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Dopo aver lavorato ieri sera sono distrutta, e il rumore della sveglia sembra come una di quelle torture antiche terribili.
Non ho quasi le forze di alzarmi per spegnerla ma devo, mi dovrò abituare in fretta a fare tutto senza essere uno zombie.
Dovrò trovare qualcosa decente da mettermi, il mio armadio è composto principalmente da vestiti corti e poco adatti alla scuola e maglie fin troppo scollate.
Rovistando un po' spero di trovare qualcosa che mi faccia sembrare più o meno una brava ragzza.
Finalmente trovo un paglio di pantaloni verdi militari con delle tasche e una maglia corta nera.
Non riesco a smettere di pensare a come sarà la nuova scuola e le nuove persone che incontreró.
Sono una persona molto aperta con le amicizie anche se non permetto mai a nessuno di conoscermi fino in fondo almeno fin ora non è mai successo e questo non aiuta molto lo stringere rapporti veri.
Il problema è che non mi piace chiunque, molto spesso sto con le persone solo per avere qualcuno con cui passare del tempo, non perché ci sia un vero e proprio interesse nella persona.
Questa è un po'una delle mie paure, ma cercherò di affrontare anche questa.
Continuo i miei pensieri mentre mi dirigo all'autobus si è già fatto tardi e devo anche passare dalla segretaria della scuola per chiedere in che classe sarò.
Arrivo davanti alla scuola dopo aver fatto un pezzo a piedi e fortunatamente la campanella non è ancora suonata sono stranamente puantuale.
Mi guardo intorno per capire se c'è qualcuno di simpatico a cui potrei chiedere dove si trova la segreteria.
Mi dirigo quindi verso un ragazzo che sta al telefono appoggiato ad un muretto.
"Ehi scusami, sai mica dove si trova la segretaria, sono nuova qui"
"Certo che lo so, e potei anche pesante di dirlo ad una bella ragzza come te"
Mi sorride, e ricambio.
"Piacere Kevin"
"Piacere Grace "
Si avvicina per baciarmi la guancia dopo la presentazione e ricambio.
Non facciamo in tempo a staccarci che subito si avvicina una ragazza.
"Tu saresti?"
"Ali calmati é solo una ragazza nuova"
"E cosa vuole da te?"
Deve essere la sua ragazza a sentire dal tono.
"Stai tranquilla stavo solo chiedendo dov'era la segreteria e mi sono presentata"
"Beh la prossima volta che ti presenti tieni le distanze"
Mi fa segno di andarmene, non voglio problemi già il primo giorno, non rispondo e me ne vado.
Mi avvicino ad una ragazza e le chiedo le indicazioni, dopo averle ascoltate mi dirigo verso l'edificio che mi ha indicato.
Entro e vedo una signora sulla cinquantina che parla con una professoressa, mi dirigo verso di loro aspetto a qualche metro finché non si accorgono della mia presenza.
"Tu devi essere Grace giusto?"
La signora sulla cinquantina parla e mi guarda sorridendo.
"Si sono io, mi hanno detto di passare qui per sapere in che classe sarò"
"Si sei arrivata proprio nel momento giusto, lei è la professoressa Melton "
Mi giro guardando la professoressa che era accanto a me, mi sorride anche lei porgendomi la mano, gliela stringo rimanendo incollata al suo sguardo , ha degli occhi azzurri davvero magnetici.
"La professoressa Melton ti accompagnerà nella tua nuova classe, lei è la coordinatrice nella classe, quindi per qualsiasi cosa puoi chiedere a lei"
"Grazie mille"
Mi giro per sorridere alla professoressa Melton che già mi sta guardando.
Rimaniamo a guardarci qualche secondo finché la campanella non suona e la professoressa Melton mi fa cenno di seguirla.
Facciamo un pezzo di corridoio in silenzio poi inizia a palrare
"Allora Grace come mai ti sei trasferita"
È arrivato il momento di iniziare a fare la misteriosa, nessuno deve sapere la vera storia, succederebbe un casino.
"Storia lunga"
Mi osserva con aria indagatoria, ma evito il suo sguardo.
"Hai già conosciuto qualcuno?"
"Beh solo un ragazzo e la sua ragazza molto simpatica, mi ha praticamente minacciato perché mi sono presentata"
"La ragazza era bionda?"
"Si ma come lo sa?"
"Beh eh Allison, è sempre tutto un problema per quella ragazza gli piace molto fare confusione per nulla"
"Perfetto ho fatto bene a non rispondere"
"Si e mi dispiace informarti che sia lei che il suo ragazzo saranno nella tua classe"
"Perfetto non si poteva chiedere di meglio"
Fa una risata e mi unisco a lei.
"Non glielho ancora chiesto lei é la professoressa di?"
"Italiano, ma quando parliamo così dammi del tu per favore non sono così vecchia, mi chiamo Emma, Emma Melton "
"Grace Williams piacere mio"
In effetti sembra molto giovane secondo me non arriva a trent'anni.
Arrivimao davanti ad una classe ed Emma bussa, aspettando che qualcuno risponda.
Apre la porta e dentro c'è una professoressa giovane quasi quanto lei.
"Buongiorno professoressa Blake, le volevo presentare la nuova alunna di questa classe"
La classe inizia a palrare e c'è un borbottio generale.
Mi avvicino alla porta e mi fermo sulla soglia, subito vedo Allison e il suo ragazzo com'è che si chiamava, oh già Kevin.
"Perfetto avremmo in classe la ruba ragazzi"
Allison apre bocca, e immediatamente tutte e due le professoresse si girano verso di lei guardandola male, quella non ha ancora capito che non starò zitta per molto.
"Hai intenzione di provarci ancora?"
Allison si alza e si mette con le braccia incrociate.
Vedo Emma che prova ad aprire bocca ma la precedo.
Mi avvicino ad Allison e la guardo con aria di sfida.
"tranquilla tesoro non te lo tocca nessuno, ma ti consiglio una cosa evita queste sceneggiate inutili, ti stai rendendo solo ridicola."
Mi faccio strada tra lei e il banco dandole una spallata che la fa spostare.
Vado all'ultimo banco
"È libero?"
"Certo"
Mi siedo accanto alla ragazza dai capelli rossi e mi accorgo che tutti mi stanno fissando comprese le professoresse.
Mi presento per sbloccare il silenzio che si è venuto a creare.
"Comunque molto piacere Grace"
La professoressa mi risponde
"Siamo tutti molto contenti di averti qui"
Allison non si fa problemi a parlare di nuovo.
"Quasi tutti"
Emma prende la parola
"spero che tu ti trovi bene qui, noi ci vedremo all'ora dopo, poi ti spiego cosa dovrai fare e tutti i fogli che servono a ricreazione ti aspetto davanti alla segreteria"
Mi guarda aspettando un segno che le faccia capire che mi è chiaro quello che ha detto, poi saluta l'altra professoressa ed esce, chiudendo la porta mentre continua a guardarmi.
Inizio a pensare a come far capire a questa stronza che deve lasciarmi in pace, ma i miei pensieri vengono interrotti dalla razza dai capelli rossi.
"Piacere comunque Eva"
"Grace piacere mio"

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