brutti sogni

15

Evidentemente è stato solo un errore quel bacio, ma non riesco comunque a smettere di pensarci.
Mi metto sul divano e metto un film passo in numero infinito di ore lì sopra, si è fatta sera, ma i miei pensieri prendono ugualmente il sopravvento.
Devo trovare un modo per svagarmi un po' non posso continuare a pensarci.
Mi alzo e mi cambio, mi vesto con un abito nero corto e i tacchi, prendo la borsa ed esco.
Mi dirigo in un locale vicino a casa, arrivo in dieci minuti a piedi.
Entro e vado verso il bancone per prendere qualcosa, mi metto a sedere e ordino al barista.
Mi guardo intorno un po' disorientata, vedo molta gente che ho già visto a scuola ma nessuno che conosco.
"Tutta sola?"
Una voce dietro di me si avvicina sempre di più, mi giro e vedo un ragazzo che mi sorride, lho già visto da qualche parte, oh si è il ragazzo di scuola quello nuovo.
"si, sono sola"
"posso mettermi qui?"
"si"
"piacere Trevor"
"grace piacere mio"
"che ci fai qui da sola?"
"non avevo voglia di rimanere a casa, volevo svagarmi un po'"
"capisco, non so se lo sai ma andiamo a scuola insieme"
"si lo so, ti ho visto qualche giorno fa"
"ah si eh mi hai guardato"
mi fa un faccia strana ma divertente
"beh sei un po' pallido ti si nota"
scoppia a ridere ed io con lui, un ragazzo si avvicina a lui chiamandolo.
"ehi ti va di venire con noi?"
"dove andate?"
"in un parco qui vicino, abbiamo dell'erba se vuoi"
ci penso un attimo, non so se sia il caso, non ho un bel rapporto con queste cose, ma una non farà niente.
"vabbene"
Lo seguo fino dai suoi amici, si presentano tutti e poi usciamo dal locale e ci dirigiamo verso il parco.
Dopo quindici minuti che camminiamo arriviamo in un parco.
Ci sediamo su delle panchine e uno dei suoi amici tira fuori le canne.
Trevor ne prende una la accende e me la passa.
"Hai mai fumato prima?"
"si certo"
" wow una ragazza esperta "
Prendo la canna dalla sua mano e faccio un tiro aspirando bene tutto il fumo.
Lui mi guarda con una faccia sorpresa ma che scompare quando gliela ripasso e finisce con un sorridere divertito.
I suoi amici si allontanano un po' lasciandoci soli.
"Ti andrebbe di uscire un giorno, mi sembri una tipa per niente male"
"Potrei pensarci si"
"Tanto ti vedo a scuola no?"
"si"
Continuamo a parlare del più e del meno ma nonostante questo nella mia testa c'è solo un pensiero che non se ne va.
Gli amici di Trevor tornano.
Guardo l'ora e in effetti si è fatto tardi dovrei tornare a casa.
"ehi scusami ma ora dovrei tornare a casa"
"ti accompagno io ho il motorino qui"
"vabbene grazie"
Andiamo al motorino, monto e ci dirigiamo verso casa dopo avergli spiegato la via.
Arrivati davanti a casa scendo.
"grazie mille di avermi accompagnati, ci vediamo a scuola allora"
"si, a presto allora"
Mette il moto il motorino e si allontana, io prendo le chiavi ed entro in casa.
Appena entrata prendo il telefono e accendendolo vedo che ci sono tre chiamate da Emma e alcuni messaggi, faccio il suo numero e la richiamo.
"Grace stai bene, che fine hai fatto?"
"Si sto bene ero uscita"
"Con chi?"
"con nessuno"
sento il silenzio ma lo interrompo con una domanda
"Per cosa mi hai chiamato?"
"Volevo...sentirti"
"Perché?"
"...Non lo so, volevo solo sentirti, mi...mancavi"
"Emma ti ricordi cosa mi hai detto oggi?"
"si me lo ricordo"
"eh quindi"
"Scusami se ti ho chiamato"
"tranquilla"
"vabbè ora vado, grazie di avermi chiamato"
"niente"
"cerca di dormire bene"
"sai che è un po' improbabile"
"sono riniziati gli incubi?"
"si, erano passati solo quando...niente"
"solo quando abbiamo dormito insieme"
"beh si"
Un brivido mi percorre a ripensare a lei che mi accarezza, alle sue labbra sulle mie.
"vabbè vado a letto adesso, sei stata carina a preoccuparti per me"
"lo farò sempre, a domani grace, buonanotte"
Mi riattacca e una parte di me soffre per non poter più sentire la sua voce, mi manca già e le ho riattaccato adesso, vorrei averla qui che mi accarezza e mi fa dormire bene.
Mi butto sul letto e inizio ad accettare il fatto che passerò un altra notte senza di lei.