26. Andiamo a dormire

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LA PRIMA PARTE DEL CAPITOLO È UN HOT

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LA PRIMA PARTE DEL CAPITOLO È UN HOT. SE NON VOLETE LEGGERLA, SALTATELA. VI LASCERÒ UNA LINEA CHE INDICHERÀ LA FINE DELLA SCENA ❤️

Girai la chiave nella serratura in oro e subito la sua presa divenne più forte. Non riuscii ad aprire la porta, ero bloccata . Infatti, lo fece lui . Sembravo essermi pietrificata, non capivo più niente, l'unica cosa che pensavo era il modo in cui Caleb mi carezzava  il fianco e poi la schiena. Continuó a salire e con un dito mi tracciò il percorso dalla spalla al collo facendomi sospirare . Mi chiedevo come quel tocco potesse mandarmi fuori di testa. Sembrava bruciarmi sentire le sue dita a contatto con la mia pelle ma, mi piaceva.

Entrammo dentro la stanza velocemente come se volessimo nasconderci dal resto del mondo e quella camera, era l'unico modo. Appena chiuse la porta, dopo aver acceso la luce,  avanzò verso di me accarezzandomi il braccio mentre io lasciavo cadere la mia borsa per terra . Non fissai neanche come fosse il posto in cui eravamo, non m'importava come anche non era nel mio interesse dove avevano poggiato le borse che avevamo lasciato quando siamo arrivati o se le avevano portate in qualche altra stanza. Non pensavo a nulla, la mia mente aveva eliminato tutti i problemi lasciandomi concentrare su Caleb nel suo abito elegante che sembrava essere stato cucito su di lui.
Stavo scoppiando. Lo volevo. Ora.

- A te non piacciono le cose lasciate a metà, vero? - domandai ripensando a quel bacio non dato e che bramavo dalla voglia di ricevere.

Lui sembrò afferrare il concetto. Infatti, sorrise: -no, per niente -

- Allora é l'occasione di rimediare -

- Lo penso anch'io -

Trattenni il fiato per poi trovarmi un attimo dopo le sue labbra sulle mie. Non era un bacio lento, anzi, era famelico e pieno di passione.
Lo desideravo e ciò, mi stava facendo impazzire.
Il suo sapore era di champagne che aveva bevuto mentre mi aspettava e lo adoravo. Era buono.
Mi morse il labbro inferiore facendomi ansimare mentre mi accarezzava la schiena.
- Ce ne hai messo di tempo- sussurrai staccandomi leggermente.

-Aspettavo il momento adatto -

- L'hai preso in pieno - risposi fissando le sue labbra su cui mi fiondai un'altra volta. Mi era mancato baciarlo, sentire la sua lingua a contatto con la mia mentre mi apriva il vestito sbottonando i due bottoni presente sulla sinistra. Non sapevo se stessi facendo l'ennesima cavolata e non volevo conoscere la risposta a questo dilemma. Mi sfilò l'abito facendolo finire a terra per poi passare a leccare e baciare il mio collo.

Chiusi gli occhi lasciandomi sfuggire un gemito e successivamente Caleb si fermò mettendosi dritto: - Stiamo andando di fretta, Karina -

Si morsi il labbro, aveva ragione e annuii: - Lo so - ammisi portandomi una mano tra i capelli.

- Vuoi fermarti? - domandò avvicinandosi e poggiando nuovamente le mani sui miei fianchi. A discapito di ciò che avevo risposto alla domanda precedente , scossi la testa e fece scontrare nuovamente le sue labbra con le mie. Sembrava piacermi di più la sensazione della sua bocca unita alla mia rispetto alle superiori. Non mi ero mai sentita così bene come ad ora.

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