Stranamente mi svegliai di buon umore e cominciai a canticchiare una canzone che avevo sentito il pomeriggio precedente mentre strapazzavo due uova in padella, preparando poi due piatti per poterle servire.
Infine, passai al caffè, riempiendo la moka italiana che ordinai su internet mesi prima per via dell'espresso che assaggiai una volta in casa di una collega di università.
Intenta a creare la fontanella con il macinato, cercando di non fare troppi danni, sentii due mani poggiarsi sui miei fianchi ed un viso spuntare dall'incavo tra la mia spalla destra ed il collo.
Inutile dire che il mio lavoro fu del tutto sprecato.
"Buongiorno sunshine." Mormorò il ragazzo al mio orecchio, lasciandomi un leggero bacio, che durò più del normale, tra la guancia e le labbra.
"Harry! Hai rovinato la mia opera d'arte per farti provare il caffè migliore del mondo!" Lamentai, nascondendo un sorriso per il soprannome appena datomi.
"Ho un mal di testa assurdo." Scosse a testa, passandosi una mano tra i capelli. "E qui sento un ottimo profumino." Alzò il coperchio dalla pentola dove le uova strapazzate giacevano ed allungò una mano per poterne afferrare un po' e portarselo alla bocca. "Mmh, ottime." Indietreggiò leggermente per darmi, inaspettatamente, uno schiaffetto sui glutei e prese posto su uno degli sgabelli.
Scossi leggermente la testa ed una volta pulito tutto, misi la moka sul fuoco e preparai i piatti con la colazione, porgendogli il suo.
"Non sapevo se avessi turno in ospedale o meno ma, dato che mi sembri molto calmo e quindi non sei in ritardo, potremmo parlare del perché ieri ti sei presentato a casa mia ubriaco." Lo guardai attentamente mentre cominciammo a mangiare.
Iniziò a tossire con fare teatrale, fingendo poi di strozzarsi con le mani e posare la testa sul tavolo. Cercò di restare serio per qualche secondo ma con scarsi risultati ed io mi ritrovai a ridere con lui subito dopo. Dovevo mettermi l'anima in pace che non avrebbe mai risposto alle mie domande.
Non appena sentii il rumore della moka, mi alzai per spegnere il fuoco e versai la bevanda bollente in due tazzine prima di ritornare seduta di fronte a lui.
"Che hai da fare stasera?" Chiese il ragazzo, osservandomi da sopra il bordo della tazzina.
"Niente, dovrei finire alle sei in ospedale." Scrollai le spalle e finii di bere il mio adorato caffè.
"Stasera ti vengo a prendere, non prendere impegni, alle otto sono qui." Si alzò dallo sgabello e posò la sua tazzina nel lavandino, dirigendosi poi in camera da letto.
Dopo pochi minuti e la cucina abbastanza rassettata, uscì fuori vestito e pettinato, passandosi nuovamente una mano tra i capelli.
"Grazie per la nottata di fuoco, ho ancora i postumi." Disse sghembo e poi scoppiò a ridere non appena notò la mia espressione esterrefatta.
"Fermo!" Lo bloccai, prima che potesse dirigersi verso la porta. Al mio richiamo si girò, in attesa che io parlassi.
"Perché devo uscire con te? Non avevi detto che non eri il tipo da appuntamenti? E dove andiamo?" Cominciai a porgli di fila tutte quelle domande dato che non riuscivo a capire il motivo del suo invito.
"Calma fiorellino, non penso che con Dottor Pene ingessato tu ti sia posta tante domande." Roteai gli occhi, alzandoli al cielo, per il suo ennesimo soprannome. È vero, mi facevano ridere ma non l'avrei mai ammesso in sua presenza.
"Harry! Puoi darmi una risposta per una sola volta?" Quasi implorai con il tono di voce, restando a guardarlo con le mani unite sotto il mento in segno di preghiera.
"Mmh.." Si afferrò il mento con l'indice ed il pollice, restando a guardarmi per qualche secondo. "No." Sorrise contento e soddisfatto, mettendo in mostra entrambe le fossette sulle sue guance.
Scossi la testa, arrendendomi e sentii subito dopo una sua mano sul viso che richiedeva l'attenzione su di lui.
"Non essere triste sunshine, ci vediamo stasera." Si avvicinò al mio viso e mi lasciò un leggero bacio sulla punta del naso, prima di sparire dietro la porta d'ingresso.
Mi feci aria con una mano per cercare di riprendere un colorito normale e mi affrettai ad andare in camera per potermi preparare.
Non appena arrivai in ospedale, mi venne incontro la signora Lee che prese a comunicarmi, in modo del tutto sorridente ed inquietante, che avrei dovuto aiutarla nelle cartelle cliniche.
Bestemmiai Harry mentalmente, sapendo che sotto sotto ci fosse il suo zampino e sorrisi alla donna, seguendola nell'ufficio dedicato.
Non appena ebbi la mia pausa, tra una cartella e l'altra, afferrai il telefono che avevo sentito vibrare precedentemente e guardai i vari messaggi.
Da: Jack Nolan
Ciao Jolie, spero che tu ti sia divertita con me ieri sera e che avrò un'altra occasione. Buona giornata! :)
Presi subito a digitare una risposta veloce.
A: Jack Nolan
Ciao Jack, certo che mi sono divertita, ci sarà sicuramente occasione! Buona giornata a te! X
E poi passai ai messaggi di Harry, roteando gli occhi quando la tesi che ci fosse il suo zampino sul cambio reparto si confermò.
Da: Harry
Sunshine buona giornata, illumina le mille cartelle con la tua luce interiore. xx
Scossi la testa, chiedendomi cosa gli passasse per la testa.
A: Harry
Sei ancora ubriaco? Me la pagherai, sappilo e potrei anche disdire il nostro appuntamento. x
Infilai il telefono nel camice e ripresi il lavoro dove l'avevo lasciato, sentendo poco dopo la porta della stanza aprirsi.
Non alzai lo sguardo, pensando fosse la signora Lee ma quando notai degli stivaletti lunghi quasi quanto un braccio della signora Lee, alzai lo sguardo e ci trovai un Harry abbastanza accigliato.
"In che senso disdire l'appuntamento?" Mi chiese, abbassandosi sulle ginocchia per portare il viso di fronte al mio.
"Certo, sai potrei essere stanca dopo un pomeriggio passato seduta a terra ed immersa tra la polvere per cercare il cartaceo e trasferirlo in digitale." Scrollai le spalle e ritornai con lo sguardo su quello che stavo facendo.
"Non puoi rifiutare, a costo di prelevarti dal letto e portarti fuori in pigiama." Mi puntò un dito contro e cominciò ad indietreggiare per raggiungere la porta dal quale era entrato.
Alzai una mano in segno di saluto, scuotendo la testa per la sua testardaggine.
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After you. ||h.s.||
Fanfiction[COMPLETA.] La terza legge della dinamica, o principio di azione e reazione, stabilisce che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.