11

2.4K 97 7
                                    

Emma mi ha detto di rimanere a cena, cucinerà per me.
Sono seduta, la guardo mentre cucina, é davvero bellissima, non avevo mai prestato troppa attenzione a quanto lo fosse la maggior parte delle volte mi perdo nei suoi occhi e non mi soffermo a guardare il resto.
Rimango incantata a guardarla.
"ehi che pensi?"
"niente niente"
"come ti senti, riguardo a..."
"insomma, i lividi stanno guarendo e anche la ferita, e il mio labbro non fa più male quando rido."
"Menomale anche perché sei bellissima quando ridi, e non vorrei mai che tu smettessi di farlo perché ti fa male"
Arrossisco visibilmente e lei subito se ne accorge, prova allora a cambiare discorso.
"E ci pensi più?"
"si ma cerco di farlo il meno possibile"
Mi guarda con quel suo viso dolce.
E io penso lo stesso a quello che ha appena detto.
"Non ti preoccupare, passerà"
Lascia il mestolo con cui sta girando la cena e viene davanti a me, mi porgela la mano per farmi alzare e mi abbraccia.
Mette la sua mano dietro la mia testa e la muove provocandomi un sacco di brividi di piacere.
Metto le braccia intorno a lei, appiccicandomi completamente, posso sentire che anche lei fa un sussulto.
"Non so come farei senza di te" dico in un momento di sincerità completa.
Mi stringe ancora di più
"Beh non dovrai scoprirlo, ci sarò sempre quando avrai bisogno di me"
È tutto così strano, é la mia professoressa, ma è anche l'unica persona che mi abbia mai aiutato veramente, lei ci tiene, lo so, me lo dice e sopratutto me lo dimostra.
Non mi interessa cosa sia a scuola, mi interessa cosa è qui, e qui è l'unica persona con cui io mi sia mai aperta in vita mia ed è bellissimo.
La conoscono da così poco che chiunque direbbe che è impossibile, ma io mi fido di lei, so che quello che dice è vero, e adesso l'unica cosa che mi interessa è che lei c'è.
Ci stacchiamo e mi accarezza la guancia con le sue mani morbidissime e per un attimo rimango paralizzata.
"grazie"
"non lo dire nemmeno, sai che lo faccio per te"
le sorrido ancora, ormai quando sono con lei non riesco a stare triste neanche per un momento.
Torna a guardare la cena, spegne i fornelli e la porta a tavola.
Ci sediamo luna davanti a l'altra.
C'è davvero un profumo fantastico.
"Deve essere buonissimo"
"beh lo spero"
Iniziamo a mangiare e si è davvero buonissimo, non mangiavo così bene ormai da molto.
"Vorrei sapere qualcosa in più su di te"
Penso di poterle dire tutto quello che vuole sapere ormai.
"dimmi tutto"
"Mi hai detto che te ne sei andata per colpa della tua matrigna, ma andarsene di casa è una scelta importante e cosa ti ha spinto a prenderla?"
"Beh mio padre ha conosciuto Kate parecchi anni fa ormai, aveva inziato un secondo lavoro dopo che mia mamma se n'è andata e li l'ha conosciuta, hanno inziato ad uscire e subito si sono trovati bene, l'unico problema è che Kate non ha mai accettato il fatto che mio padre tenesse così tanto a me, era...gelosa e questo lha spinta a fare sempre di tutto per far mettere mio padre contro di me, cercava sempre di escludermi da tutto quello che facevano e ogni mio singolo errore lo moltiplicava agli occhi di mio padre, alla fine anche lui mi odiava. Ho provato per molto tempo ad essere una figlia modello, cercavo di essere impeccabile in tutto, ma le cose non facevano che peggiorare, se facevo una cosa bene c'era sicuramente qualcosa che mi sfuggiva, e subito Kate era pronta a rimproverarmi, mi metteva in punizione senza un vero e proprio motivo e in tutto questo mio padre dava ragione a lei. Non mi ha mai difesa, era sempre dalla sua parte e alla fine abbiamo finito per allontanarci così tanto da smettere completamente di parlarci."
"Ma è tuo padre"
"Beh non quando c'era lei"
"mi dispiace veramente da morire per tutto quello che hai dovuto passare"
"stai tranquilla non è assolutamente colpa tua anzi mi stai migliorando la vita e basta"
"grace ti meriti tutto"
Allunga la mano fino a prendere la mia sul tavolo e mi guarda intensamente.
Per un attimo il mondo sembra fermarsi al tocco delle nostre mani.
Improvvisamente lei la toglie e inizia di nuovo a mangiare.
Finiamo di cenare parlando di scuola e di cosa mi piacerebbe fare dopo.
Dopo aver finito l'aiuto a sparecchiare.
"Mi mancava cenare con qualcuno"
"Non sta molto a casa il tuo ragazzo eh"
"No per nulla è sempre in viaggio e io ovviamente devo rimanere qui per via della scuola, non mi è mai piaciuto stare da sola."
"Deve essere dura"
"Lo è, ma adesso ci sei tu a farmi compagnia..."
Rimaniamo un attimo in silenzio ma subito interrompe la pausa
"Ti va di guardare un film?"
"si volentieri"
Ci mettiamo sul divano e scegliamo un film, resisto per un po' ma poi crollo dal sonno.

Delle mani iniziano a toccarmi e vedo di nuovo la sua faccia, cerco di spaccare ma non ce la faccio, lui si avvicina sempre di più io urlo ma nessuno viene a salvarmi, mi dimeno ma niente.
Ad un certo punto sento una scossa e una voce
"Grace, grace svegliati"
Apro gli occhi ed Emma è davanti a me con una faccia preoccupatissima.
Mi tiro su ancora angosciata.
"Stai bene?"
"No affatto"
"Cosa stavi sognando"
"Sempre la stessa cosa, non riesco più a dormire"
"Ne vuoi parlare?"
"Non c'è molto da dire, rivivo quel momento ogni notte e non se ne va, sogno delle mani che mi toccano ovunque e poi quella faccia, oddio non riesco più a togliermela dalla testa, non so davvero come fare"
"Vieni qui"
Si mette appoggiata ad un lato del divano e mi fa sdraiare tra le sue gambe, mi accarezza la testa e mi tiene.
"Cerca di dormire ora, ci sono io qui con te, non può farti niente nessuno"
La stringo e chiudo gli occhi.

brutti sogni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora