7- stupidi pesci inaffidabili

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*Dal punto di vista di Rieen*

Dopo gli avvenimenti di ieri sera, mio fratello non mi dava tregua, finendomi da allora. Egli sosteneva che fu un errore madornale rivelare ad un umana il nostro segreto più importante, dandomi dell'idiota più e più volte, specialmente quando ci rivelò che si occupava della sicurezza umana. Ormai stufo delle sue prediche gli ricordai che anche lui si era lasciato sfuggire informazioni importanti, il quale avrebbe potuto benissimo evitare, ammutolendolo una volta per tutte.

Solo quando arrivò Belnarn riuscì finalmente a chiudere del tutto la conversazione. Egli, come sempre ignorò il mio fratellino per poi chiedermi dove fossi sparito. Io e Belnarn eravamo amici fin dalla più tenera età, per questo ero seriamente combattuto se dirgli la verità o meno. Per avere un secondo parere incrociai lo sguardo di Ryper per qualche istante, ma ugualmente sufficiente per capire immediatamente che non era il caso.

Belnarn odiava a morte gli esseri umani, nonostante tutti i miei sforzi per fargli cambiare idea, ma era irremovibile, sostenendo che non meritavano di esistere, sia per la loro crudeltà ed anche perché erano creature inferiori in tutti i campi, sia fisicamente che mentalmente. Per questo decisi di mantenere ancora per un po' Il segreto, almeno fino a quando non sarei stato certo che non avrebbe fatto alcun male ad Emily.

Per tanto mi limitai a rispondergli che ero andato a fare una nuotata con Ryper, alchè egli mi rispose con ironia:

<<Da qualche giorno tu e Ryper siete inseparabili, devo forse essere geloso?>>

<<Per carità amico mio, sai benissimo che non ti tradirei mai!>> gli risposi con altrettanta ironia.

Belnarn scoppiò a ridere di gusto, per poi cambiare discorso e raccontarmi la sua ultima avvenuta di una notte:

<<Non sai con chi sono stato ieri>> fece una breve pausa per dare più enfasi e prosegui dicendomi: <<La figlia di Madaz, la sirena più bella degli oceani>>

Belnarn era incorreggibile, sempre a caccia di avventure con sirene diverse, se continuava di questo passo non avrebbe mai trovato una sirena disposta a stare con lui tutta la vita, non è il capo branco dunque non avrebbero accettato un compagno talmente inaffidabile. E quando provai a farglielo notare, egli di risposta mi disse che ero l'ultimo a poter proferir parola, essendo il suo esatto opposto, di conseguenza veniva considerato altrettanto inossidabile. Un tritone che non si degnava di voler trovare una compagna, veniva visto come una persona indifferente.

Tuttavia nel  mio caso, non cercavo una compagna non perché non la volevo, ma bensì perché non trovavo nessuna femmina adatta a me. Prima di conoscere Emily, consideravo le femmine tutte uguali, ovverosia oche senza cervello incapaci di non saper far nulla senza l'ausilio del proprio uomo. Dunque, prendersi una sirena a carico, significava doversi dedicare tutta la tua vita alla sua protezione ed alla sua nutrizione, ed io desideravo una donna più indipendente, ed è anche per questo in passato rifiutai tutte le sirene che si proposero a me. Tuttavia Quando conobbi Emily la mia visione sulle donne cambio, lei era così diversa: forte, indipendente, Tenace... insomma la donna dei miei sogni, peccato però che lei mi odi per colpa di mio padre.

Ora proprio non so se tutte le donne umane abbiamo la sua stessa tempra, tuttavia possedeva una forza degna di una vera matriarca, peccato non fosse una sirena. Per via di questo ragionamento, fu spontaneo chiedermi se un giorno avrò mai una possibilità con lei, si, non sono così stupido da pretendere che mi accetti come compagno, ed anche se faceva male ammetterlo, capì che era impossibile. Tuttavia mi sarei accontentato di essere accettato anche come un semplice amico, però anche questo, ora come ora, mi sembrava un traguardo in realizzabile.

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