Capitolo 33

956 48 18
                                    

Josephine

“È lei. Quella è psicopatica” dice Mercy colpendomi il fianco come se non potessi vedere la ragazza che è a sedere sulle gambe di Hero. Un forte dolore al petto mi colpisce quando lo vedo con quella ragazza, ma mi rifiuto di farmi vedere vulnerabile.

“Dai Jo andiamo, non ne vale la pena” mi dice Mercy tirandomi per un braccio.

Mercy ha ragione, ma in questo momento sono irritata e devo fare qualcosa. Non sono sicura che ciò sia dovuto all'alcol di prima o all'adrenalina pura. Ad ogni modo, mi sento molto fiduciosa e prima ancora di pensarci i miei piedi si dirigono verso Hero.

“Cazzo” sento Mercy borbottare dietro di me.

Mentre mi avvicino a loro, Morgan si alza e si allontana e vedo Hero che cerca di scrollarsi di dosso quella tipa. Quando arrivo davanti a loro, Hero mi guarda con una faccia preoccupata e io, ignorandolo, tocco la spalla della ragazza.

“Scusa ma questo è il mio posto”

“Scusami?” Si volta verso di me confusa.

“Questo è il mio posto” dico lentamente, scandendo le parole.

Guarda Hero, si alza, si gira verso di me e mi guarda su e giù. Dovrei essere intimorita dato che è un po' più alta di me, ma invece decido di farla incazzare ancora di più. Faccio un passo verso di lei e istintivamente lei fa un passo indietro dandomi lo spazio di cui ho bisogno per sedermi comodamente sulle ginocchia di Hero.

Si stronza, lui è mio.

Guardo Hero e vedo che mi guarda con la bocca aperta.

“Ma chi diavolo ti credi di essere?” Dice mentre il suo viso diventa rosso per la rabbia.

“È meglio che tu te ne stia zitta” Si fa avanti Mercy.

Vedo che le lancia un'occhiataccia, ma vede che è la sorella di Hero, quindi evita di risponderle. Mi guarda un'ultima volta e poi se ne va.

Il mio cuore batte forte nel petto, l'adrenalina che mi scorreva prima nelle vene sta lentamente svanendo. L'ho davvero fatto. I miei palmi sono un po' umidi e posso sentire il rossore che mi sale sul collo e sulle guance mentre guardo Hero che sembra un po' disorientato.

“Umh...stai bene?” Mi chiede Hero grattandosi il dietro del collo.

Prima che possa rispondere, Mercy dice:

“Fra poco viene a prendermi un mio amico, mi riporta lui a casa”

Io mi volto verso di lei e la guardo con occhi spalancati, supplicandola silenziosamente di restare. Mercy guarda Hero e so che ha la mia stessa espressione.

“Ragazzi, penso che dovete parlare da soli” dice Mercy, prima di salutarci e andare via.

                              Hero

Mercy ha ragione. Devo parlare da solo con Jo di ciò che è appena successo.

Non riesco a capire se sia arrabbia o no, ma la sua reazione quando ha visto Chanal addosso a me mi fa girare la testa. Cazzo, Jo che fa così è piuttosto calda. E ora tutti i miei amici hanno capito che le cose tra me e Jo si stanno davvero facendo serie, quando l'hanno vista sedersi sopra di me e rispondere a tono a Chanal. Le stringo il braccio intorno alla vita portando la sua attenzione su di me.

Mi guarda con un sorrisetto e il mio sguardo scende sulle sue labbra. Alzo gli occhi per incontrare i suoi e le sussurro “vieni con me”.

Quando siamo nel parcheggio finalmente le chiedo scusa.

“Senti Jo, lascia che ti spieghi, non è quello che sembra” dico mentre sistemo la borsa da calcio nel bagagliaio. Jo, intanto, senza dire una parola, sale in macchina.

Quando entro anch'io, accendo l'aria condizionata e poi mi giro verso di lei.

“Jo io..”

“Hero, va tutto bene” risponde sorridendomi.

“Non hai bisogno di spiegarmi nulla, sei libero di fare quello che vuoi, non siamo fidanzati.” balbetta.

“E so quanto pazza possa essere quella ragazza. Mercy me l'ha detto.”

“Va bene” dico.

“Hero smettila di pensarci troppo, non sono arrabbiata, davvero non è un problema” dice.

So che ci sta male, lo so, lo vedo dai suoi occhi. Sono spenti, tristi e....delusi. L'ho delusa.

“Jo, comunque davvero non è successo nulla. Chanal era solo una scopamica. Ma ora appartiene al mio passato. Non sapevo che ci sarebbe stata e quando mi ha visto si è subito seduta sopra di me. Ho cercato di togliermela di dosso. Devi credermi!” Non mi ero reso conto di quanto avessi paura di perderla fino a quando adesso la sto implorando di credermi. Mi si annoda lo stomaco al pensiero della sua reazione sapendo che ho altro da dirle. Prendo le sue mani nelle mie.

“Jo, io voglio solo te. Non voglio nessun altro.

“So che hai avuto tante di queste scopamiche e avrei dovuto aspettarmi che succedesse qualcosa del genere, e so di essermi comportata da stronza, ma mi sentivo come se fossi di nuovo con Josh anche se so di non aver alcun diritto di essere arrabbiata”. Dice abbassando lo sguardo

“Ei” dico sollevandole il mento con le dita. “Hai tutto il diritto di essere arrabbiata Jo e mi dispiace. Sono un coglione, anche se non stavo facendo nulla di sbagliato lo giuro, non vedevo l'ora di vederti stasera."

“Per favore...mi credi?” Le chiedo.

Si morde il labbro e annuisce.

Sospiro di sollievo. So che devo dirle altro ma sono così sollevato che non ho le palle di dirgli quell'altra cosa.

“Sai...” sussurro giocando con la mia collana.

“Mmm...”

“Quello che hai fatto là è stato davvero eccitante” dico.

“Sono stata un po' stronza vero?” Dice arrossendo e mordendosi il labbro.

“Un pò” ridacchio. La prendo per la vita e le faccio scavalcare la console centrale e la faccio sedere su di me. Tiro la leva che mi permette di abbassare il sedile in modo di non schiacciarla tra me e il volante.

“Mi dispiace” ripeto catturando le sue labbra in un bacio passionale. Mi è mancata tanto durante il giorno e ora ho ancora di più voglia di lei.
Fa scivolare la sua lingua nella mia bocca giocando con la mia. La tiro ancora più vicino a me e lei ne approfitta per sfregarsi contro il fragile materiale sportivo che copre il mio membro mentre mi tira i capelli.

Jo si stacca senza fiato e io inizio a baciarle il petto che è sopra il mio viso.

“Non ti scopo nel parcheggio” dice allontanandosi.

“E perchè no? Non è la prima volta” sorrido.

Alza gli occhi al cielo e mi schiaffeggia il petto mentre ritorna al suo posto.

“Che ne dici se andiamo a casa invece di andare da Felix” dico.

“No, va bene, mi piace uscire con i tuoi amici” mi risponde dolcemente.

Sospiro sconfitto accettando la sua richiesta mentre avvio la macchina in direzione dell'appartamento di Felix. Speravo davvero di tornare a casa, non solo a causa della mia dura erezione ma anche perchè sono sicuro che là ci sia Chanal e preferirei non vederla più. Voglio dire, Jo è riuscita a gestire la situazione, ma preferirei non sfidare la fortuna. So che Chanal non dirà nulla di quello che è successo a Jo, ma ancora una volta preferisco non sfidare la fortuna. 

QuarantenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora