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Passo la notte a pensate a tutto quello che è successo e a ripercorrere ogni nostra parola da quando ci conosciamo.
Ho aspettato un messaggio di Emma che però non è arrivato, volevo scriverle ma ho preferito aspettare.
Non ho dormito molto stanotte avevo troppi pensieri, ma ho avuto comunque un altro incubo, mi sono svegliata di nuovo in preda al panico cercando proprio lei.

Sono davanti a scuola ma non vedo la sua macchina evidentemente non è ancora arrivata.
La campanella suona ed entro, arrivo in classe e trovo Eva che si è appena seduta al banco.
"ehi arrivata presto stamattina"
"eh si, mi sono svegliata presto, non ho dormito molto"
"oh mi dispiace, ancora problemi di insonnia?"
"Si ma tranquilla, adesso vanno meglio"
"oggi usciamo a mezzogiorno te l'hanno detto?"
"no, ma non abbiamo Emma cioè la professoressa Melton all'ultima ora?"
"si ma non c'è probabilmente sta male"
"oh...vabbene"
Non voglio far capire nulla ad Eva, ma come mai Emma non c'è?
Sarà per quello che è successo ieri o le è successo qualcosa?
Non so cosa pensate, aspetterò la ricreazione per chiamarla, intanto le mando svariati messaggi che però non visualizza.
Le tre ore di lezione passano fin troppo lentamente ma finalmente la campanella della ricreazione suona e corro fuori.
Faccio il numero di Emma e la chiamo.
Il telefono squilla ma non risponde, riprovo con insistenza finché non risponde.
"pronto"
"come mai non sei a scuola?"
"non mi sentivo molto bene"
"che hai sei fredda"
"niente"
"Emma davvero cosa hai?"
"niente"
"volevo parlare di quello che è successo posso venire da te oggi?"
"no scusa ma non posso"
"domani torni a scuola?"
"non lo so ma non ne possiamo parlare li qualcuno potrebbe sentirci"
"e quando ne parliamo?"
"non lo so ora però devo andare"
Non faccio in tempo a replicare che mi ha riattaccato.
Non capisco cosa sta succedendo, sembrava quasi che non mi volesse sentire, ieri mi ha baciata lei, dal nulla e adesso nemmeno vuole parlarmi.
Devo capire cosa sta succedendo e l'unico modo è vederla ma non vuole che vada da lei, aspetterò che torni a scuola.

Sono passati tre giorni da quel bacio e da quando ho visto Emma.
Arrivo davanti a scuola come ogni mattina e vado da Eva che è seduta sul solito muretto con le cuffie e con il suo sguardo da odio tutti.
Mi avvicino e si toglie le cuffie e la sua espressione subito cambia, è sempre felice di vedermi.
"buongiorno"
"allora come va stamattina?"
"bene dai"
"é qualche giorno che ti vedo strana, sicura che vada tutto bene?"
"si si tranquilla"
non posso dirle nulla, ma so che sospetta qualcosa.
Rimaniamo in silenzio per qualche secondo guardando la gente intorno a noi
"oh guarda la Melton é tornata."
Mi giro e vedo Emma che scende dalla macchina.
La campanella suona e Eva si avvia in classe mentre io vado in contro ad Emma.
Arrivo da lei che subito mi guarda.
"Grace scusami"
"Sei sparita per tre giorni, non hai risposto alle mie chiamate"
"Lo so mi dispiace"
"Quindi, dobbiamo parlare"
"Si lo so, dopo scuola, puoi rimanere mezz'ora qui per parlare?"
"Si, ma stai bene?"
"Mi mancavi"
"Beh lo so mi mancavi anche te"
Ci guardiamo intensamente per qualche secondo, finché non mi ricordo della campenalla che è già suonata.
"Ti aspetto qui dopo scuola, ora devo andare in classe"
La lascio lì e vengo via, gli ho detto che dobbiamo parlare ma in realtà non so cosa dire, so cosa è successo, ma non so neanche cosa pensare, figuriamoci cosa dire.
Entro in classe e seguo tutte le ore di lezione, continuo a pensare senza sosta a cosa mi dirà ma non lo so.
La campenalla suona e finalmente posso uscire, vado verso la macchina di Emma e mi fermo ad aspettarla, la vedo uscire e venire verso di me.
"Vuoi stare qui o andate da qualche parte?"
Emma ci pensa un attimo
"Possiamo andate da te?"
"Vabbene"
Prendiamo la macchina e ci dirigiamo verso casa, in dieci minuti siamo attivate, scendiamo dalla macchina e saliamo.
Entriamo in casa ma Emma sempre sussultare un attimo rimanendo fissa a guardare la porta, io lho fatto per tre giorni, fissavo la porta ripensando a quel momento.
"Va tutto bene?"
Ritorna alla realtà per un attimo.
"Sì"
Ci sediamo sul divano l'una davanti all'altra.
"Perché non mi hai detto nulla per 3 giorni e non ti sei fatta vedere?"
"L'altro giorno quando sono tornata a casa c'era Luke che mi stava aspettando, era molto sospettoso, mi ha fatto domande strane penso che abbia paura che ci sia qualcun'altro. Ho cercato di tranquillizzarlo il più possibile e ho passato gli ultimi tre giorni con lui"
La mia faccia confusa e delusa viene fuori.
"Okay e quindi?"
"Cosa mi stai chiedendo"
"Perché mi hai baciata?"
Mi guarda
"Grace io...non lo so, ero stata tutta la sera a pensare a te al fatto che volevo rimanere a casa con te e invece sono dovuta andare a cena via, stavo tornando a casa e sono finita qui, non so perché lho fatto, volevo farlo"
"E ora cosa dovremmo fare?"
"Non lo so"
"Tu sei fidanzata"
"Lo so"
"Emma non ci sto capendo niente, cosa vuoi fare adesso?"
La vedo triste, una lacrima percorre la sua faccia.
"Dimentichiamo quel bacio"
"È quello che vuoi?"
Mi guarda intensamente negli occhi.
Un'altra lacrima scende sul suo volto.
Allungo la mano e la pulisco con il mio pollice.
"È quello che è giusto"
"Non ti ho chiesto questo, ma rispetto quello che vuoi."
Non so bene cosa dire, forse questa è la cosa migliore per tutte e due.
Forse quel bacio è stato solo un momento, non significa niente, forse è meglio dimenticare prima che poi succeda qualcosa.
Una lacrima però scende inesorabilmente dal mio volto.
"Penso che ora sia meglio che tu vada, Luke potrebbe insospettirsi se arrivi troppo tardi a casa."
Mi guarda confusa nel vedermi così probabilmente.
"Si"
Si alza, le apro la porta e la guardo andate via mentre richiudo dietro di me e scoppio a piangere senza riuscire minimamente a contenermi.

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