14- Cuore ed orgoglio

13 0 0
                                    

Dentro di me vi era un turbinio di emozioni: paura, rimorso, solitudine, rimpianto; questi sentimenti non non erano solo dovuti alla pericolosa missione, il fatto e che non mi aspettavo minimamente che avrei sofferto così tanto la mancanza di Rieen, forse ero talmente abituata ad averlo intorno, che davo per scontato la sua presenza; tuttavia ora non era più qui, forse l'avevo ferito troppo, troppo allungo senza e stanco di aspettare una risposta ha deciso di lasciar perdere, se l'avevo perso per sempre?

Il fatto che lui non sia qui darmi della pazza insieme ad Izumi per la missione suicida cui aveva in mente, mi diede molto da pensare, forse quel giorno sulla spiaggia aveva esagerato ed anche con Sylas ovviamente, ma non potevo tornare indietro, non ora che ero riuscita finalmente a oltrepassare i posti di blocco.

Purtroppo ho sempre saputo che perseguire la mia missione mi avrebbe portato a fare delle rinuccie, sì prima la cosa non mi pesava anche perché non avevo niente da perdere; tuttavia questa volta la consapevolezza di ciò mi stava logorando l'anima.

Finalmente capì anche i sentimenti di Izumi, del perché al tempo non riuscisse ad accettare di perdere la vita per un bene superiore, questo perché non era disposto ad abbandonare le persone che ama, ma anch'io ora non ero disposta a morire, anzi, non volevo morire perché ciò avrebbe significato dire addio a Rieen ed io... Non volevo; tuttavia per quanto lo desiderassi non potevo tirarmi indietro e mettere a repentaglio molte altre vite per un mio desiderio egoistico.

A distrarmi dai miei pensieri fu l'arrivo al distributore di sigarette, erano anni che non né fumavo più una, anche perché in mezzo al mare non vi erano tabacchini disponibili, ma per la tensione e per lo stress mi venne il forte desiderio di riprenderne una in mano.

Nell'apparecchio inserì la tessera sanitaria che mi presto il Izumi, visto che la mia non l'avevo più, inserì anche i soldi sempre prestati da quel Angelo di Izumi e Marlboro, mettendo in tasca il pacchetto.

Non sarei neanche uscita se Sebastian si fosse deciso a prestarmene una, evidentemente la sua taccagneria è più forte del buon senso, nonostante gli anni di lontananza non è cambiato di una virgola, geloso e taccagno. Poco male, tanto ero comunque poco riconoscibile con questi capelli biondi, anch'io stentavo a riconoscermi.

Volevo fumare una volta arrivata ma non resistetti più, così accesi una sigaretta lungo la strada del ritorno, stavo per accenderla quando un urlo attirò la mia attenzione. Misi la sigaretta nel pacchetto ed andai a controllare, appena voltai l'angolo il sangue mi si gelò nelle vene, vi erano tre guardie che stavano tartassando di botte il povero Ryper, lui inerme non potette far altro che rannicchiarsi a terra in posizione fetale, piangendo ed urlando dal terrore.

Purtroppo le guardie capirono subito che non era un bambino umano, perché anch'io al loro posto mi sarei insospettita nel vedere un bambino nudo girare in mezzo alla neve.

Dovevo fare qualcosa, non potevo rimanere qui ad osservare mentre lo massacravano di botte, ma cosa potevo fare? Ma la vera domanda era, com'era arrivato fin qui? Con lui non vi erano né Edward né Rieen, davvero furono talmente sconsiderati da lasciarlo andare da solo in un territorio che neanche conosceva? Senti la rabbia ribollirmi nelle vene ma non era il momento, prima dovevo salvare il piccoletto.

Estrassi immediatamente il mio fucile d'assalto con il silenziatore montato, offertomi gentilmente da Adrian prima di uscire. Non immaginavo che mi sarebbe servito subito, però disse anche lui che era meglio prevenire che curare ed aveva ragione, senza di quello a quest'ora non avrei potuto salvare il piccolo Ryper. Senza perdere ulteriore tempo, sparai in testa alle guardie con grande velocità, senza dar loro il tempo dare l'allarme e la neve si macchiò di sangue, da un bianco candido diventò ben presto di un rosso acceso, sotto lo sguardo spaventato del piccolo Ryper che stava letteralmente morendo di paura. 

AbyssDove le storie prendono vita. Scoprilo ora