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Ritornai a casa con la testa piena di pensieri, sperando vivamente in nessun rimprovero da parte di Harry per essermi fermata a parlare con la mamma. Guardai in tv un film di vecchia data e mi appisolai sul divano, troppo stanca per andare in camera da letto.

La mattina successiva arrivò troppo presto e, dopo la mia solita colazione arricchita da un muffin al cioccolato del supermercato, misi la testa sui libri fino ad ora di pranzo. Era sabato e ciò significava non avere nessun turno per oggi e domani. Potevo restare in relax anche se sarei voluta passare a salutare Anne.

Nel primo pomeriggio, dopo aver lavato la cucina e le stoviglie, mi appoggiai nuovamente sul divano, scorrendo le varie notifiche che avevo dimenticato di controllare.

Non ero una persona molto richiesta in zona, ma mi stupii dei numerosi messaggi, così iniziai a scorrere le varie conversazioni.

Da: Kosta

Hola baby! In bocca al lupo per l'esame ed il tirocinio, io andrò dai miei per due settimane che mia mamma necessita del mio aiuto. Non adooooro.

Risi per la sua ultima espressione e le risposi.

A: Kosta

Mi raccomando, non ti divertire troppo e grazie, spero crepi una volta per tutte questo lupo! Ahhaha

E, infine, il mio cuore accelerò quando notai 8 messaggi di Harry a partire da ieri sera fino a poco fa.


Ore 21.35

Da: Harry

Menomale che mi ero raccomandato di non parlare e dire altro. Sei sempre la solita.

Ore 22.04

Da: Harry

Signorina Makha, ora fa anche gli straordinari?

Ore 04.39

Da: Harry

Sei stata fortunata tanto da evitarti le mie grinfie solo perchè piaci a mia madre.

Ore 7.08

Da: Harry

Jolie, avanti, non essere arrabbiata con me.

Ore 7.39

Sei viva?

Ore 8.09

Solo perché non sei di turno non puoi non parlarmi.

Ore 11.48

Andiamo, non farmi preoccupare, lo so che sono stato uno stronzo.

Ore 15.06

Se non mi rispondi chiamerò direttamente il carro funebre. x

Elaborai un attimo i messaggi con un sorrisetto divertito sulle labbra e, volendo evitare un carro funebre alla mia porta, presi a rispondere.

A: Harry

Sono viva e vegeta e si, sei uno stronzo. Anche a me piace tua madre e dovresti farle avere compagnia più spesso. Anzi, sarò io a farle compagnia con o senza il tuo permesso.

E si, sei uno stronzo. Te lo ridico così lo memorizzi meglio. x

Morsi il labbro inferiore pensando al bacio e cercai di scacciare quanto prima quel pensiero, non era professionale comportarsi così ma la colpa era di entrambi. Non avrei dovuto ma quel ragazzo era una vera e propria tentazione anche se, da come avevo potuto notare, non lo era solo per me ma chissà per quante altre.

Infondo, non potevo chiedergli chissà cosa, non me ne sentivo in diritto.

Sussultai quando il mio telefono vibrò nuovamente.

Da: Harry

Memorizzato, non ti preoccupare. Forse dovremmo parlare, stasera a cena? Vengo alle 8 ma non è un appuntamento.

Alzai gli occhi al cielo con un sorrisetto sulle labbra, sapevo bene che non poteva essere un appuntamento ma fui felice di vederlo, non avevo sue notizie fisiche da quasi due giorni.

A: Harry

Non volevo un appuntamento, infatti. Ok, sii puntuale.

La risposta arrivò immediata.

Da: Harry

Arrivo in ritardo solo in altri contesti. x

Guardai l'orologio e vidi che mancavano circa 4 ore al nostro "appuntamento non appuntamento" così decisi di vestirmi per andare a fare una piccola sessione di shopping.

Uscii da casa ed il vento caldo non faceva altro che soffocarmi, così affrettai il passo per entrare nel centro commerciale vicino la mia abitazione.

Visitai un paio di negozi ed alla fine, dopo due ore ed un milk shake al cioccolato, ne uscii vittoriosa con un nuovo paio di jeans stretti, dei sandali con pietre di Positano ed una camicetta di velo beige avvitata e leggera.

Onde evitare di essere io in ritardo, una volta arrivata a casa andai direttamente a farmi doccia e shampoo, prendendomela non tanto comoda.

Acconciai i capelli in morbide onde lunghe e truccai leggermente il viso con un filo di eye-liner, mascara e rossetto neutro. Non amavo tanto il fondotinta e la genetica era dalla mia parte dato il mio viso senza imperfezioni, salvo quel brufoletto mensile al centro delle sopracciglia. Infatti, una volta al mese mi trasformavo in una semi-indiana.

Indossai il mio completo nuovo di zecca e trasferii cellulare, chiavi e portafoglio in una borsetta più piccola e pratica.

Alle 19:57 ero pronta e non appena scesi le scale, un clacson suonò fuori casa, segno che Harry era arrivato.

After you. ||h.s.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora