25. Dopo anni

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-È arrivata! É arrivata Jasmine! - urlò Julia, mi lasciò la mano e iniziò a percorrere velocemente la strada verso l'ingresso dell'hotel

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-È arrivata! É arrivata Jasmine! - urlò Julia, mi lasciò la mano e iniziò a percorrere velocemente la strada verso l'ingresso dell'hotel.

- Aspetta, tesoro - la richiamai alzando il passo per avvicinarmi a lei. Eravamo qui da mezz'ora ed ero già nel panico. Caleb era intento in una conversazione con il padre di Garrett più o meno da quando eravamo arrivati e, ogni volta che lui faceva per andarsene, quell'uomo basso, robusto e un sigaro in mano, gli prendeva la mano e usciva un nuovo discorso.
Julia si avvicina alla figlia di mia cugina Maia e si abbracciano. Jasmine indossava una gonna a balze nera e una maglia bianca. Mentre, la mia bambina, un vestito bianco con un fiocco all'altezza della vita e con il disegno di qualche fiore colorato disegnato.

- Karina! Ciao, come stai? - mi salutó Maia abbracciandomi, aveva i capelli neri legati in una coda stretta mentre sugli occhi c'era un trucco leggero e un vestito azzurro che le arrivava al ginocchio, svasato e con uno scollo a V e risaltava il suo seno prosperoso. Io e Lucie ci siamo sempre chiesto se fossero vere o meno.

- Bene, tu? -

- Anch'io, un po' stanca con il lavoro - era sempre sorridente, anche adesso. Qualsiasi cosa dicesse, lo faceva con un sorriso stampato in viso, ma com'era possibile?

-Dylan? - domandai del marito. Mi piacevano come coppia, erano così affiatati e quando erano insieme, si potevano vedere lo sguardo innamorato di entrambi.

-Sta parcheggiando. Sai dov'è Lucie? Devo darle il regalo - mi chiese a sua volta mostrando la busta che aveva in mano.

- Lei e Garrett stanno facendo le foto con gli ospiti fuori in giardino -  la informai indicando il giardino di fronte a noi. Lucie aveva i capelli raccolti e un abito lungo bianco con due spacchi laterali e senza spalline, risaltava molto il suo seno. Sorrideva e guardava sempre Garrett elegante nel suo vestito nero elegante. In questo momento si stavano allontanando da loro, un signore sui sessant'anni con i baffi bianchi e con pantaloni grigi come la giacca e la cravatta, mentre la camicia era bianca. Diede una pacca sul braccio al futuro sposo.

- Allora noi andiamo a fare la foto - fece prendendo la mano di Jasmine.

-Posso venire anch'io. Giuro che non darò fastidio- sgranò gli occhi mostrando maggiormente quelle iridi verdi cercando di intenerire Maia che fece una risata e annuì: - se tua madre vuole..-

- Dai, mamma, fammi andare. Sarò bravissima. Un angelo. - promise stringendomi leggermente la mano.

- D'accordo- annuii dandole un bacio sulla fronte.

Julia e Jasmine iniziarono a saltare contente e insieme a Maia uscirono dell'hotel per andare al giardino da Lucie e Garrett.

-Dove sta andando ? - mi girai di colpo sentendo il tono preoccupato di Caleb. Aveva i capelli scompigliati e lo sguardo fisso sulla porta da cui Julia era appena uscita. Aveva un abito elegante nero e la camicia bianca. Era perfetto.

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