Salgo sulla moto appoggiandomi completamente a lei e stringendola da dietro.
Voliamo via, ho il vento che manda ovunque i capelli che sbucano da sotto il casco.
Quando accelera mi spingo ancora più verso di lei, penso che se ne sia accorta e che lo faccia apposta adesso.
Arriviamo dopo circa venti minuti davanti ad un grosso cancello e lei si ferma un attimo e tirando fuori un piccolo telecomando dalla tasca lo apre.
Entriamo e dopo aver parcheggiato la moto scendiamo.
La seguo ed entriamo facendo silenzio per non svegliare suo padre.
Entriamo in camera sua e buttiamo la roba su una sedia, lei si butta subito sul letto dalla stanchezza.
"Sto morendo di sonno"
"Lo so anche io"
"Ti prendo una maglia da usare come pigiama"
"Grazie mille"
Si alza e prende due maglie, me ne porge una.
Inzia a levarsi la maglia e si abbassa la zip della gonna e toglie anche quella, io mi sono immobilizzata a guardarla, quando me ne accorgo però distolgo lo sguardo e mi levo il vestito anche io.
Finiamo tutte e due di cambiarci e ci buttiamo sul letto.
"Allora ti piace perdere"
Cerco di provocarla un po',e subito funziona me ne accorgo dallo sguardo che mi lancia.
"Se proprio lo vuoi sapere ti ho lasciato vincere"
"Ceeerto come no e infatti io ci credo"
"Simpatica sisi, vedremo nelle prossime sfide chi vincerà"
"beh beh ormai non conta, la prima lho comuqnue vinta io"
Faccio un sorrisetto compiaciuto.
Fa uno sguardo furbo e inzia a parlare
"Sai conosco un modo per far abbassare la cresta alle tipe come te"
"Sono proprio curiosa"
Si avvicina a me ed inizia a farmi il solletico sui fianchi, cavolo io soffro tantissimo il solletico, inizio a dimenarmi e ridere ad ogni suo tocco.
"Ti prego dai basta sto morendo"
Continua per qualche secondo e poi smette.
"Visto sono riuscita a farmi pregare da te in soli due minuti"
"Giochi in maniera sleale"
"Non mi sembra che ci siano delle regole no?"
"Mmm scommetto che te sei una di quelle persone che non soffre il solletico vero?"
"Hai indovinato"
Fa una faccia compiaciuta.
Prendo uno dei cuscini appoggiati sul letto e lo sferro contro di lei.
"Vediamo chi prega adesso"
Sferro ancora e ancora il cuscino su di lei in maniera scherzosa, ma lei non cede anzi si alza cercando di sfuggirmi.
Si avvicina cercando di togliermi il cuscino ma non ce la fa, ad un certo punto mentre litighiamo perdo l'equilibrio e scivolo portando lei sopra di me, stesa sul letto.
Smettiamo di ridere e rimaniamo in silenzio a due centimetri l'una dall'altra.
Mi fissa intensamente negli occhi, dopo qualche secondo ferme a guardarci la vedo avvicinarsi sempre di più a me, faccio lo stesso tirando leggermente su la testa, ci fermiamo entrambe poco prima che le nostre bocche si uniscano.
Ad un certo punto lei annulla le distanze tra di noi, unendo le nostre labbra in un soffice bacio, non so se sia lei che bacia molto bene o l'alcool che mi ha portato un po' su di giri ma è davvero bello.
Continuamo a baciarci appassionatamente, inzia ad alzarmi la maglia mettendo le sue mani sotto percorrendo con le sue dita tutto il mio corpo.
Ad un certo punto però sentiamo un rumore e ci fermiamo, qualcuno bussa alla porta e Sara si leva da sopra di me.
In quel momento ritorno un attimo alla realtà e il pensiero di Emma si fa di nuovo strada dentro di me.
"Avanti"
La porta si apre ed entra suo padre.
"Ciao, non sapevo che Sara avesse un amica a dormire"
Mi alzo un po' imbarazza dal letto.
"Piacere grace"
"Piacere mio Kevin"
Gli sorrido e lui ricambia.
