Capitolo 24

1.2K 56 90
                                    

                                Hero

Non voglio alzarmi. Anche se la mia vescica sta per esplodere mi rifiuto di alzarmi. Non voglio svegliare Jo e poi mi piace stare in questa posizione, con le sue braccia intorno al mio busto, le gambe intorno alla mia vita e la sua faccia sepolta sulla mia spalla. È un piccolo koala.

Le tolgo i ciuffi di capelli che ha davanti la faccia per guardarla meglio. Ieri mi ha confessato che gli piaccio ma non so ora cosa faremo e ho un po' paura per questo.

Jo si agita e preme sulla mia vescica. “Cazzo” gemo trasalendo per il dolore. Lei continua a muoversi e dopo qualche minuto incontro i suoi fantastici occhi.

“Va tutto bene?” Mi chede districandosi dal mio corpo. Mi sento immediatamente vuoto senza il suo corpo premuto contro il mio, ma in questo momento l'unica cosa a cui posso pensare è che ho bisogno di andare al bagno.

“Devo andare in bagno!” Dico prima di correre in bagno e sento Jo ridacchiare dietro di me.

Dopo aver fatto i miei bisogni, mi lavo la faccia e i denti e poi ritorno nella stanza. Sorrido alla vista davanti a me: Jo, al centro, seduta sul mio letto con solo la mia maglietta.

“Buongiorno” dico avvicinandomi a lei.

Lei si alza e si avvicina a me senza mai rompere il contatto visivo.

“Buongiorno” risponde con un sorriso mentre si ferma direttamente davanti a me e china la testa verso l'alto per guardarmi.

“Va meglio ora?” Mi prende in giro.

“Molto” ridacchio e all'improvviso sento il suo stomaco brontolare.

“Andiamo a fare colazione?” Chiedo.

“Si, ma prima mi cambio”

“Perchè scusa?” Chiedo confuso.

“Hero, non ho niente addosso” afferma.

“Hai la mia maglietta. Stiamo solo facendo colazione e poi ti ho visto mille volte con la mia maglietta” dico e lei mi guarda male perchè ha capito il mio tentativo di tenerla mezza nuda.

“Va bene, mi vado a lavare i denti” dice mordendosi il labbro.

“Aspetta” dico mentre le afferro il braccio e la faccio voltare verso di me. Lei mi guarda confusa ma io non ci faccio caso, l'avvicino a me e stampo un bacio in quelle labbra imbronciate. Lei ridacchia e ricambia il mio bacio.

Dopo lascio la stanza, mi dirigo di sotto e quando torno in cucina guardo cosa c'è da mangiare e intanto penso a quello che è successo ieri notte.

Flashback

“Mi dispiace anche di essermene andato quella mattina. È stata una mossa da vigliacco”.

Lei non risponde e mi sento crollare. Mi concentro sulla vista davanti a me e faccio un respiro profondo prima di fare un altro tiro.

Mi ripeto di nuovo in testa le parole Ora o mai più. “Ma io ti piaccio?” Le chiedo senza guardarla.

Lei si avvicina ancora di più a me e mi fa girare la testa verso di lei.

“Si...si Hero, mi piaci”. 

Rimaniamo lì a fissarci per non so quanto ma poi Jo rompe il contatto visivo e si concentra sul panorama di fronte a lei.

“Perchè te ne sei andato? Perchè mi hai chiesto di restare e poi te ne sei andato?” Mi chiede dolcemente.

Mi mordo l'interno della guancia e decido di risponderle sinceramente.

“Io avevo paura. Mi sono reso conto che provavo qualcosa per te e non sapevo come gestirlo. Non sapevo come avresti reagito quando ti saresti svegliata, quindi me ne sono andato.” Dico.

“E poi mi hai ignorata...per quattro giorni”

“Si” sospiro mentre anche io riporto l'attenzione al panorama.

Dopo una lunga pausa Jo parla di nuovo.

“Ho rotto con Josh. L'ho fatto per me...ma anche per te” dice.

Giro la testa verso di lei ma non so cosa dirle.

“Ti sono mancata questa settimana?” Chiede lei all'improvviso.

“Non riuscivo a smettere di pensare a te” dico.

Si morde il labbro e gira la testa per guardarmi “neanche io” sussurra.

Raddrizzo la schiena e mi avvicino a lei ma Jo appoggia la mano sul mio petto per fermarmi.
“Hero...non posso” sussurra guardando in basso.

La mia confusione deve essere scritta sul mio viso.

“Io ti voglio, ma ho appena rotto con Josh e non posso fare questo a lui...” dice.

“Mi stai prendendo in giro?”

“Hero...” piagnucola.

“Jo..” la imito.

“Non gli devi nulla” dico.

“Hero mi piaci, ti voglio e ci conosciamo da molto ma...”

“Josephine non ha senso stare separati se sappiamo già cosa proviamo l'una per l'altro. Gli ultimi due giorni per me sono stati una merda, quindi per favore. Io non riuscirò di nuovo a starti lontano” dico accarezzandole una guancia.

“Senti io non so nulla delle relazioni ma so che mi piaci...e a te piaccio giusto?” Chiedo. Lei annuisce.

“Possiamo andarci piano per ora. Ma io non posso e non voglio starti lontano. Ti prego” dico.

“Okey” dice prima di sorridermi.

“Posso baciarti adesso?” Chiedo sorridendo e guardandole le labbra.

“Si...” sussurra appoggiandosi a me.

Non appena le mie labbra toccano le sue, sento l'elettricità che mi scorre in tutto il corpo. Aggroviglio la mia mano tra i capelli di Jo e faccio scivolare la mia lingua dentro la sua bocca. Le nostre lingue si incontrano, ballano mentre lei mi afferra la maglietta. Il suo profumo di vaniglia mi inebria i sensi. Dopo qualche minuto, entrambi lentamente ci allontaniamo per respirare.

“Resta con me stanotte, niente sesso.” dico.

Lei annuisce e mi sorride.

Le sorrido anch'io prima di darle un veloce bacio sulle labbra poi le prendo la mano e la riporto dentro.

Fine flashback.

“Allora cosa c'è da mangiare?” Chiede Jo riportandomi al presente.

“Waffle” dico e quando mi giro la trovo davanti a me con le mani sui fianchi. I miei occhi finiscono sulle sue gambe abbronzate e quando lei se ne accorge cerca di tirarsi ancora più giù la mia maglietta.

Lei si mette accanto a me, prende la frutta nel frigo e inizia a tagliarla in piccoli pezzi. Io dopo aver messo i waffle nel forno mi appoggio al tavolo e inizio a fissarla. So che ho detto di andarci piano ma io lo sto facendo no?

Jo inizia a canticchiare una canzone e inizia a dondolare il sedere da una parte all'altra mentre taglia la frutta. Rimango lì come un coglione a guardarla e quando si gira mi sorprende a fissarla. Lei si gira verso di me e si mette un pezzo di fragola in bocca e succhia il succo dal dito senza interrompere il contatto visivo con me.

Mi raddrizzo mentre lentamente si avvicina a me, le mie mani afferrano i suoi fianchi e lei appoggia le labbra al mio orecchio e mi sussurra.

“I waffle si stanno bruciando” dice e fa un passo indietro.

“Cazzo!” Dico prima di girarmi e quando vedo il fumo mi precipito a salvarli. Per fortuna non si sono bruciati molto e quando mi giro vedo Jo che mi guarda ridacchiando.

Vuole la guerra? E guerra sia. 

QuarantenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora