6.

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Aprii gli occhi lentamente e mi sentivo bloccata, come se avessi un macigno sopra al corpo che pesava tonnellate.
"Finalmente ti sei svegliata." disse il medico sospirando di sollievo, era lo stesso dell'altra volta ma non ero all'ospedale, ero semplicemente in infermeria.
Strinsi i denti e riuscii a mettermi seduta ma dovetti sdraiarmi nuovamente perché la testa mi faceva malissimo e sopratutto avevo i capogiri.
"Riposati, ti ho medicato i tagli e i lividi. Hai preso una bella botta in testa e hai dormito per due giorni." disse lui porgendomi un bicchiere con una strana medicina ma lo presi e l'annusai, aveva un'odore orribile.
"Per quanto possa farti schifo, fossi in te la berrei. Starai meglio fidati." disse ridendo leggermente e annuii bevendola tutta d'un fiato con una smorfia sul viso.
"Per quanto tempo dovrò rimanere qui?" dissi toccandomi i punti che avevo sulla fronte, notai che avevo anche l'addome fasciato.
"Onestamente non saprei dirtelo con certezza, però hai ricevuto dei colpi abbastanza forti e ti ricordo che sei appena uscita dal coma, dopo 8 mesi. Avevo detto di fare le cose con calma e decidi di gareggiare ad un torneo di pugilato?Macarena mi sorprendi davvero." disse lui rimproverandomi, però era divertito, risi leggermente ma mugugnai dal dolore dovuto all'addome.
Ero conciata molto male.
Il dottore fece gli ultimi controlli per poi lasciarmi da sola dopo svariati minuti.
"Si può?" disse qualcuno sulla porta, mi girai e sorrisi non appena vidi Kabila.
"Hey." dissi sorridendole debolmente cercando di mettermi seduta con scarsi risultati, ero ridotta davvero uno schifo.
"Ciao." disse lei sedendosi nella sedia affianco al mio letto per poi afferrarmi la mano dolcemente, fece per dirmi qualcosa ma fummo interrotte da Saray che entrò nella stanza con un mazzo di fiori in mano.
"Hey brutte stronze, vi stavate dimenticando di noi?" disse lei venendomi incontro seguita delle altre.
"Cazzo Saray, non urlare." disse Tere lamentandosi e risi leggermente a causa della sua faccia sconvolta, Saray mi porse i fiori e gli presi goffamente, gli annusai ed erano veramente belli e profumavano tanto.
"Li metto in un vaso, aspetta." disse Bambi prendendoli sistemandoli nel comodino affianco a me.
"Allora come ti senti? Hai spaccato il culo a quella stronza!" esclamò Saray per poi battere le mani felice, tutti si aspettavano solo questo da me.
"Sto meglio e se lo meritava." dissi parlando goffamente, ero letteralmente senza fiato.
"Bionda dovevi assolutamente vederti, sembravi inferocita cazzo! Ma si può sapere dove hai trovato tutta questa rabbia dentro di te?" aggiunse la gitana divertita e mi morsicai il labbro facendo spallucce, non potevo di certo dirle che Alex aveva toccato uno dei miei punti deboli.
Zulema.
La rabbia riaffiorò su di me e mi distesi nuovamente chiudendo gli occhi, avevo un gran mal di testa.
"Comunque ho reagito così perché mi ha fatto incazzare." dissi aprendo gli occhi per poi guardala e sospirare, Saray annuì e parlammo per un'altra ora in tranquillità, dopo che se n'erano andate mi rilassai un minimo e il medico venne per darmi qualcosa da mangiare e altre medicine per farmi passare i dolori.
"Fanno schifo comunque." dissi bevendo quel strano liquido tutto d'un fiato, feci una smorfia di disgusto per poi mangiare.
"Domani ti cambierò le bende e ti toglierò i punti, cerca di non sforzarti troppo." disse andandosene dopo aver riordinato tutto quanto il tavolo, sospirai pesantemente finendo di mangiare e nel frattempo mi guardai attorno accorgendomi che ero sola.
Dove caspita era finita Alex?
Era impossibile che lei non fosse finita qui, l'avevo conciata veramente male.
Alzai gli occhi al cielo per poi rilassarmi e crollare in un sonno profondo.

I raggi del sole colpirono il mio viso e aprii gli occhi goffamente cercando di mettermi seduta.
Sembrava che stessi rivivendo un dejavú, la testa mi faceva male da morire e con una mano mi toccai la fronte notando che i punti erano stati finalmente tolti.
"Fossi in te non mi sforzerei più di tanto." disse una voce a me conosciuta e mi vennero i brividi solamente a sentirla.
Che caspita ci faceva Zulema qui?
Mi morsicai il labbro e lentamente voltai la testa verso di lei, mettendo a fuoco ciò che avevo davanti.
La vidi seduta in un modo totalmente scomposto e i suoi occhi mi scrutavano con attenzione, mi ci persi dentro per quanto fossero tanto profondi.
"Che ci fai qui?" dissi toccandomi i capelli nervosamente ma un certo senso ero felice di vederla, la sua presenza mi aveva sempre fatta sentire al sicuro.
Sembra che porti un tocco di vita, energia e colore in tutto ciò che fa.
Zulema ha quell'energia che ti attrae, dalla quale non riesci a staccarti più.
Ed ero sicura che avrebbe mostrato a me, ancora una volta che un'opportunità conduce direttamente a un'altra, come un pericolo conduce a un pericolo maggiore, la vita a più vita, e la morte a più morte.
In un certo senso, era destino.
Fece spallucce e si guardò attorno con il suo solito atteggiamento duro.
"Mi andava." disse serrando le labbra, le sorrisi timidamente e afferrai il bicchiere con all'interno del succo, mi avevano portato la colazione e stavo morendo di fame dato che avevo la gola secca lo bevvi tutto d'un fiato.
Zulema guardava ogni mio movimento e la vidi in un certo sollevata nel vedermi così propensa nel riprendermi.
"Ti dispiace se finisco la colazione?" dissi leggermente imbarazzata, la mora scosse la testa e si alzò subito sistemandosi i pantaloni, come se avesse paura di rimanere sola con me.
"Fai pure bionda io vado, ci si vede in giro." disse sorridendomi in modo strafottente andandosene, scossi la testa incredula e improvvisamente tutta la fame passò.
Avrei voluto veramente che lei restasse, ma per cosa poi?
Io e lei non avevamo un rapporto tanto stretto.
Perché amavo tanto la sua compagnia?
La presenza non raccontava sempre la verità ma l'assenza non riusciva proprio a mentire.

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