21

556 15 0
                                    


"Harry! Cosa ci fai qui a quest'ora?" Dissi sorpresa e lo invitai ad entrare, spostandomi su di un lato.

Lui fece spallucce ed entrò in casa, portando il suo sguardo sul mio pigiama. Ecco, in quel momento mi sentii parecchio in imbarazzo.

"Niente, volevo sapere com'era andato l'appuntamento e magari potevamo farci le treccine mentre spettegoliamo." Si rivolse a me con un sorrisetto divertito e mi sciolse i capelli raccolti con una matita, facendoli cadere sulle mie spalle.

Alzai gli occhi al cielo trovando assurda tutta quella situazione.

"Domani dobbiamo lavorare e tu dovresti riposare invece di girare nelle varie case, dott. Styles." Alzai un sopracciglio ed incrociai le braccia sotto al petto.

"Dai Jolie, non essere lagnona." Si avvicinò a me. "Domani dobbiamo lavorare." Cercò di imitare in malo modo la mia voce, scoppiando a ridere subito dopo.

I suoi occhi brillavano e probabilmente aveva anche alzato un po' il gomito.

"Hai bevuto?" Chiesi schiettamente portando una ciocca dei suoi capelli dietro un orecchio."

"Pochino, pochino, pochino." Mi sorrise con fare angelico e strofinò il suo naso con il mio.

Quel minimo contatto mi procurò una serie di brividi che con Jack non avevo provato minimamente. Diamine, che confusione.

Vedendo Harry che sorrideva adesso in modo inquieto, lo afferrai per una mano e lo trascinai in camera da letto, facendolo sedere sul bordo di quest'ultimo.

"Signorina, volevo portarla io a letto ma lei mi ha anticipato." Disse biascicando un po' le parole e mi attirò tra le sue gambe, posizionando le sue mani quasi all'altezza dei miei glutei.

"Harry non avresti dovuto guidare in questo stato, quindi adesso stai buono qui, togliti le scarpe e riposati, domani provvederò a tirarti le orecchie." Esclamai nascondendo un sorrisetto per la sua espressione e lo vidi cadere con la schiena sul materasso, alzando le mani sopra la sua testa.

"Molto sexy portarmi a letto così." Mi fece un occhiolino e scoppiò a ridere, coinvolgendo anche me. Da ubriaco era molto meno scorbutico.

Vedendo che non dava cenno di muoversi, mi abbassai per privarlo delle scarpe e, dopo averle posizionate ai piedi del letto, ritornai sul letto per sfilargli anche la maglietta.

Il jeans sembrava molto molto stretto e fastidioso ma meglio non metterci mano.

Il suo respiro regolare indicava il suo sonno profondo ed allora approfittai per mettermi a cavalcioni sul suo addome per legargli i capelli in una crocchia morbida.

I suoi capelli erano morbidi e setosi, chissà se utilizzava qualche cura particolare o meno ma, conoscendolo almeno un po', doveva essere tutto frutto di madre natura.

Mi stesi affianco al suo corpo e lo coprii con il lenzuolo leggero, posando la testa sul cuscino accanto al suo.

Restai a guardarlo per un po' notando il volto rilassato e le labbra rosee finché un suo braccio non mi attirò sul suo petto e così, ne approfittai per addormentarmi cullata dal suo battito cardiaco.

Il rumore della sveglia risuonò per tutta la camera, costringendomi ad allungare il braccio sul comodino per scaraventarla a terra ed infatti, il tonfo la fece fermare e presi a rigirarmi nel letto, andando però a sbattere contro il torace scolpito e forte di Harry.

Gli avvenimenti della sera successiva percorsero la mia memoria come se stessi in un film ed allora sbarrai gli occhi, mettendomi subito a sedere sul letto.

"Harry! Svegliati!" Iniziai a scuoterlo in modo poco delicato perdendomi a guardarlo mentre sembrava così rilassato e senza pensieri.

Mugugnò qualcosa di incomprensibile e si girò dal lato opposto, dandomi questa volta la visuale della sua schiena.

Non sapevo se avesse programmi ma meglio svegliare anche lui dato che era già mezzogiorno, magari non il miglior orario per impostare la propria sveglia.

Continuai a scuoterlo finché una sua mano non afferrò il mio polso per scaraventarmi delicatamente sul suo corpo.

"Sh." Brontolò con ancora la testa sul cuscino e ritornò a rilassare la sua espressione.

Alzai gli occhi al cielo trattenendo un sorriso e cominciai a scuoterlo nuovamente, senza ricevere più nessun cenno di risposta.

Alla fine, decisi di lasciarlo dormire e scivolai via dalla sua presa per potermi alzare dal letto, stiracchiando tutti i muscoli una volta con i piedi a terra.

Gli lanciai un'ultima occhiata divertita e mi diressi in cucina per preparare qualcosa da mangiare.

After you. ||h.s.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora