19-salviamo l'idegno

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*dal punto di vita di Rieen*

Finalmente eravamo arrivati a destinazione assieme ad Edward, perché ovviamente Madaz non poteva compiere la metamorfosi quindi eravamo solo noi sue sulla Terra ferma. Egli mi avrebbe aiutato sia ad entrare, che ha raggiungere Emily senza creare scompiglio ed essendo un ex soldato come lei sapeva come giostrarsi in queste situazioni a differenza mia.

Prima di tutto ci procurammo dei vecchi indumenti, rubati ad una delle tante case disabitate che visitai insieme ad Emily, per poi andare ai posti di blocco.

Osservammo da lontano com'era la situazione prima di agire, come immaginava Edward la sorveglianza venne triplicata, controllando persino i veicoli militari come sospettava.

Stavo per chiedere ad Edward come saremmo entrati visto la situazione, quando una sirena assordante mi interruppe bruscamente ed i soldati che erano di pattuglia, corsero come delle furie, lasciando incontrollato l'ingresso, permettendoci di entrare indisturbati, per poi nasconderci in un vicolo poco trafficato per discutere sul da farsi.

Io ed Edward ci scambiammo sguardi carichi di preoccupazione, immaginando il reale motivo di tale allerta. Emily era già partita all'attacco e dovevamo anche sbrigarci a raggiungerla, temendo per il peggio. Però introdurci all'interno delle mura è un conto, nella base Russa è un altro, insomma ci scambierebbero per barboni con questi stracci.

Ci rimuginai un po' sopra quando dopo mi venne un idea, spiegai ad Edward che nella base di Osaka Emily aveva usato i condotti di aerazione, noi potevamo usarli per raggiungere gli spogliatoi per rubare le divise militari per mimetizzarci, sembrando così guardie Tedesche, da lì in poi sarebbe stato tutto in discesa se nessuno dei due parlava, non sapendo la loro lingua.

Cedevo che rifiutasse la mia idea, invece Edward non fece obiezioni al piano, anzi mi lodò per l'idea geniale che avevo avuto, per poi incitarmi nell'entrare in azione, più aspettavamo più Emily poteva correre grossi rischi.

Per non correre il rischio di essere scoperti, Edward suggerì di prendere le viuzze più buie, in questo momento davamo troppo nell'occhio e dovevamo raggiunge la base militare, anche se così facendo avremmo impiegato di più; tuttavia era l'unica soluzione al momento. Temevamo ci fossero altre guardie in perlustrazione della città, per questo prendemmo simili precauzioni, ma fuori da ogni nostra previsione sembrava come deserta, nessun soldato in giro, gli abitanti erano barricati nelle loro dimore, taverne, bar, ristoranti erano tutti chiusi.

Sarà mai possibile che la responsabilità di tutto ciò è a causa della presenza di Emily? Cosa diavolo stava combinando? Sì è anche vero che è conosciuta come una ricercata, ma per creare un simile caos doveva averla combinata grossa questa volta.

Qualsiasi sia la ragione grazie a lei non dovremmo usare la scorciatoia di Edward ed andando di fretta avremmo fatto anche prima. Nel frangente che correvo come un disperato, nella mia mente vi erano gli scenari peggiori: Emily che veniva uccisa con le loro micidiali armi da fuoco, malmenata, picchiata o peggio ancora violentata; non ero certo se gli umani avevano il libero consenso di costringere una donna alla colazione come nella nostra specie, di certo non volevo scoprirlo per questo accelerai il passo.

<<Siamo quasi arrivati>> disse Edward interrompendo i miei pensieri per avvertirmi.

Mi preparai mentalmente, conscio che avrei dovuto combattere contro una schiera di soldati, ma al nostro arrivo, al piazzare di ingresso della base mi resi conto di essermi sbagliato ancora una volta, non c'era nessuno... Ma com'è possibile? Guardai con confusione il mio compagno, egli però a differenza mia sembrava terrorizzato, come se sapesse la risposta a differenza mia. Confuso sul suo comportamento gli feci notare che era un bene, potendo entrare senza intoppi, alchè egli mi fece notare sempre con il terrore dipinto negli occhi:

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