Josephine
Mi rotolo nel letto e quando socchiudo gli occhi vedo che non c'è più nessuno accanto a me. Mi alzo a sedere e mi guardo intorno nella stanza buia ma non c'è nessuna traccia di Hero, proprio come la notte precedente. Preoccupata, prendo il telefono e guardo che ore sono. Sono le 3 del mattino. Mi metto le ciabatte e esco dalla camera, determinata a trovare Hero.
Scendo le scale e cerco di tirarmi più giù la maglietta di Hero. Mi sto pentendo di non essermi messa un paio di pantaloni perchè mi si stanno ghiacciando le gambe. Quando arrivo nel salotto, vedo la figura di Hero sul balcone e io senza pensarci, mi avvicino e apro la porta. Lui si gira verso di me e vedo che sta fumando. Anche se ha il cappuccio posso vedere le sue occhiaie molto evidenti sotto gli occhi. Lui si siede sulla sedia e si dà una pacca sulle ginocchia invitandomi a sedermi su di lui. Seguo le sue istruzioni e mi metto a sedere sulle due ginocchia.
“Perchè non dormi?” Mi chiede strofinando le mani su e giù per le mie gambe cercando di trasmettermi un po' di calore.
“Potrei chiederti la stessa cosa” ribatto. “Questa è la seconda notte che non hai dormito e vedo che sei stanco. Cosa succede?”
Lui inclina la testa per guardarmi in faccia. Sospira e appoggia la testa sulla mia spalla.
“Non lo so, voglio dormire, ma non riesco ad addormentarmi.”
“Hai gli incubi?” Chiedo abbassando la testa e incontro i suoi occhi.
“No” scuote la testa.
“Ma di solito li hai?” Gli chiedo.
“Si, mi è successo prima che io...” si interrompe a metà frase e posso vedere per un minuto il panico attraversare i suoi occhi.
“Vabbè, comunque non è un grosso problema, riuscirò sicuramente a dormire durante il giorno”.
So che non vuole più continuare questa conversazione, dal suo tono aspro, quindi io non rispondo e gli circondo il collo con le braccia avvicinandomi ancora di più a lui e appoggiando la testa sulla sua spalla.
“Forza, torniamo a letto” dice e io scendo dalle sue gambe.
Entrambi entriamo in casa e quando saliamo le scale, mi giro verso di lui e gli dico. “Se non riesci a dormire, posso restare sveglia con te. Tanto non sono stanca.”
È una bugia. Sono stanchissima e vorrei dormire, ma per lui farei un'eccezione.
“Amore, andiamo a dormire, non ti preoccupare” dice prendendomi per i fianchi e spingendomi a continuare a salire le scale.
Non ribatto perchè sono stanca e sono contenta che voglia venire a letto con me, ma farò il possibile per rimanere sveglia con lui fino a quando non si addormenterà. Quando siamo nella sua stanza sbadiglio e sento lui che ride.
“Dai dormigliona” dice e quando ci sdraiamo lui si toglie la maglia e appoggio la testa sul suo petto nudo.
Dopo cinque minuti sento le palpebre pesanti. Cerco di combattere il sonno e quando inclino la testa mi imbatto negli occhi di Hero.
“Che succede?” Mi chiede.
“Niente. Volevo solo vedere se stavi dormendo” dico.
“Sei tu quella che mi tiene sveglio. Vai a dormire” mi dice sarcasticamente accennando un sorriso.
Dopo un paio di minuto lo guardo e vedo che ha gli occhi chiusi.
“So che mi stai fissando Jo. Dormi. Sono serio.”
Cerco di protestare perchè so che è ancora sveglio ma alla fine, non riuscendo più a combattere contro il sonno, mi addormento contro il suo petto caldo.
****
“La vuoi smettere di muoverti? E tieni giù queste mani!” rimprovero Hero mentre gli schiaffeggio le mani.
In questo momento gli sto facendo la barba, che lui non voleva farsi, e lui è qui seduto sul bordo della vasca che si comporta come un bambino piccolo.
“Mi sto annoiando! E poi questa barba a me piace! E pensavo di passare il tempo in un'altra maniera...” dice portando le mani sul mio sedere e tirandomi verso di lui.
“A me non piace. Ti preferisco senza. Sei molto più sexy” gli sussurro continuando a rasarlo.
Lui sbuffa e io alzo gli occhi al cielo.
“Dai manca poco e ho finito.” dico.“Bene” dice stringendomi il sedere.
“Eh finito!” urlo felice mentre mi stacco da lui.
Hero si alza e dopo essersi sciacquato il viso, viene verso di me e mi abbraccia.
Adoro quando fa il coccolone. E adoro sentire il suo profumo e il suo calore addosso.
Mi stacco e guardandolo negli occhi gli dico “devo parlarti”.
“Di cosa?” Mi chiede con gli occhi un po' impauriti.
“Andiamo in camera tua” dico prendendolo per un braccio.
Quando arriviamo in camera sua, mi metto a sedere a gambe incrociate sul suo letto e lui si mette davanti a me.
“Ho fatto per caso qualcosa?” Chiede preoccupato.
“Cosa? No!” Dico prendendogli le mani.
“Allora cosa devi dirmi?” chiede giocando con le mie dita.
Mi mordo il labbro e guardo le nostre dita intrecciate e cerdo di fare ordine tra i miei pensieri. Non abbiamo mai sollevato questo argomento, cioè dell'australia e del colloquio a londra. Avevo deciso di trasferirmi qui a Londra per questo lavoro ma non so come Hero reagirà. Ma voglio dirglielo, voglio sapere cosa ne pensa.
“Jo...” dice guardandomi negli occhi.
“Si scusa” ridacchio nervosamente.
“Forza, sputa il rospo”
“Beh, ho avuto un offerta di lavoro in un agenzia di moda qui a londra” dico tutto d'un fiato.
“Okey, Jo”
“beh, stavo pensando di cercarmi un appartamento qua per il lavoro. Cosa ne pensi?”
“Jo è fantastico. Sai che ti sosterrò in tutto ciò che farai” dice sorridendo.
“Sono davvero felice, Londra è bellissima e ti ci troverai molto bene...a parte il tempo ma poi ti ci abituerai.”
Io sorrido. Sono troppo contenta della reazione di Hero.
“E poi sarai più vicina a me” dice accarezzandomi una guancia e facendomi l'occhiolino.
Mi mordo il labbro e sorrido. Lui si sporge verso di me e mi fa stendere sul letto e mi imprigiona mettendo le mani ai lati della mia testa.
“Mi piaci troppo Jo. E voglio passare più tempo possibile con te. Se davvero rimarrai qui a Londra mi faresti l'uomo più felice del mondo.” Dice facendo correre le mani lungo i miei fianchi.
“Tu mi hai fatto provare dei sentimenti che non ho mai conosciuto. E non sono ancora pronto a rinunciare a te” dice baciandomi.
Giuro che adoro troppo questo ragazzo.
Non ho parole per quello che ha detto e così in risposta mi sporgo e ricambio il suo bacio dolce ma anche pieno d'amore.
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Quarantena
FanfictionJosephine Langford è bloccata a Londra a causa del nuovo virus che ha messo in ginocchio il mondo. Per questo motivo lei non può tornare a casa sua in Australia perchè tutte le frontiere sono chiuse. Josephine, quindi, decide di chiedere aiuto ad He...