brutti sogni

16

Io e Emma non ci parliamo da una settimana ormai, da quella chiamata non lho più sentita e a scuola ci scambiamo solo sguardi da lontane, senza avvicinarci senza dirci una parola.
I miei incubi stanno peggiorando, sto dormendo sempre meno, passo le nottate a piangere o a ripensare a tutto quello che sta succedendo.
E questo lo dimostrano le enormi occhiaie che sono spuntate da qualche giorno.
Lei era per me come la luce in fondo al tunnel, mi ha aiutata, mi ha salvata e ora non parliamo nemmeno più.
Non capisco come sia diventata così indispensabile per me.
Arrivo davanti a scuola e vedo Trevor che mi viene in contro, in questi ultimi giorni siamo usciti ogni tanto il pomeriggio per prendere un gelato o solamente parlare un po', ma non si era mai avvicinato a scuola.
"ehi buongiorno"
"buongiorno"
"sono stato bene l'altro giorno"
"si anche io"
"Che fai oggi?"
"non lo so ancora, perché?"
"se vuoi possiamo fare un giro"
"vedo se non ho impegni vabbene"
"posso lasciarti il mio numero così mi fai sapere"
"si vabbene"
Mi da il numero e poi si allontana dandomi un bacio sulla guancia.
Faccio un piccolo sorriso, mi giro e vedo Emma che mi fissa da lontano.
La guardo per qualche secondo, la campanella suona, mi giro ed entro.
Entro in classe e mi siedo, seguo la lezione e il tempo passa stranamente veloce.
La campanella della ricreazione suona ed esco, vedo Emma che si avvicina a me.
"Chi è il ragazzo di stamattina?"
"perché?"
"Volevo sapere"
"Nessuno non ti preoccupare"
"Non sembrava nessuno"
Non mi parla per una settimana e ora vuole sapere se qualcuno mi parla.
"Non mi sembra che ti cambi qualcosa se sai chi è"
La supero e vado in bagno, mi guardo allo specchio e la vedo entrare dalla porta, mi prende per mano e mi porta in uno dei bagni chiudendo la porta.
Siamo a due centimetri di distanza, mi mancava sentire il suo profumo così vicino a me.
"Esci con quel ragazzo?"
"È solo un amico"
"Penso che lui voglia essere più di questo"
La guardo non sapendo cosa rispondere, ora come ora nei miei pensieri non c'è neanche lontanamente l'ombra di Trevor, l'unica cosa a cui riesco a pensare è lei qui.
"Anche se volesse essere più di un amico non vedo perché no visto che non mi parli da una settimana. Dopo quella chiamata non ti sei fatta più sentire"
"Non riesco a stare accanto a te senza..."
"Senza cosa?"
"Nulla non posso, non so cosa vuoi te sono confusa e non so cosa fare"
"Senza cosa?"
Lo ripeto voglio che risponda.
"Non riesco a stare vicino a te senza aver voglia di baciarti"
La guardo soddisfatta di quello che ha detto, le fisso le labbra, mi mancano così tanto, mi manca lei.
Mi avvicino sempre di più a lei, la sua schiena è completamente attaccata alla parete del bagno e il mio corpo preme sempre di più su di lei, le nostre facce sono a due centimetri.
"Non ho smesso un attimo di pensare a te, e a quel bacio"
Guarda le mie labbra senza rispondere.
Non ce la faccio più a resistere ho bisogno di sentirla.
Metto una mano sul suo viso e avvicino le mie labbra alle sue e la bacio finalmente.
Lei ricambia subito, mi bacia dolcemente, in maniera dolce, i brividi inziano a  percorrere ogni centrimento del mio corpo.
La sua mano si fa strada sotto la mia maglia e vado completamente a fuoco.
Le sue mani su di me mi fanno sentire così...così bene cazzo.
Mi prende e mi appoggia sull'altra parete prendendo il controllo del bacio.
Mi bacia con passione, con desiderio, mi mancava così tanto, le sue mani continuano a muoversi sotto la mia maglia.
Si stacca dalla mia bocca e mi guarda, io le sposto i capelli e le inizio a baciate il solo, vedo la sua espressione cambiare ogni volta che le do un bacio.
Mi sposto di nuovo sulle sue labbra e le mordo dolcemente il labbro inferiore, lei stringe la mano sulla mia schiena, le è piaciuto.
Continuamo a baciarci ma veniamo interrotte dal suono della campanella che ci fa tornare alla realtà.
Usciamo velocemente dal bagno dopo esserci date un altro bacio e ci dirigiamo in classe, sarà dura passare un ora ascoltandola spiegare dopo questo.