di sistemare con la supervisione della signora Lee, mi alzai stremata e controllai l'ora che segnava le 21:05. Il mio turno doveva finire già ore fa e questo me lo ricordò anche il mio stomaco.

Salutai sfinita la signora anziana e mi diressi al quarto piano per cambiarmi e prendere i miei oggetti personali. Il reparto a quell'ora era deserto e dalla stanza degli infermieri si poteva sentire la tv accesa su qualche telegiornale.

Mi affrettai ad uscire dall'ospedale e presi la via che mi portava a casa con una Londra trafficata dai turisti e taxi in coda e nel tragitto pensai ancora una volta al cambio di reparto, non sapendo proprio come dovermi comportare. Così, negli ultimi metri che mi separavano da casa, afferrai il telefono.

A: Harry

Buonasera Dott.Styles, le spiace dirmi domani in che reparto sarò e se il mio turno è cambiato? Grazie e buona serata.

Scrissi appositamente un messaggio formale, così da non irritarlo nel caso avesse avuto la luna storta. Non appena rientrai in casa, scongelai nel forno una pizza già pronta e mi misi in attesa del timer, accendendo la tv e controllando il telefono di tanto in tanto.

Da: Harry

Domani sarà con me dalle 23:00 alle 4:00.

Non risposi ma mi beai per la giornata libera di domani pomeriggio. Dopo aver cenato ed essere passata in bagno per una doccia calda e rilassante, mi appoggiai sul letto e presi sonno quasi subito.

After you. ||h.s.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora