36.

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"Zulema fermati!" urlai inseguendola con le lacrime che mi rigavano il viso, ero terrorizzata.
Camminava velocemente evitandomi e mi sentii gli occhi di tutti addosso, ma non volevo mollare perché meritava una spiegazione a ciò che aveva visto.
"Ti fermi cazzo?" esclamai afferrandola per un polso facendola arretrare bruscamente, i suoi occhi erano neri come la pece e
subito mi spaventai sotto al suo sguardo.
"Non toccarmi, vai da lei e lasciami." disse strattonandosi dalla mia presa riprendendo a camminare, ma mi misi davanti a lei.
"Bionda, non farmi incazzare più del dovuto." ringhiò dandomi una spallata fino a farmi barcollare, era successo un gran casino e la paura di perderla era talmente alta che sentivo un peso sul petto grandissimo.
"Non è come pensi." mormorai riprendendomi un attimo nel mentre che Zulema entrava nella sala dove solitamente guardavamo i film.
"Ah no? Ti ha baciata cazzo, l'ho visto con i miei occhi!" tuonò furiosa dando un colpo ad un sedia, scaraventandola dall'altra parte della stanza.
Il suo corpo era teso e aveva la mascella contratta nel mentre che le vene del suo collo si gonfiavano, rendendosi ancora più evidenti.
"Ti posso spiegare." dissi con cautela avvicinandomi di più a lei ma alzò una mano chiudendo gli occhi e di conseguenza mi fermai.
"Non voglio sentirle le tue spiegazioni del cazzo, tanto sono tutte bugie infondate sul niente." mormorò abbassando un po' la voce guardandomi male, una lacrima mi rigò il viso e l'asciugai velocemente arrabbiandomi ancora di più, non volevo litigare con lei sopratutto quando non c'entravo niente.
"Non sono bugie, per favore fammi parlare e ti spiegherò ogni cosa." sussurrai avvicinandomi con passo lento e la vidi scuotere la testa toccandosi il viso.
Feci per parlare ma una voce ci interruppe facendoci voltare, sgranai gli occhi non appena vidi Kabila e la rabbia riaffiorò su di me.
"Puoi venire un attimo con me?" disse facendo finta che Zulema non esistesse ma quest'ultima scattò verso di lei, l'afferrai appena per la vita e la spinsi lontana con tutta la forza che avevo in corpo.
"Non ti voglio vedere cazzo, ti stacco la testa hai capito?" urlò furiosa e mi spaventai parecchio per la sua reazione.
"Smettila di fare la solita sociopatica Zulema, lo capisci che non vali niente? Macarena è troppo per te." disse Kabila con un sorriso provocatorio sulle labbra e sgranai gli occhi impaurita, in meno di mezzo secondo finii a terra sbattendo il fianco destro e il mio scorpione andò furiosamente davanti a lei, dandole un pugno fino a farle girare la faccia di lato.
Mi alzai dolorante e la richiamai in panico, con la paura che potesse finire nuovamente in isolamento, Kabila le restituì il colpo ma Zulema si avvicinò nuovamente per darle un'altro pugno ma Saray corse verso di lei stringendola forte a sé.
"Calmati Zule, non fare cazzate." disse nel mentre che quest'ultima si dimenava dalla sua presa, la spinse lontana nel mentre che le colava sangue dal naso e mi spaventai parecchio, Bambi venne verso di me e mi porse la mano che afferrai al volo sollevandomi da terra.
Zoppicai leggermente e strinsi i denti dal dolore, avevo preso una bella botta e quando alzai la felpa vidi che si stava gonfiando la zona colpita.
"La uccido cazzo, spostati Saray!" urlò Zulema dando un colpo al tavolo e sussultai vedendola così arrabbiata, non mi aspettavo una reazione del genere ma aveva ragione dato tutte quelle cose le aveva detto Kabila.
Mi girai verso quest'ultima e vidi Tere portarla in infermeria, aveva il labbro spaccato e la faccia dolorante, era ridotta un pochino male.
"Stai sanguinando." disse Saray porgendo un fazzoletto alla sua migliore amica che venne afferrato con forza.
"Ma cosa è successo? Avete fatto un casino." mormorò Bambi afferrandomi per la vita e andando in infermiera per del ghiaccio.
"Lascia perdere." dissi gemendo dal dolore nel mentre che lei mi aiutava a camminare.
Non incrociai gli occhi di Zulema per timore, sperando di poterle spiegare ciò che era successo.

"Fa male." mugugnai dal dolore nel mentre che appoggiavo il ghiaccio, fortunatamente si era sgonfiato subito ma dovevo lasciarlo ancora un po'.
Bambi fece per dirmi qualcosa ma Zulema entrò in cella facendomi sussultare dalla sorpresa, non mi aspettavo di vederla dato che erano passate parecchie ore ed era quasi ora di cena.
"Puoi lasciarci un attimo da sole?" chiese Zulema seria e Bambi si dileguò subito sotto al suo sguardo autoritario.
Non la guardai e chiusi gli occhi mettendo il viso di lato, non volevo nuovamente piangere dal nervoso e la sua presenza non aiutava, visto che solo a sentire il suo profumo mi mandava a puttane la testa.
La sentii salire nel mio letto e con cautela mi tolse il ghiaccio mettendolo da parte e posizionandosi sopra di me, senza farmi male.
Appoggiò le labbra sul mio livido e una scarica di brividi mi colpii in pieno ma ero abbastanza sorpresa da questo gesto così intimo, non era sicuramente da lei.
Le accarezzai i capelli con gli occhi ancora chiusi e solo ora mi accorsi di quanto mi era mancata terribilmente sentirla vicino a me.
Salì sul mio corpo e riuscivo a percepire il suo respiro caldo sul mio viso e il suo profumo inconfondibile che mi fece tremare come una foglia.
"Guardami." sussurrò seria e non appena incontrai il suo sguardo mi sentii meglio, rinata e sopratutto viva.
"Stai bene?" disse infilandosi meglio tra le mie gambe porgendosi ancora di più verso le mie labbra, annuii e lentamente le accarezzai il viso con l'indice, come se volessi tracciare ogni tratto della sua pelle nella mia anima, per averla sempre appresso e incisa su di me.
"Forse ho esagerato." mormorò riferendosi allo scontro di prima, sapevo che non si sarebbe mai scusata anche perché il suo orgoglio era sempre presente in qualsiasi occasione, facendole alzare delle barriere.
"Lei ha baciato me, ma non sono riuscita a respingerla subito perché mi ha colto alla sprovvista, non me l'aspettavo." dissi con le lacrime agli occhi ma non appena Zulema fece una smorfia infastidita serrai la mascella.
"Non ci credi?" sussurrai accarezzandole il braccio con cautela, avevo terribilmente paura di toccarla, la guardai con attenzione e scosse la testa con la sua solita smorfia sul viso, come potevo dimostrarle la verità?
"È la tua ex, siete state assieme non mi meraviglierei se fosse tutto vero." disse facendo una risata amara e inarcai un sopracciglio confusa.
Senza dire una parola afferrai la sua mano e l'appoggiai all'altezza del mio cuore, per farle sentire i miei battiti accelerati.
"Vedi cosa mi fai? Riesci a sentirlo?" dissi facendo ancora più pressione, come se volevo che mi penetrasse l'anima e che me l'afferrasse come niente.
"Come pretendi che lei riesca a prendere il tuo posto se non mi fa provare nemmeno un minino di tutto questo?" sussurrai intrecciando le dita con le sue, il suo sguardo era indecifrabile ed ebbi molta paura per come potesse reagire, non mi aspettavo nemmeno io di fare una cosa del genere.
Avevo ancora la mente confusa riguardo al nostro rapporto ma non mi importava, volevo che lei quelle cose le sapesse perché non volevo avere nessun rimpianto.
"Va bene." disse soltanto per poi appoggiare le labbra sulle mie e baciarmi, si stava nascondendo tramite questo bacio così voglioso delle nostre attenzioni.
Non mi aspettavo chissà quali parole da parte sua ma il fatto che non era scappata a gambe levate era molto per me.
Non appena la strinsi ad un abbraccio, capii che ormai ero legata a lei nel vero senso della parola e non potevo più tirarmi indietro, e nemmeno lei perché anche se non aveva detto nessuna parola bastava il suo sguardo a farmi capire che non ero più insignificante nei suoi confronti.

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