Capitolo 13

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                                                                                                    Hero

Prima di portare Josephine a comprare quel benedetto gelato, ho dovuto partecipare alla riunione con la mia manager e altre persone dell'agenzia di Ferragamo. Sono estremamente irritato perchè la riunione sta durando più del dovuto e quello che voglio fare è andare giù da Jo. Abbiamo fatto sesso poche ore fa ma non sono ancora soddisfatto...ho sempre bisogno di starle accanto. Guardo il mio telefono e vedo che sono le 16.00. Gemo e mi appoggio alla sedia. 

Dato che la mia pazienza si sta per esaurire, mi schiarisco la gola e dico "Jamie, scusa se ti interrompo, ma è proprio necessario che io ci sia?" 

Lei si ferma e dice "Oh, scusa Hero. Hai ragione, sistemerò tutto e ti invierò per email i dettagli finali appena posso. Va bene?" 

"Si, grazie" dico e saluto tutti. Spengo il mio computer e gemo quando mi alzo perchè ho tutti i muscoli addormentati. Esco dallo studio e mi dirigo in cucina per prendere una bottiglietta d'acqua. 

Mentre raggiungo la cucina vedo Jo appoggiata al balcone e il suo sedere che dondola verso la mia direzione. Io immediatamente, la raggiungo e le tiro uno schiaffo nel sedere e subito mi rendo conto che è in video chiamata con qualcuno e immediatamente mi scanso mentre provo a uscire dalla fotocamera. 

"Chi è?" Chiede una voce femminile. 

Vedo la testa di Jo che si gira verso di me e mi fulmina con lo sguardo mentre io resto immobile per l'orrore. 

"Emh, è il fratello della mia amica. È Hero mamma." dice Jo mentre si rigira verso sua madre. Non posso credere di averla appena schiaffeggiata mentre parlava con sua mamma. Io e le figure di merda andiamo a braccietto. 

"Oh ma quel Hero? Il tuo co-protagonista?" Chiede sua madre. Ovviamente sua mamma mi conosce perchè Jo mi ha presentato a sua mamma quando era in video chiamata con lei sul set di After. 

"Perchè non mi hai detto che era il fratello della tua amica?" Chiede sua mamma. 

"Non è importante mamma. Lui non sta nemmeno qui, quindi..." dice con nonchalance. 

"Ma come stai Hero?" Chiede sua mamma ignorando Jo.

"Sto molto bene signora Langford. Lei?" Rispondo e questa volta mi faccio vedere completamente. 

"Molto bene grazie. Solo che mi manca la mia piccola Jo.." dice sua madre guardando sua figlia. 

Jo alza gli occhi al cielo e io sorrido. "Bene tesoro, non voglio trattenerti, ci sentiamo presto. Ciao Hero" dice e noi la salutiamo entrambi. 

"Dio che imbarazzo" dico coprendomi il viso con le mani. 

"Guarda lasciamo stare" dice.

"Guarda Jo, mi dispiace davvero per prima. Sono stato un coglione". Dico sincero. Mi vergogno troppo. 

"Si lo sei" ride. "Però tranquillo. Va bene" dice. 

"Allora, andiamo a prendere questo gelato si o no?" Dice Jo mentre saltella come una bambina. 

"Si certo, ma prima devo aspettare uno dei miei amici perchè dovrebbe venire fra poco a portare l'erba." Dico guardando il telefono per vedere se Jack mi ha scritto qualcosa. 

"Uff...allora intanto che facciamo?" Chiede facendo il broncio. 

"Possiamo guardare un pò di TV" Dico

"Okey" ci dirigiamo nel salotto e ci mettiamo a guardare Netflix. 

Dopo un paio d'ore, ricevo una telefonata che dice di scendere di sotto. Glielo dico a Jo e lei annuisce mentre continua a guardare il film. Giù trovo Jack che mi dà una piccola scatola nera e la nascondo subito nella tasca della mia felpa con cappuccio. Saluto Jack con un pugno sulla mano e quando ritorno sù faccio vedere il contenuto a Jo. 

Lei guarda dentro e quando inspira profondamente inizia a tossire. 

"Puzza?" Chiedo ridendo. 

Lei annuisce "Bene, allora vuol dire che è un erba buona." 

Io le dico di seguirmi sul balcone e ci sediamo su delle sedie uno di fronte all'altro. 

"Comunque non hai mantenuto la promessa del gelato..." dice Jo facendo il broncio. 

"Oh andiamo, ti giuro che domani ti porto dal gelataio...in compenso oggi ti insegnerò a fare una canna." Dico mentre metto tutto il necessario sopra il tavolo davanti a noi. 

Quando tutto è pronto le faccio vedere passaggio dopo passaggio come si fa. Le ci vuole un pò per imparare e quando per la terza volta non ce l'ha fa ancora, vado dietro di lei e l'aiuto a mettere dentro l'erba nell'involucro. Le cade tutta sul tavolo e io inizio a ridere per quanto sia maldestra.

"Devi smetterla di tremare" dico mettendo le mani sopra le sue e io metto l'erba al posto suo. 

Sono consapevole della nostra posizione e mi piace stare così vicino a lei e insegnarle quello che so fare meglio. 

                                                                                                          Jo

Hero è letteralmente spalmato dietro di me e non riesco a muovermi per paura. Posso sentire il suo respiro pesante sul mio collo mentre sento che preme leggermente la sua erezione sulla mia schiena. So che lo sto prendendo in giro mentre spingo il culo sulla sua erezione ogni volta che mi devo muovere. Mi sto divertendo da impazzire. 

Mi afferra delicatamente le mani nel tentativo di farmi rotolare la canna correttamente. 

Hero fa del suo meglio per spiegarmi come fare ma al quarto tentativo ancora non ce la faccio. 

"Faccio schifo" dico facendo il broncio. 

"Si abbastanza" aggiunge con una risata. 

Faccio di nuovo il broncio per la sua affermazione. 

"Sai che sto pensando a un modo migliore per farti usare quelle tue belle labbra imbronciate" dice senza nemmeno alzare lo sguardo concentrandosi sulla canna tra le sue mani. 

Arrossisco al suo commento. 

Dopo Hero lecca la cartina per sigillarla e poi me la mostra "ecco fatto." 

Mi fa alzare dalla sedia e ora sono girata verso di lui sopra le sue gambe e ha la canna tra le sue labbra. Prende l'accendino e se l'accende. Fa il primo tiro e poi soffia verso l'alto dandomi una visione del suo lungo collo e del pomo d'Adamo in mostra. Faccio dei respiri profondi cercando di calmarmi. 

Intanto lui avvicina la canna alle mie labbra e io faccio un tiro e poi soffio. Hero infila la testa tra i miei capelli mentre il suo braccio si avvolge intorno alla mia vita. 

"Andiamo nella mia stanza okey?" Dice all'improvviso alzandosi. 

"S-Si" dico ansimando, sapendo subito cosa sta per succedere...

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