Non appena misi piede fuori dall'ateneo, respirai l'aria fresca e balzai dentro al bar di fronte la strada per festeggiare con un muffin al triplo cioccolato ed un cappuccino con vaniglia abbondante. Infondo me li stavo meritando e considerando che gli eventi degli ultimi giorni mi avevano tolto persino la fame, approfittai per la piccola pausa relax che durò anche troppo dato che l'orologio ormai segnava le due meno venti.
Strabuzzai gli occhi ed afferrai la borsa, pronta a dirigermi verso ormai la mia seconda casa.
Arrivai in fretta e furia con un accenno di affanno e passai prima nell'ufficio dipendenti per consegnare l'attestato per la conclusione del mio corso studi. Il professore aveva accennato qualcosa riguardo la proclamazione che si sarebbe tenuta ma mi sarei informata da sola sul sito dell'università.
Una volta completate le pratiche burocratiche andai al reparto di Oncologia ed incontrai Amanda con la quale scambiai due chiacchiere sul fine settimana trascorso, ovviamente omettendo l'incontro con Dott. Scorbutico e Lunatico.
La giornata trascorse tranquilla e di lui nessuna traccia, perciò, a fine turno mi infilai nel suo ufficio vuoto ed afferrai la chiave della stanza 320.
Mi controllai le spalle un paio di volte, bussai leggermente alla porta e dopo un "Avanti", girai la chiave ed entrai dalla signora Anne.
"Buonasera Anne, volevo accertarmi che stesse bene e sapere se le serviva qualcosa per lei visto che Harry oggi mi risulta assente!" Dissi con un sorriso sulle labbra, avvicinandomi al suo letto.
"Grazie tesoro, ho solo bisogno di un po' della tua compagnia, con piacere!" Mi invitò a sedermi con un gesto della mano.
"Come si sente? Mi dispiace non essere passata prima ma finalmente da oggi sarò più libera per via dell'università."
"Non sono una persona che si piange addosso, sai Jolie, ma purtroppo la situazione peggiora e le cure non fanno chissà che effetto, penso mi sia rimasto davvero poco e ciò che mi spezza di più è il pensiero di Harry." Sussurrò a voce bassa e con le lacrime agli occhi, stringendo la mano che le avevo avvicinato al letto.
Potevo sentire tutto il suo dolore con grande empatia e non potei fare a meno di lasciarmi sfuggire una lacrima di troppo.
"Sei una donna forte, Anne." Le strinsi di rimando la mano senza avere il coraggio di darle false speranze, non ero nessuno per poterlo fare.
Restammo a chiacchierare distogliendo l'attenzione dall'argomento riguardo la sua salute ed aspettai che si addormentasse, controllandole il respiro di tanto in tanto per la paura che cresceva in me. Respiro dopo respiro, mi appisolai sulla scomoda sedia accanto al letto e tutta la stanchezza di quei giorni si fece sentire, portando le mie palpebre ad abbassarsi.
Una flebile luce disturbò ormai il mio sonno profondo e quando mi stropicciai gli occhi notai la figura di Harry che accarezzava i capelli di Anne con lo sguardo che vagava da me a lei, come in una lenta partita di tennis. Le mie guance si colorarono subito di un rosso porpora e balzai in piedi, stiracchiandomi senza creare rumore. Anne era sveglia e mi guardava sorridendo e questo mi portò a sorriderle di rimando.
"Jolie mi sento così in colpa per averti tenuta qui ed averti fatto riposare male."
"Non ti preoccupare Anne, non è poi tanto scomoda la sedia." Le risposi con un pizzico di divertimento nel tono della voce ed Harry, nello schiarirsi la voce, ci fece girare entrambe verso di lui.
"Mamma non sapevo che adesso avessi addirittura un'amichetta di giochi." Alzò gli occhi al cielo cercando di restare serio e spostò la mano, riportandola lungo il suo corpo.
"Harry non essere duro con lei, anzi.." Lo richiamò come si fa con i bambini e scosse leggermente la testa.
"Vieni Jolie, ti accompagno fuori." Si avvicinò a me e così salutai Anne con un leggero bacio sulla guancia prima di avviarmi alla porta, seguita dal riccio.
Uscimmo poi dalla stanza in silenzio e mi fece segno di andare nel suo ufficio.
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After you. ||h.s.||
Fanfiction[COMPLETA.] La terza legge della dinamica, o principio di azione e reazione, stabilisce che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.