"Allora papà che vuoi?"
"Volevo dirti che doamni mattina partirò presto e non sarò a casa prima di domani sera tardi, se ti serve qualcosa ti lascio dei soldi nel mio studio"
"Vabbene grazie"
"Allora buona notte ragazze"
Si gira ed esce chiudendo dietro di se la porta, mi giro verso Sara che mi sta già guardando.
Nella stanza cala un aria di imbarazzo per quello che è successo prima.
Fortunatamente lei spezza questo silenzio.
"Abbiamo bevuto veramente tanto stasera, forse dovremmo riposare un po"
"Si penso che sia meglio, ho un mal di testa tremendo"
"Puoi dirlo forte anche io"
Penso che sia confusa e fin troppo piena di alcool anche lei per parlare seriamente di quello che è successo.
Ci mettiamo stese nel letto, una acconto all'altra e Sara spegne la luce.
In poco più di quindici minuti sento il respiro di Sara farsi più pesante, é riuscita ad addormersi.
I miei occhi sembrano non volermi dare pace, li chiudo ma dopo qualche secondo si riaprono da soli.
Cerco di scacciare ogni tipo di pensiero e rilassarmi per addormentarmi.Apro gli occhi di colpo e vedo Sara davanti a me con una faccia sconvolta.
Mi tiro su di scatto e mi accorgo di avere il fiatone.
"Grace stai bene?"
"Si penso, io...si"
"Hai avuto incubo?"
"Si, ne ho spesso"
"Come mai?"
"Beh...non lo so"
Non sembra crederci molto ma accetta quello che le ho detto senza fare troppe domande.
Mi giro verso l'orologio e vedo che è tardissimo.
"oddio ma quanto abbiamo dormito, sono le dieci, io avevo scuola"
"ahahahahaha ups mi sa che per oggi non c'è niente da fare"
"ahahahahaha ottimo"
Ci alziamo dal letto e andiamo in cucina, guardo il telefono e ho tre chiamate perse e svariati messaggi, tutti da Emma.
Leggo qualche messaggio.
"Grace dove sei?"
"Ho chiesto a Eva e non sa niente di te"
"Grace rispondi al telefono"
"Ti prego dimmi che non hai fatto cose stupide"
Leggo e chiudo il telefono con una faccia super incazzata che subito Sara nota.
"Qualcuno ti ha fatto incazzare?"
"Si e anche parecchio"
"Menomale ci sono io eh"
Mi strappa un sorrido.
Il mio telefono suona e rispondo senza neanche guardare chi è.
"Grace cavolo finalmente"
Mi alzo dal tavolo ed esco prima di rispondere.
"Cosa vuoi Emma?"
"É tutta la mattina che sto in pensiero per te, nessuno sapeva nulla ed avevo paura che ti fosse successo qualcosa"
"Devi farla finita di preoccuparti per me, ieri sei stata molto chiara"
"Grace io...ho bisogno di parlate con te"
"Mi hai già detto tutto quello che dovevi"
"Grace ti prego"
"É un no, se non mi vuoi nella tua vita devi andartene anche te dalla mia, io non posso starti vicino così"
Le riattacco senza pensarci due volte e torno dentro.
"Sara io dovrei tornare a casa, Trevor mi ha scritto che ha trovato le chiavi e me le ha messe nella cassetta della posta"
"Vabbene allora ti accompagno"
Ci prepariamo e in mezz'ora siamo davanti casa mia.
Scendo dalla moto, lei si leva il casco.
"Allora ci vediamo domani a scuola"
"Si non vedo l'ora"
"Se vuoi posso passarti a prendere domani"
"Certo mi farebbe piacere"
"Allora alle 7.40 qui davanti"
"Vai a domani e grazie mille"
Le do un bacio sulla guancia, le sorrido ed entro.
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brutti sogni
RomanceGrace é una ragazza con un passato difficile ed un presente ancora più complicato, quando incontrerá lei però tutto cambierà, ma le difficoltà e il ricadere nel suo passato la terranno costantemente sul filo del rasoio.