Dopo aver finito di mangiare, andai dritta in bagno per lavarmi, nel mentre che mi spazzolavo i denti il mio sguardo cadde sul segno violaceo che Zulema mi aveva fatto.
Serrai la mascella e mi sciacquai il viso con l'acqua gelida ripetutamente, come se volessi cancellare ogni pensiero possibile.
Magari fosse così facile.
"Oh ma guarda un po' chi si rivede." disse una voce alle mie spalle, mi asciugai il viso e alzai lo sguardo per guardare questa persona tramite lo specchio.
Alex mi sorrideva ed era insieme alle sue amiche, i lividi le erano passati e non aveva nessun segno evidente nel viso.
Saray venne al mio fianco e le guardò male idem Bambi, sapevano anche loro che non prometteva nulla di buono il loro avvicinamento.
"Ciao anche a te." dissi girandomi con un tono strafottente e sorridendole.
Tutte le altre persone si misero attorno a noi aspettandosi chissà quale scontro ma per quanto mi riguardava, non ne valeva la pena.
"Vedo che ti sei rimessa bene." disse avvicinandosi ad un soffio dal mio viso, non mi mossi di un millimetro e avevo tutti i muscoli tesi, mi innervosiva terribilmente la sua presenza e la guardai dritta negli occhi sostenendo il suo sguardo.
"Potrei dire la stessa cosa di te, anzi credevo di trovarti su una sedia a rotelle e con la bombola di ossigeno appresso." risposi facendole un sorriso a trentadue denti, la ragazza davanti a me scattò per tirarmi uno schiaffo ma venne bloccata al volo e gemette dolorosamente.
"Giuro che se la sfiori soltanto, uso la tua testa come palla da basket." ringhiò Zulema mettendosi davanti a me spingendomi dietro bruscamente, non mi ero accorta della sua presenza e sorrisi vedendola dato che prendeva le mie difese.
"Che cazzo vuoi, figlia di puttana?" sussurrò Alex avvicinandosi pericolosamente a lei e avevo paura che a momenti la colpisse quindi guardai ogni suo movimento attenta, non volevo che si facesse del male.
"Sinceramente? Spaccarti la faccia un'altra volta." rispose lei ridendo, serrai la mascella furiosa e vidi le sue amiche avvicinarsi pericolosamente a noi.
"Mi sono pentita di non averti uccisa prima." disse Alex furiosa, sussultai e boccheggiai leggermente davanti a quell'affermazione, non ragionai più e scattai in avanti ma Zulema mi respinse indietro ancora.
Mi innervosii ancora di più e a momenti scoppiavo dato che ero una bomba ad orologeria.
"Zulema cazzo." sussurrai acida dietro di lei e sbuffando, la mora non mi ascoltò perché i suoi occhi neri come la pece erano incollati a quelli di Alex, tremai davanti a quello sguardo così omicida e mi preparai al peggio.
"Che carine, però potrei farci un pensierino per te visto che sei tanto bella." disse quest'ultima squadrandomi dalla testa ai piedi per poi leccarsi le labbra maliziosamente.
Mi venne la nausea solo a guardarla.
Zulema invece aveva le vene del collo gonfie dalla rabbia e si infuriò ancora di più non appena sentì questa frase.
"Oh merda.." sussurrò Saray toccandosi i capelli e guardando la sua amica in ansia.
"Cosa vorresti fare scusami? Non ho ben capito." disse il mio scorpione con un tono tagliente che mi fece venire i brividi.
Ingoiai il grosso groppo che avevo in gola e percepii l'adrenalina scorrere nelle mie vene, tremavo come se dovesse succedere una catastrofe.
"Voglio prendermi la bionda ovviamente, è forse un problema per te?" disse Alex incrociando le braccia al petto guardandomi con un sorrisetto nelle labbra.
Calò un silenzio tombale quando ad un certo punto Zulema scoppiò a ridere e mi girai verso Saray sconvolta, la sua era una risata isterica dato che percepivo la sua rabbia eccome.
"Forse non hai capito alcune cose, ma da una persona come te posso aspettarmelo." disse avvicinandosi ancora di più a lei.
"Visto che non lo capisci a parole, cercherò di fartelo capire con i fatti. La bionda non si tocca." aggiunse guardandola male, mi toccai i capelli nervosamente e aspettai la prossima mossa che non tardò ad arrivare, Alex dopo quella frase cercò di darle un pugno ma Zulema fu più svelta e lo schivò colpendola.
Si scatenò una rissa tra di noi e feci di tutto per difendere il mio scorpione dalle altre, fortunatamente si aggiunsero anche Saray e Bambi per aiutarci e fui sollevata da questo.
Alex mi colpii in faccia e mi uscii sangue dal labbro interrottamente, mi accasciai a terra stordita e ne approfittò per darmi un'altro colpo nel fianco facendomi urlare dal dolore.
"Che sta succedendo qui dentro?" urlò Hierro entrando furioso, sicuramente aveva sentito tutto il caos e le urla.
Zulema appena lo vide mi afferrò per la vita sollevandomi da terra e mi trascinò in un bagno a caso rinchiudendoci per non farci scoprire.
Incredibile la forza che aveva in queste situazioni, mi aveva sollevata come se fossi una piuma.
"Stai zitta, non fiatare." disse mettendo la mano davanti alla mia bocca spingendomi contro al muro, annuii e il suo profumo invase le mie narici, mi era mancato averla vicina.
Il suo corpo sovrastava letteralmente il mio e sorrisi leggermente per il fatto che lei era più alta di me di pochi centimetri, era bellissima vederla così.
"Stai sanguinando cazzo." sussurrò vicinissima al mio viso togliendo la mano, sospirai pesantemente riprendendo fiato e mi strinsi di più a lei guardandola incantata.
"Non dovevi difendermi, smettila di fare il cazzo che vuoi." sbottai acida guardandola male, non volevo che rischiasse per me, non volevo che si facesse del male.
Zulema rise divertita e mi guardò intensamente, come se volesse penetrarmi dentro nell'anima.
"Io faccio quello che voglio smettila di lamentarti, e poi te lo dovevo dato che l'altra volta mi hai difeso tu." disse appoggiandosi al muro mettendo una mano affianco alla mia testa per porsi meglio a me.
Sospirai furiosa e mi leccai le labbra percependo il sapore del sangue dentro la mia bocca, mi diede fastidio e feci una smorfia di disgusto, Zulema non aveva smesso di guardare ogni mio movimento e mi sentii a disagio ad avere i suoi occhi che mi scrutavano con attenzione.
"Beh, allora grazie." sussurrai guardando la donna davanti a me, la vidi inarcare un sopracciglio e mi guardò confusa, non si aspettava sicuramente una risposta del genere.
"Smettila di ringraziarmi." disse subito dopo seria con la mascella contratta.
"Smettila di salvarmi, allora." mormorai abbassando la voce guardandola dritta negli occhi, Zulema sorrise e con molta cautela le afferrai il viso lasciandole un bacio sull'angolo della bocca.
Il suo respiro caldo sulle mie labbra mi fece andare completamente fuori di testa, non ragionavo più, infatti fece per dirmi qualcosa ma bussarono alla porta interrottamente.
Sgranai gli occhi e mi spaventai, ma Zulema mi riattaccò al muro mettendomi nuovamente la mano sulla bocca con forza.
"Aprite cazzo, so che ci siete." disse Saray divertita, sospirai di sollievo e Zulema si staccò da me per poi aprire, la seguii a ruota nel mentre che usciva.
"Bene, perché eravate lì dentro?" disse Saray guardandoci maliziosamente.
"Volevo evitarmi un'altro mese di isolamento, visto che ci sono stata per troppo tempo." rispose Zulema seria, alzai gli occhi al cielo sbuffando e andai a sciacquarmi la bocca togliendo i residui di sangue, sentii una presenza alle mie spalle e vidi il mio scorpione sorridermi divertita.
