ii.xiii SE MI AMAVI...

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I'LL DO BETTER (1.2) | tredici

"se mi amavi

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"se mi amavi..."

"But if you loved me
Why'd you leave me?
Take my body
Take my body"
all i want - kodaline

«È straordinario, vero?», domandò Jaha mentre io, lui e Murphy ci stavamo dirigendo verso la navicella.

L'uomo si riferiva alla Terra. Quasi sorrisi al primo ricordo che avevo di questo pianeta. Ricordavo ancora le sensazioni paradisiache che avevo provato non appena avevo messo piede sul terreno, tutti i buoni propositi per cominciare una vita nuova, senza preoccupazioni, senza regole. Peccato che ora il "facciamo quello che vogliamo" era diventato solo un lontano ricordo.

«Oh, vedrà tra qualche giorno», borbottò Murphy, calciando un ramoscello mentre camminava svogliatamente, le mani nelle tasche.

«Forse non so tutto quello che è successo prima che io arrivassi qui, ma di certo so cosa stai provando, figliolo», esclamò Jaha, rivolgendosi al mio amico. Lo vidi irrigidirsi tutto d'un tratto e quasi mi spaventai quando notai che i suoi occhi glaciali erano, se possibile, ancora più freddi.

«Non mi chiami così. Non sono figlio di nessuno», sbottò, per poi guardare dal basso verso l'alto l'ex-Cancelliere. «Per colpa sua», e, detto ciò, si riconcentrò sui suoi passi.

Camminai più velocemente per raggiungerlo e, quando gli fui accanto, presi la sua mano nella mia, per fargli sapere che non era solo. Nonostante non ne parlasse quasi mai, ero a conoscenza di quanto John soffrisse per la mancanza dei suoi genitori. Lui c'era stato per me quando mi ero sfogata; fu in quel momento che uscì fuori la cosa dell'"io ci sono sempre per te e tu per me", me lo ricordavo come se fosse successo recentemente. Ora toccava a me stargli accanto.

«Me lo ricordo tuo padre», aggiunse Jaha.

Sentii la stretta di Murphy farsi più salda sulla mia mano. «Sì, certo», ridacchiò senza umorismo il ragazzo.

«Alex Murphy. Condannato per furto di farmaci razionati. Li aveva rubati per curarti.»

In quel momento, la voglia di lasciare la mano di John e di prendere a pugni Jaha era tanta e crebbe a dismisura, quando l'uomo continuò con il suo discorsetto.

«Ricordo anche tua madre, Olivia» disse, mentre mi si mozzò il respiro in gola. Questa volta fui io a stringere la mano di Murphy.«Avery era una donna piena di risor-»

«Provi a parlare di mia madre e giuro che le taglio la gola, Cancelliere», mi voltai bruscamente nella sua direzione, facendolo fermare sui suoi passi e arretrare leggermente, gli occhi ricolmi di sorpresa per la mia reazione.

𝐼'𝐿𝐿 𝐷𝑂 𝐵𝐸𝑇𝑇𝐸𝑅 ¹ ➜ bellamy blake, john murphyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora