Capitolo 27

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Josephine

“Cosa diavolo ci fa qui?” borbotta Hero, raddrizzando le spalle.

Mercy lo guarda confuso e io le sussurro all'orecchio mentre i ragazzi si avvicinano “lascia stare.”

Felix mi saluta per prima con un rapido pugno, uguale Morgan. Mentre loro si mettono a salutare Hero, Jack si avvicina a me e prendendomi alla sprovvista, mi abbraccia. Sento gli occhi di Hero su di me, quindi mi affretto a staccarmi dal suo abbraccio.

Jack si allontana e si avvicina a Hero.

“Ei amico” dice mentre dà il cinque a Hero. Con mia sorpresa, Hero lo saluta anche se non restituisce il sorriso.

“Allora ci state per una partita a calcio?” Chiede Felix, rompendo la tensione che c'è nell'aria.

“Si” dice Morgan, prendendo la palla.

Mercy mi circonda le spalle con un braccio e ci allontaniamo dai ragazzi in cerca di un posto a sedere all'ombra. Quando lo troviamo, guardiamo per un minuto i ragazza giocare a calcio e Diesel che corre e gioca con loro.

Io e Mercy mangiamo gli spuntini che ho portato e poi mi chiede.

“Allora cosa mi devi dire?” Chiede sorridendomi.

“Hero ha ammesso di provare dei sentimenti per me e ora stiamo cercando di andarci piano” dico tranquillamente.

“Oh finalmente! Era ora ragazzi! Siete così carini insieme.” Grida eccitata.

“Mercy, io e lui non siamo ancora in una relazione” Dico ridendo.

“Si, ma fra poco lo sarete, fidati di me”

Rido scuotendo la testa mentre mangio una patatina. Guardo Hero che mi sorprende a fissarlo e quando mi fa l'occhiolino io abbasso la testa, sorrido e arrossisco. Quando alzo di nuovo lo sguardo, vedo Jack che mi guarda e mi sorride. Quando anche Hero lo nota, alza gli occhi al cielo e si riconcentra sulla partita.

Dopo circa un'ora i ragazzi si avvicinano a noi e si siedono. Hero si mette di fronte a me e Diesel è accanto a lui. Felix e Morgan sono accanto a Mercy e mangiano in silenzio mentre Jack ne approfitta per sedersi accanto a me.

“Sei molto carina oggi, Jo” dice sorridendomi.

Io subito alzo gli occhi e incontro quelli verdi di Hero che mi fissano, poi rivolgo di nuovo la mia attenzione a Jack e lo ringrazio.

All'improvviso Hero si alza e dice agli altri che porta Diesel alla fontanina per bere e quando si allontana dico agli altri di scusarmi e lo seguo.

Quando finalmente lo raggiungo, mi sorride leggermente.

“Ei, non devi essere geloso, lo sai” dico ricambiando il suo sorriso.

“Non sono gel-” si ferma e alza gli occhi al cielo. “Vabbè.”

Sorrido quando arriviamo alla fontanella e mentre Diesel beve, io mi avvicino a lui, mi alzo in punta di piedi e gli do un bacio sulla guancia.

“Non hai nulla di cui preoccuparti. Non mi piace nessun altro.”

Ora mi fa un sorriso vero e borbotta “lo so, ma lui non lo sa.”

“Dai su, andiamo” dico ignorandolo e prendo il guinzaglio di Diesel dalle sue mani.

Mentre torniamo, Hero posiziona la sua mano sulla mia schiena facendola scivolare più in basso verso il mio sedere. Io scuoto la testa. Lui e questa stupida gelosia.

Con il passare del tempo, finiamo di goderci il bel tempo e l'aria fresca, ma Jack continua a provarci spudoratamente con me. Sto cercando di tutto per respingerlo gentilmente, ma cavolo non capisce che non mi interessa!

Hero fa finta di nulla, non parla con nessuno, gioca solo con Diesel. Quando si fanno le sette, decidiamo di andare e salutiamo tutti. Mentre torniamo nel suo appartamento, vedo che è di cattivo umore e quindi decido di restare in silenzio per non dargli noia.

Quando arriviamo, lui va direttamente su e mi comunica che si farà un altra doccia. Io resto lì da sola al piano di sotto e mi viene in mente un idea per renderlo un po' più felice. Vado dritta in camera sua senza esitare. Una volta dentro, sento la musica che proviene dal bagno e lo scroscio dell'acqua. Quando apro la porta del bagno, c'è uno spesso strato di vapore e gli specchi sono completamente appannati. Mi tolgo velocemente i vestiti e apro la porta della doccia.

Trovo Hero con la testa china e le spalle ricurve. Fissa il pavimento mentre l'acqua gli scorre addosso. Chiudo la porta dietro di me e mi metto davanti a lui.

Lui mi guarda con quei suoi occhi verde smeraldo e io scruto il suo viso, poi abbasso lo sguardo e fisso il suo addome tonico mentre l'acqua scorre su di esso. Abbasso lo sguardo ancora di più e guardo il suo grande membro. Senza esitazione, lo prendo in mano e inizio a fare su e giù.

“Che cosa stai facendo?” Sussurra.

“Voglio dimostrarti che non c'è bisogno di essere geloso”

“Jo, non è-” Lo zittisco baciandolo. Le sue labbra si muovono in sincronia con le mie e le nostre lingue ballano insieme. Gli mordo il labbro inferiore e continuo a muovere la mano su e giù. Ormai il suo membro è completamente eretto e adoro l'effetto che gli faccio. Continuo a masturbarlo mentre lui osserva i movimenti della mia mano intensamente. All'improvviso mi toglie la mano e rimango sbalordita quando mi gira, prendendo il controllo. Ora mi ritrovo davanti al muro di piastrelle e sporgo il sedere verso di lui. Mi prende i seni in entrambe le mani e mi pizzica i capezzoli mentre mi bacia il collo. Io mi spingo contro di lui e mi strofino di proposito contro la sua erezione e geme nel mio collo. Appoggia il palmo della mano sul muro accanto alla mia testa mentre si avvicina ancora di più a me. Giro la testa di lato sforzandomi di vederlo e vedo che mi fissa con uno sguardo animalesco. Hero rimuove l'altra mano dal mio seno e l'avvolge attorno al suo cazzo mentre entra dentro di me.

Lui si strofina contro di me senza entrare e io chiudo gli occhi per le prese in giro.

“Smettila di prendermi in giro!” Gli dico.

Lui, questa volta, entra dentro di me in un colpo solo facendomi gemere forte.

“Ah, cazzo Jo” Esce di nuovo da me e poi rientra velocemente.

“Hero...il preservativo” gemo.

“Cazzo” geme fermandosi. Sento che appoggia la fronte sulla mia schiena. Dopo un momento avvicina le labbra al mio orecchio e mi sussurra. “Verrò fuori, okey?” Chiede.

Annuisco disperatamente perchè voglio solo che continui.

Mi afferra un fianco mentre riprende a entrare e uscire da me. Giro la testa di lato e lui mi bacia mentre continua con le sue spinte furiose. Lui rimuove la sua mano dal muro e la fa scivolare lungo il mio centro massaggiandomi il clitoride.

Getto la testa per il piacere e sento Hero che inizia a grugnire nel mio orecchio.

“Sto per...” mi sussurra mentre esce fuori da me. Io cerco di riprendere fiato per l'orgasmo intenso che ho avuto e quando guardo il pavimento vedo il suo seme su di esso. Una volta finito, usa il soffione per lavare le prove della nostra passione. Io mi rigiro e ci laviamo a vicenda.

Una volta finito, ci mettiamo qualcosa di comodo. Mi metto una maglietta e i pantaloncini del pigiama.

Alla fine lui rompe il silenzio e chiede “Quindi ora abbiamo finito con quella storia dell'andarci piano?”

Io annuisco e il suo grande sorriso illumina la stanza.

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