Capitolo 38

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Hero

Cazzo. È ancora qui.

Lascio cadere le chiavi e il telefono sul bancone e mi precipito verso la porta del balcone e mi fermo esitante davanti alla porta prima di aprirla. Lascio cadere la mano sul fianco mentre guardo il suo profilo laterale. Non ho idea di cosa sto per dire o fare.

Dopo un paio di minuti in silenzio decido di provarci, quindi apro ancora di più la porta ed esco nella fredda aria notturna londinese. Al suono della porta che si chiude dietro di me, gira la testa per guardarmi e immediatamente mi sento come se fossi stato preso a pugni allo stomaco per quanto fragile sembra.

Non ho idea di come iniziare, quindi resto in piedi mentre lei mi fissa senza pronunciare una sola parola.

Anch'io la fisso e noto i suoi capelli leggermente arruffati, i suoi occhi cerchiati di rosso e la punta del suo naso rosso. Ha le braccia avvolte attorno alle ginocchia che sono al petto e una coperta intorno le spalle.

"Hey" dico spezzando il silenzio e avvicinandomi alla sedia vuota davanti a lei.

"Ciao" borbotta.

"Ti dispiace se mi siedo?" Chiedo grattandomi il sopracciglio.

"No, fai pure" dice.

Alzo gli occhi su di lei e vedo che si sta mordicchiando il labbro pensierosa. È evidente che entrambi abbiamo paura di dire la cosa sbagliata.

"Io ehm...ho visto la tua valigia accanto alla porta" dico facendo un cenno alla valigia.

I suoi occhi guardano dentro e poi di nuovo me mentre annuisce.

"Jo" fanculo. Perchè è così difficile?

"Avevi ragione" sussurra.

"Cosa...no Jo, io ho sb-" comincio disperato ma lei mi interrompe alzando la mano per zittirmi.

"Ho bisogno di dirlo" dice.

Io annuisco e resto in silenzio in attesa di una sua frase.

"Avevi ragione, sono un ipocrita. Non posso giudicarti così perchè io non sono migliore. E poi è stato così sbagliato paragonarti a Josh, siete due persone completamente diverse. Anche se quello che hai fatto è stato abbastanza schifoso, non posso arrabbiarmi per qualcosa che hai fatto quando non stavamo ancora insieme".

"Jo..."

"Fammi finire Hero" dice seria.

"Va bene" dico e mi zittisco subito.

"Non fraintendermi. Sono ancora molto arrabbiata per il fatto che tu mi abbia mentito. Ma Mercy mi ha anche fatto riflette. Mi ha detto che anche io sono un ipocrita dato che tutto quello che ho fatto da quando sono arrivata a Londra è mentire a Josh" continua.

Grazie Mercy, mi sdebiterò.

"Non è stato giusto da parte mia non darti la possibilità di spiegarti, ero solo così spaventata che non volevo sentire altro." Dice guardandosi le mani.

"Non voglio che finisca ma..." sussurra, ora guardandomi negli occhi.

Cazzo. Ora so che mi dirà che non vuole più niente a che fare con me.

"Non puoi trattarmi come hai fatto stasera. Non sopporto che tu sapessi com'è stata la mia ultima relazione e hai fatto la stessa cosa. Poi mi hai gettato merda in faccia. Se ci riproviamo e funzionerà non ci comporteremo più in quel modo. Non dico che quello che è successo è stata colpa tua, anche io ti ho detto delle cose davvero brutte e per questo mi dispiace ma..."

Alza lo sguardo verso di me con gli occhi piene di lacrime e sussurra:

"Per favore, non mentirmi di nuovo". In quel momento il mio cuore si spezza quando le sue lacrime si riversano.

Vedere Josephine piangere è una delle cose più brutte che io abbia mai provato, ma sapere che sta piangendo per colpa mia mi fa sentire ancora più male.

"Ei...ei" dico alzandomi dalla sedia e accovacciandomi di fronte a lei.

"Jo, tu non hai nulla di cui scusarti. Avevi ragione. Sono uno stronzo e non posso credere che tu mi stia dando un'altra possibilità perchè non la merito. Io non ti merito Jo" dico alzandole il mento e asciugandole con il pollice le lacrime.

Si morde il labbro e mi guarda. So che in questo momento dovrei saltare di gioia perchè lei vuole avere ancora qualcosa a che fare con me. Sono venuto qui per riconquistarla e a chiederle scusa e lei mi ha perdonato in un certo senso. Ma ho paura di farle del male...non voglio più ferirla davvero.

"Jo...tu ti meriti molto di meglio" dico.

"Hero..." dice allungando una mano verso di me e accarezzandomi una guancia.

"Ho paura di farti del male di nuovo...sai che sono uno stronzo, che non ho mai avuto una relazione stabile...non ci so fare e ho paura di rovinare tutto...come al solito." Dico alzandomi e afferrandomi delle ciocche di capelli.

"No Hero, affronteremo tutto insieme. Tu non rovinerai proprio un bel niente. E poi neanche io sono perfetta, faccio solo quello che penso sia giusto e quello che è giusto per me ora è perdonarti" dice alzandosi e venendo verso di me.

Si alza in punta di piedi, mi circonda il collo con le braccia e appoggia la fronte contro la mia.

Si lecca le labbra e i miei occhi cadono involontariamente sulle sue labbra piene e luccicanti.

"Allora pace?" Chiede sorridendo.

"Si" dico, prima di baciarla come non facevo da un pò di tempo...

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