Capitolo 30

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Josephine

"Dai forza, smettila di guardare questi programmi di cucina" mi dice Hero, cercando di farmi alzare dal divano.

"Nooo lasciami stare!!" Gli urlo scalciando come una bambina.

"Vai a vestirti che usciamo" mi dice.

Io lo guardo con occhi curiosi e gli chiedo con interesse "dove?"

"È una sorpresa" dice con voce disinvolta.

Il mio cuore batte forte contro il petto. È un appuntamento forse? Oddio, ora sono nervosa, chissà cosa ha architettato.

"Hero, cosa dovrei indossare?" Gli chiedo.

"Umh, qualcosa niente di troppo elegante, qualcosa di comodo" risponde alzando le spalle.

"Okay vado a prepararmi!" Dico prima di alzarmi. Salgo le scale in fretta e entro in camera mia.

Sono molto nervosa perchè, a quanto pare, questo è il nostro primo appuntamento e con Josh non ne ho mai avuti molti. Parlando di Josh, quando ho acceso il telefono ho visto che mi ha mandato un paio di messaggi. Perchè continua a scrivermi? Ormai è finita, è inutile che mi assilli ancora. In un messaggio mi ha anche mandato delle informazioni sul mio volo. So che è previsto per questo fine settimana, ma tanto, per ora, non tornerò in Australia.

Lancio il telefono sul letto e rivolgo la mia attenzione all'armadio. Cerco qualcosa da mettermi e alla fine scelgo un vestito bianco, sopra una giacca di jeans blu e le air force bianche. Prima di vestirmi, mi faccio una doccia veloce,  mi depilo velocemente le gambe e mi lavo i denti.

Scelgo la biancheria intima di pizzo bianco e dopo essermi vestita, mi faccio una coda alta. Infine, mi metto il mascara e lucidalabbra. Quando sono soddisfatta, prendo la mia borsa e ci metto telefono, portafoglio e il lucidalabbra e poi scendo.

Quando arrivo in salotto, trovo Hero seduto sul divano concentrato sul suo telefono. Quando sente la mia presenza alza la testa, si alza e si avvicina a me.

"Sei bella" mi dice prima di baciarmi la fronte. Mi sento arrossire per il suo complimento. Lo guardo e vedo che non ha messo il gel ai capelli e l'ha lasciati al naturale. Indossa una maglietta bianca, jeans neri e nike bianche. Ovviamente non può mancare il suo cappello nero e le sue collane.

"Allora, sei pronta?" Chiede.

Io annuisco e lo seguo fino alla porta. Camminiamo verso l'ascensore in un silenzio confortevole. Quando si aprono le porte dell'ascensore c'è un signore e Hero mi mette una mano sulla schiena e mi conduce nell'angolo opposto. Mi tiene una mano intorno alla vita e stretta a lui. Una volta raggiunto l'atrio, il signore esce e, quando sto per uscire anche io, Hero stringe la presa su di me.

"Non scendiamo qui" mi sussura all'orecchio.

Hero si allunga e pigia il bottone che ci porta al parcheggio sotterraneo. Quando arriviamo, mi giro verso Hero e lo guardo confusa, ma lui mi sorride e cammina nell'ampio parcheggio. Lo seguo e i miei occhi si spalancano quando si ferma accanto a un auto. Non ci credo. Non l'ha fatto. Ha preso una Jeep wrangler.

"Vieni?" Mi chiede sorridendo.

"Hero, ma..è tua?" Chiedo eccitata entrando nella macchina.

"L'ho noleggiata, è stato un pò difficile per via del virus, ma alla fine ce l'ho fatta" dice, facendomi l'occhiolino e avviando la macchina. Io batto le mani per l'eccitazione mentre Hero sorride con orgoglio.

Quando parte, io mi guardo intorno come una bambina in un negozio di dolciumi. Tengo gli occhi su tutto ciò che mi circonda e mi godo il vento che mi sfiora la pelle. Giro la testa verso Hero e ammiro la sua bellezza.

La fossetta di Hero appare mentre sorride e si concentra sulla strada.

"Perchè mi fissi Josephine?" Mi chiede con quell'accento sexy.

"Non posso credere che tu l'abbia fatto per me. Questo è fantastico" dico guardando la macchina.

"E questo non è niente" dice ridendo e appoggiando la mano sulla mia coscia.

Dopo 30 minuti, Hero si ferma davanti a un grazioso ristorante all'aperto.

Hero spegne la macchina ed entrambi usciamo dalla macchina.

"Un secondo" dice, cercando qualcosa neis sedili posteriori. Alla fine tira fuori due mascherine.

"Mi dispiace ma è obbligatorio" dice porgendomela una a me.

Dopo essercele messe, entriamo nel ristorante, ma con mia sorpresa, Hero non ha fissato un tavolo.

"Non restiamo qua a mangiare" mi sussurra Hero all'orecchio.

Io lo guardo confusa quando la cameriera gli porta un sacco pieno di cibo. Che vuole fare un picnic?

Dopo che ha pagato, ritorniamo in macchina e dopo essermi tolta la mascherina, gli chiedo ancora più curiosa:

"Ma cosa hai in mente?"

"Fra poco lo scoprirai" dice, avvicinandosi a me e piantandomi un dolce bacio sulle labbra.

Passiamo altri 30 minuti in macchina, e io divento sempre più confusa quando noto la strada strana che fa. È tortuosa, siamo circondati da alberi e nient'altro.

Quando alla fine arriviamo, lui parcheggia in un posto dove non c'è neanche un anima viva.

Lui prende dal bagagliaio una coperta e poi va a prendere il cibo. Io, sempre piú confusa, lo seguo lungo un sentiero. Per fortuna non è buio e posso godermi la bellezza che mi circonda. Siamo solo circondati da verde, verde e ancora verde.

"Eccoci qua!" Dice Hero e quando guardo davanti a me, mi trovo un paesaggio mozzafiato.

C'è tutta la città di Londra davanti a me. 

"H-hero...questo è stupendo!" Dico coprendomi la bocca con le mani.

"Forza che siamo anche in tempo per vedere il tramonto!" Dice appoggiando per terra la coperta davanti a noi e poi inizia a tirare fuori il cibo.

Piú il tempo passa e più mi rendo conto di quanto ami questo ragazzo dagli occhi smeraldo...

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