"Che c'e?" dissi girandomi dalla sua parte.
"Lo sai che non si bloccherà mai così? Ti serve il disinfettate." disse sorridendomi riferendosi al mio labbro, feci spallucce e annuii andandomene, non capivo cosa volesse da me visto che mi aveva detto che non dovevo farmi nessuna illusione.
Percossi il corridoio ma la sua mano afferrò il mio braccio facendomi arretrare bruscamente e facendomi voltare verso di lei.
"Quale cazzo è il tuo problema?" dissi infastidita, non capivo la sua incoerenza.
"Rilassati bionda, ti accompagno in infermeria." disse tranquilla trascinandomi con lei, serrai la mascella furiosa e la seguii senza replicare, non mi andava di discutere.
Appena entrammo mi sedetti nel lettino e afferrai tutto l'occorrente ma venni bloccata per l'ennesima volta da lei.
"Faccio io." disse sicura premendo sul mio labbro il batuffolo di cotone, ma un attimo dopo si fermò e mise le mani sulle mie cosce, con mossa veloce mi spalancò gambe e si mise in mezzo avvicinandosi alla mia intimità.
Il suo sguardo era tranquillo mentre io stavo tremando e percepii un calore nel basso ventre uccidermi, Zulema premette con forza e gemetti dal dolore socchiudendo gli occhi, bruciava parecchio ma non sentii più il sangue fuoruscire.
La donna davanti a me mi guardava divertita porgendosi ancora di più vicino al mio viso, di conseguenza ne approfittai per stringere la sua vita con le mie gambe e sentire il suo profumo meraviglioso ancora più da vicino.
Zulema non disse nulla di questo mio gesto e si comportò come se niente fosse, mi faceva terribilmente incazzare.
"Hai finito?" sbottai furiosa e guardandola con attenzione, eravamo già state in questa situazione tempo fa, infatti non mi rispose e continuò a tamponarmi piano la ferita, rimasi sorpresa dal suo tocco delicato e mi rilassai un pochino.
Ne approfittai per guardare i suoi occhi più attentamente e lei se ne accorse, ma non mi disse nulla continuando a fare ciò.
Decisi di afferrarle la mano con gentilezza e intrecciai le dita con le sue.
"Che fai?" sussurrò seria spostando lo sguardo sulle mie labbra per poi leccare automaticamente le sue.
Mi morsicai l'interno della guancia e mi avvicinai piano mettendole le mani sui fianchi e spingendola ancora più vicina a me.
Qualcosa non andava in lei e dovevo scoprirlo, dovevo capire quale fosse il problema.
"Come stai realmente, Zulema?" sussurrai mettendole una ciocca dietro l'orecchio piano.
Con lei ci dovevi andare con calma, zero fretta e soprattutto zero invadenza, perché era una bomba pronta ad esplodere.
"Sto bene bionda, perché ti interessa saperlo?" disse sbuffando guardandosi attorno nervosa, boccheggiai leggermente davanti a quella domanda e pensai alla prossima mossa da fare.
"Ti vedo strana, è forse successo qualcosa?" dissi dolcemente e sorridendole apprensiva, Zulema sgranò gli occhi e serrò la mascella infuriandosi come se avessi toccato un tasto sbagliatissimo.
Abbassò lo sguardo e il suo corpo si irrigidì come una statua.
"Non è successo nulla e non sono affari che ti riguardano." disse brusca allontanandosi dal mio corpo, subito sentii la sua mancanza e le afferrai il braccio avvicinandola a me ma mi diede uno strattone andandosene con passo veloce e sicuro.
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amnesia
Fanfic➵ ZURENA. (gxg) E se dopo tutto quell'odio nascesse un'amore inaspettato? Non potevo odiarla dopo tutto quello che mi aveva fatto provare anche con un semplice tocco. Non potevo scappare dai miei sentimenti più profondi. Perché io e lei siamo sempre...