35. Vacanza

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Guardai Caleb che aveva un sorriso forzato sul volto dopo che Gabe gli aveva detto di essere il mio ex

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Guardai Caleb che aveva un sorriso forzato sul volto dopo che Gabe gli aveva detto di essere il mio ex. Eravamo stati insieme per qualche mese in secondo superiore ma nulla di più, avevo capito di aver fatto un errore. Pensavo che Caleb fosse una cotta impossibile; quindi, perché non mettersi in gioco con un'altra persona. Gabe era il mio vicino di casa, ogni volta che uscivo lo incontravo e i miei genitori si riunivano con i suoi una volta al mese. Ci eravamo conosciuti, eravamo usciti qualche volta, tornavamo spesso a casa insieme prima che lui si trasferisse due anni dopo dall'altra parte della città. Dopo la rottura, avevamo mantenuto un ottimo rapporto; eravamo consapevoli di aver fatto un errore. Io avevo in mente Caleb e lui aveva in mente una certa Tessa. Alle continue riunioni tra le nostre famiglie, ci eravamo comportati come se non fosse successo nulla, sembravamo semplicemente amici e non ex fidanzati.

- Anche voi in vacanza qui? - ci domandò sorridente, lo faceva da quando si era avvicinato e mi chiedevo come gli facessero male le guance.

- A quanto pare si - rispose Caleb al posto mio - Io, la mia ragazza e nostra figlia - disse facendo sparire il sorriso gentile dal volto di Gabe mentre imitava lo stesso tono con cui lui aveva detto di essere il mio ex fidanzato. Chissà cosa starà pensando Caleb.

-Aspetta, hai detto una figlia? - per poco non si soffocava mentre pronunciava quella parola.

-Si, ha quattro anni e mezzo. È lì - gliela indicai. Julia era davanti al mare, le piccole mani sui fianchi e le gambe leggermente aperte; sembrava stesse osservando la situazione in acqua. Sporse leggermente il piede che, a contatto con l'acqua fredda, la fecero saltare e allontanarsi di qualche passo.

-Cavolo, non lo sapevo. Congratulazioni - disse tornando a guardare me e Caleb - ci vediamo in giro- diede una pacca sulla spalla di Caleb che lo guardò serio mostrando il disprezzo di quel gesto. Gabe non lo notò o non l'aveva dato a vedere perché continuó a sorridere finché no spari dal nostro campo visivo.

- Ex? Sul serio? -mi domandò senza badare al nascondere il fastidio che provava.

- É durata qualche mese,era il mio vicino di casa. Non era nulla di importante - dissi cercando di farlo rilassare e sembrava che ci fossi riuscita perché annuì e fece un respiro profondo.

Raggiungemmo Julia e lei nel frattempo si sedette per terra giocando con la sabbia, provava a fare disegni che puntualmente veniva dell'acqua del mare che arrivava a riva ma lei ricominciava da capo senza darsi per vinta.

- Perché ha voluto specificare il vostro rapporto se non era così importante? - come non detto, non ero riuscita a farlo rilassare.

- Non lo so - dissi senza importanza - non fare il geloso, non serve  - mi sporsi e gli diedi un bacio sulla guancia. Volevo lui e nessun altro, era inutile. Gabe sarà cambiato come me e nessuno sa più nulla dell'altro ma una cosa era rimasta uguale: volevo Caleb quando stavo con lui e lo voglio adesso più che mai ora che finalmente sto con lui, il ragazzo per cui provavo qualcosa da chissà quanti anni, ormai avevo perso il conto del tempo che lo desideravo.

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