13-Paure

12 0 0
                                    

Superammo i posti di blocco con facilità, Izumi e gli altri tre soldati, con la scusa di prendere una Gip per perlustrare luoghi più lontani al ritorno, mi fecero nascondere dentro al cofano, essendo soldati S6 non vennero perquisiti, pertanto sopportai la scomodità.

Successivamente una volta superato l'ostacolo numero uno, Adrian trovò persino un motel dove potermi far alloggiare questa notte, anche se squallido e sporco andava abbastanza bene da essere sicuro, in modo tale che potessimo pensare tutti e cinque ad un piano per introdurmi nella base Russa.

Nel frangente Izumi, munito di tita bionda, mi cambiava un po' il look per rendermi il meno riconoscibile.

Erano tutti presi sul discorso, tutti ad eccezione di me, non ero per niente lucida essendo che la mia mente è occupata interamente da Rieen, credevo che mi avrebbe fermato, ma non lo fece.

Forse, ma è più una certezza, era stanco di aspettare un amore impossibile, Il peggio è che anche se inconsapevolmente sono stata io a fargli prendere questa decisione, mi sentivo sola. Eppure non capisco, avevo sempre voluto questo! Finalmente mi aveva lasciato in pace, come ho sempre desideravo, allora perché non ero felice? Perché sentivo questo vuoto? Tirando un po' le somme arrivai alla conclusione che non dovrei sentirmi così, in quanto non eravamo neanche una coppia, in realtà credo che nessuno sapesse cosa eravamo in realtà, se non un'attrazione complicata, eppure volevo tornare da lui, ma se lo facevo, cosa gli dicevo? Non credo che accetti mezze misure, altrimenti si sarebbe comportato come faceva sempre, mi avrebbe fermato, mi avrebbe guardato negli occhi e dopo aver litigato ed esserci urlati le peggio parole ci saremmo baciati, ma con i ma è con i se non si andava avanti, era inutile piangere sul latte versato, ormai il danno è fatto, non potevo tornare indietro nonostante desiderassi tanto.

A distrarmi dai miei pensieri malinconici fu Sebastien, che nuotando il mio sguardo perso nel vuoto si preoccupò per il mio stato d'animo, così come gli altri, ma egli fu più veloce. Ma cosa potevo dire? Mi manca il mio ragazzo? Perché in realtà non lo era mai stato, così rassicura tutti quanti con un semplice niente, anche se ciò non bastò affatto, perché Adrian prendendo parola, mi rispose sempre con tono preoccupato:

<<Stare così non servirà a nulla, perché non provi a parlare con questo Rieen? Magari potete trovare una soluzione>>

Stavo per chiedergli come facesse ha sapere di Rieen, poi ricordai che gli avevo brevemente accennati sulla situazione e capendo che non si sarebbero arresi finché non avrei parlato chiaramente, iniziai il racconto fin dal principio, fino ad arrivare a questo pomeriggio sulla spiaggia, raccontandogli anche dei miei problemi con il mio padre biologico.

Spigai anche il problema principale che mi frenava dal intraprendere una relazione con lui, perché dopo aver scoperto che avevamo un legame di sangue, mi sembrava sbagliato; tuttavia lo era solo per me, specificando che nella comunità dei tritoni procreare fra consanguinei e normale.

All'ultima parola mi fermai di colpo nella spiegazione, essendomi tornate in mente le parole di Scarlett come un fulmine a ciel sereno.

E se stavo semplicemente scappando un altra volta? E se Rieen aveva ragione? Forse veramente le mie erano solo scuse per non intraprendere un qualcosa, che sarebbe potuto diventare una storia meravigliosa! Mah, qualunque sia la ragione ormai è troppo tardi, molto probabilmente non mi avrebbe mai più voluto, in più avevo una missione da svolgere e lui per me era solo una distrazione, non potevo sacrificare tutti quanti solo perché avevo la possibilità di provare un sentimento così frivolo come l'amore, no...

AbyssDove le storie prendono vita. Scoprilo ora