5-delusioni ed egoismo prima parte

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Nota autore:

l'immagine sopra è Rieen in forma umana.

Scusate il tempo di assenza, ma ora mi rimetto al lavoro

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Per riposarmi un po' mi ero rifugiata sulla spiaggia di Tauri, la tana spesso e volentieri era un vero inferno. Me ne stavo semplicemente lì, straziata sulla riva a prendere placidamente il sole, ammirando la pace del cielo mentre giocavo con la sabbia con la mia lunga coda.

Onestamente, avrei preferito affondare i piedi nella sabbia e decisamente non era la stessa sensazione con la coda da pesce, però ancora non avevo il coraggio di chiedere a Sylas di insegnarmi a cambiare forma, ero più che certa che sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale.

In più approfittai della mia fuga per incontrare Izumi, e da quando avevo smesso do parlare che non lo vedevo. Pensare che è tutto merito di quel piccoletto di Ryper, lui mi aveva dato la forza di rialzarmi.

Ovviamente Rieen non venne con me, dopo la litigata dell'altro ieri neanche mi guardava negli occhi, ma in fondo e meglio così, avevo tante cose di cui parlare con il mio amico e con Rieen intorno, geloso com'è non mi avrebbe dato pace.

Io ed Izumi parlammo per molto tempo, per di più della mia nuova vita all'interno del branco, il quale ne rimase davvero molto dispiaciuto nel sentire che non mi trovassi affatto bene li dentro, sia per la corruzione mentale così simile a dove vivevo prima, e per la mia relazione complicata con Rieen.

Inizialmente non sapevo se potevo parlargliene o meno, specialmente dopo il nostro bacio, ma fu proprio lui a dirmi di stare tranquilla e di parlare apertamente con lui, così gli raccontai la situazione a grandi linee, ovviamente non scendendo troppo nei dettagli per non ferirlo ulteriormente, non ero così insensibile.

A fine discorso egli mi guardò con un sorrisetto amaro, come per rincuorarmi, per poi raccontandomi anche della sua vita alla centrale, il quale ammise che non era più lo stesso senza di me. Mi confidò che non era l'unico a pensarla così, anche gli altri della sezione A6, che erano silenziosamente dalla mia parte la pensavano come lui, ricordando con nostalgia persino quando sparai al piede di quel poveretto durante la lite fra me ed Izumi.

Mi disse anche che persino Garenth era cambiato dopo la mia assenza, se inizialmente era un uomo freddo e severo, ora sembrava più l'ombra dell'uomo che era un tempo, rimanendo per di più tutto il tempo nelle sue stanze a far niente.

<<Dubito che stia realmente male per la mia assenza, soprattutto dopo quello che mi ha fatto>> esposi a voce alta i miei pensieri, cosa che ovviamente mi portò immediatamente ad una sua risposta da parte sua:

<<Onestamente non so più cosa pensare, ci sono un paio di cose che non mi convincono di quella sera>>

Lo guardai confusa e notando le mie perplessità, Izumi espose i suoi dubbi:

<<Vedi nei nostri mesi trascorsi insieme c'è una questione a cui non abbiamo trovato risposta, per non parlare del generale Garenth il quale il suo atteggiamento di quella sera è stato davvero sospetto. Ma andiamo per gradi>>

fece una breve pausa per poi iniziare per prima dagli indizi ancora irrisolti facendo anche un piccolo riepilogo della situazione:

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