23. Invito

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#IMPORTANTE
VI CHIEDO DI VOTARE E COMMENTARE PERCHÉ SIETE DIMINUITI🤧❤️
IN CAMBIO VI FARÒ AVERE UN CALEB A CASA VOSTRA

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- Bisogna iniziare a vedere per il tuo vestito da testimone - ripeté Lucie per la trentesima volta.  Ormai eravamo a metà giugno, Julia non andava più all'asilo e mia sorella da pettegola qual era, non aveva aspettato il compleanno del futuro marito per dirlo a tutti. Infatti, nel giro di un mese lo sapeva chiunque. Quindi, avevano deciso di fare prima la festa di fidanzamento, cioé tra una settimana e a settembre il matrimonio.
Annuii continuando a guardare dietro di lei, cioè al divano dove Caleb e Julia stavano guardando un film.

- Rosa shocking? Anzi no, giallo canarino -

Annuii meccanicamente come se fossi un robot ascoltando a malapena le parole che uscivano dalle sue labbra. Ci eravamo sentite tutti i giorni del grande annuncio ma, a causa dei preparativi del matrimonio, era venuta a casa massimo una volta a settimana e, più ci avvicinavamo alla data, più diventava pesante. Di Ed non avevo più notizie da una settimana, il giorno in cui mi aveva scritto di essere andato in Italia, niente di eclatante. Emily si era fatta viva, era venuta a casa e ci aveva detto che sapeva tutto sempre grazie al mio fidanzato con cui, sembrava essere molto in contatto. Parlavano spesso sia per messaggi sia per chiamate.
Qualcosa non quadrava.

- Tu starai seduta accanto a mamma e papà al matrimonio -

- Grandioso -
Aspetta, cosa? Voleva una guerra quel giorno? Spostai lo sguardo di nuovo su di lei che aveva le braccia incrociate e mi fissava imbronciata
- Come? -

- Finalmente ho la tua attenzione! - sembrava esasperata.

- Guarda che ti sto ascoltando- ribattei cercando di concentrarmi su di lei e non su Caleb che aveva appena girato il capo verso di noi e mi sorrideva facendomi arrossire come una cretina. Ricambiai il sorriso e ricevetti un calcio da Lucie subito dopo: - Vuoi ascoltarmi invece di stuprarlo con gli occhi? - sussurró per non fai sentire.

Feci una mezza risata per niente divertita cercando di non mostrare nessuna emozione, ma ero imbarazzata da quell'osservazione : - cosa? Stavo solo sorridendo - era vero. Più o meno. Da quella sera, tra me e Caleb era cambiato qualcosa. Me lo sentivo. Ad ogni cosa, entrambi facevamo un sorriso o lui mi accarezzava la guancia. Sembravamo un mondo a parte come un universo parallelo, solo noi due e Julia, in cui eravamo una famiglia perfetta e nessun fidanzato pazzo nei dintorni.
Quello che desideravo da sempre.

- Quello non era un sorriso e basta. Era uno di quelli che indicano di risolvere un conto in sospeso. O iniziarne uno- fare quelle osservazioni, la divertiva e anche parecchio. Ogni volta che uscivamo guardava i ragazzi e la prima cosa che le passava per la testa la diceva.

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