ii.xviii FARÒ MEGLIO

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I'LL DO BETTER (1.2) | diciotto

"farò meglio"

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"farò meglio"

knock, knock,
knocking on heaven's door,
feels like home
knocking on heaven's door - RAIGN

Se c'è qualcosa che ho imparato nella vita è che, quando sembra che le cose stiano andando nel verso giusto, allora c'è da preoccuparsi.

Il piano procedeva perfettamente. Dopo che io e Bellamy eravamo riusciti a disattivare la nebbia acida, liberammo velocemente i terrestri prigionieri nella sala dell'estrazione.

«C'è un esercito rinchiuso in queste gabbie e bisogna che mi aiuti a prepararli a combattere. Lo puoi fare?», aveva chiesto Bellamy ad Echo, una terrestre che lo aveva aiutato appena arrivato nella montagna.

L'esercito nelle gabbie non era l'unico a nostra disposizione. Clarke e Lexa erano appena arrivate davanti all'entrata di Mount Weather e si erano accampate lì insieme a tutto l'esercito, pronte ad entrare. Indra e i suoi Secondi, tra i quali Octavia, si trovavano nelle gallerie dei Mietitori e stavano aspettando che io e Bellamy aprissimo loro la porta.

Dovevamo tutti solo attendere che Raven e Wick facessero saltare la corrente prodotta dalla diga.

Stava andando tutto secondo i piani. Pensai questo, quando la corrente nella montagna saltò. Tra meno di un minuto, l'esercito di Clarke e Lexa avrebbe varcato la soglia e noi avremmo liberato i nostri amici. Avremmo vinto.

Avremmo vinto, sì, ma quando nelle celle dove poche ore prima erano rinchiusi i terrestri non c'era più nessuno, capimmo che il piano era andato in fumo.

Maya urlò e solo quando si accasciò su un corpo privo di vita capii che si trattava del padre. Lo avevano ucciso perché si era schierato dalla nostra parte.

«Non può essere», sussurrò Monty alle mie spalle. Il ragazzo era rimasto a bocca aperta e stava guardando una ad una le celle vuote e scricchiolanti.

Maya nel frattempo si era rialzata da terra, barcollando e ancora con le lacrime agli occhi.

«Dobbiamo andare», borbottò Bellamy, per poi prendermi per mano e condurmi verso il condotto dell'aria dal quale eravamo passati.

«Bell, è finita», gli dissi io, fermandomi dopo qualche passo. Anche lui smise di camminare e si voltò a guardarmi. «I terrestri non sono qui, non abbiamo più l'esercito nella montagna. E non oso immaginare cosa sia successo agli uomini di Lexa e Clarke, visto che non sono entrati.»

𝐼'𝐿𝐿 𝐷𝑂 𝐵𝐸𝑇𝑇𝐸𝑅 ¹ ➜ bellamy blake, john murphyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora