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Arrivo davanti al locale all'ora che mi aveva detto Jerry.
Entro e vado nella stanza a prepararmi e ad un certo punto sento bussare alla porta.
"Avanti"
Entra Jerry sfoggiando uno dei suoi sorrisi da rufiano che conosco fin troppo bene.
"Bellezza come stai?"
"Bene, cosa ti serve?"
"Io niente"
"Jerry ti conosco dimmi cosa ti serve"
Sorride e inizia a parlare, sapevo che c'era qualcosa.
"Stasera verrà qui un uomo, é un uomo molto importante da queste parti, molti lo temono"
Il suo tono di voce sembra così preoccupato.
"Immagino che fai parte anche tu di questi molti"
"Beh non è uno con cui scherzare"
"E cosa centro io con tutto questo?"
"Allora lui é uno che ottiene quello che vuole e mi ha chiesto uno spettacolo privato con te"
"Sai bene che non faccio queste cose, il patto era che ballavo solo sul palco niente spettacolini privati"
"Lo so lo so ma non devi fare niente solo ballare per lui"
"Ci devo pensare, te lo dico tra poco lasciami sola un attimo"
Jerry si alza esce e chiude la porta.
Ho una brutta sensazione a riguardo, forse perché mi mette ansia dover stare completamente sola con un uomo così o semplicemente perché non l'ho mai fatto prima, ballare sul palco davanti a persone é diverso di ballare per una sola persona.
Sono indecisa, non riesco a prendere una decisione e si sta facendo tardi presto tornerà Jerry.
Continuo a pensare e ad un certo punto sento bussare,la porta si apre e Jerry entra.
"Allora hai preso una decisione?"
"Lo farò"
"Questa è la mia ragazza"
"dimmi cosa devo fare"
"Allora l'uomo si chiama Malcom é già venuto qui e appena ti ha vista lo hai subito colpito, quindi dovrai andare da lui e iniziare a ballare mi raccomando fai quello che chiede non deve rimanere deluso"
"si quello che vuole nei miei litimi lo sai"
"sisi giusto"
"Ora preparati ti ho messo i vestiti lì, ti chiamo quando arriva"
Jerry esce e mi lascia sola io inizio a prepararmi.
Appena finito sento bussare alla porta.
"È qui, ti sta aspettando nella stanza"
Esco, percorro il corridoio ed entro nella stanza, appena entro l'uomo si alza.
Non è tanto vecchio avrà sui quarantacinque anni, ha i capelli e la barba neri e gli occhi marroni.
é vestito con una camicia azzurra e dei pantaloni blu.
Mi avvicino a lui
"sei ancora più bella da vicino"
Sorrido e lo butto sul divanetto dietro a lui mi tolgo la vestaglia che mi copriva e inizio a muovermi in modo sensuale davanti a lui.
Continuo così finché non mi giro e vedo che si sbottona i pantaloni, cerco di fare finta di nulla ma inizia a toccarsi.
Mi fermo e lo guardo con aria confusa, prendo la vestaglia da terra e me la rimetto.
"Cosa stai facendo?"
"Me ne sto andando, non sono qui per questo"
"So che lo vuoi anche te e ho pagato un bel po' per te, non sarebbe un bene per nessuno"
L'uomo si alza e viene verso di me mi afferra un braccio con forza tenendomi ferma.
"Levati la vestaglia"
Obbedisco, ho troppa paura di quello che potrebbe fare e di quelle che sta succedendo.
"Levati anche il reggiseno"
Mi scende una lacrima.
"Falla finita e prendilo"
Prende la mia mano con forza e la mette sopra il suo membro muovendola lui steso perché ogni parte di me è immobile.
Non posso credere a quello che sta succedendo, sapevo di non dover accettare non dovevo cazzo non dovevo, vorrei scappare via ma sono bloccata non riesco a muovermi.
Continuo a muovere la mano ormai non controllo più i miei movimenti sono paralizzata, ad un certo punto prende la mia mamma e la fa muovere sempre più velocemente finché non viene.
Mi guarda con aria soddisfatta, io sono così schifata da quello che è appena successo, non riuscivo a fermarmi o forse avevo troppa paura delle conseguenze per farlo.
Si aggiusta i pantaloni e si ricompone prima di andarsene, mi guarda e stringendomi la faccia con la mano mi dice
"Ti voglio qui di nuovo sabato e vedrò cosa fare con te"
Esce e le mie lacrime iniziano a scendere a fiumi.
Rimango sola per dieci minuti finché qualcuno non fa irruzione nella stanza.
"sei un pezzo di merda"
urlo a Jerry mentre chiude la porta
"stai calma"
"ti avevo detto che io questa merda non la facevo, scordati che succeda di nuovo"
L'espressione di Jerry cambia, non lho mai visto con quella faccia, il suo tono di voce mi spaventa
"ti ricordo chi ha pagato il tuo debito con quello spacciatore e chi ti ha assunto nonostante l'età"
"io me ne vado"
"non te ne vai proprio da nessuna parte, hai un debito con me e finché non lo avrai saldato sei mia"
"sei un vero pezzo di merda io non ho nessun debito con te prenditi tutti i soldi che ti devo dal mio stipendio"
"oh mia cara i soldi che mi devi per quelle fottute pasticche sono minimo tre stipendi e finché non me li avrai ripagati tutti starai qui e farai quello che devi. Ora vattene e ci vediamo sabato per il tuo prossimo incontro"
Mi alzo piangendo e scoppo via.
Prendo la mia roba e me ne vado il più velocemente possibile.
Arrivo a casa e l'unica cosa che riesco a fare è piangere e piangere, mi levo tutti i vestiti e vedo che sulle braccia ho dei cazzo di segni viola, quel pezzo di merda ha strinto troppo.
Mi butto sotto la doccia per levarmi tutto lo schifo che mi sento addosso, se potessi mi taglierei via la pelle, con la spugna gratto più che posso fino a farmi diventare tutta la pelle rossa.
Esco dalla doccia e guardandomi allo specchio mi viene solo da piangere.
Mi metto a letto con le coperte alzate fin sopra la testa per coprirmi da non so bene cosa.
Mi sento più al sicuro qui sotto, come se nessuno adesso mi potesse fare del male.
Mi sento malissimo e continuo a piangere e singhiozzare, provo ad addormentarmi ma non ci riesco, le mani di quell'uomo sembrano essere ancora sul mio corpo e le sue parole nella mia testa non mi lasciano pace.
Provo in ogni modo ad addormentarmi ma non riesco nemmeno a chiudere gli occhi dalle troppe lacrime che ne escono.
Mi abbandono al pensiero che di questa orribile serata e capisco che la mia testa non riesce a dormire adesso.

brutti sogni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora