7- viaggio seconda parte

20 0 0
                                    

Mi feci nuovamente coraggio ed esattamente come prima feci un grosso respiro, cercando di cantare al meglio che potevo, per poi iniziare a cantare una delle mie canzoni preferite, Nothing Else Matters dei metallica. Una delle canzoni più dolci e significative per me.

Le parole della canzone le ivo così vicino al mio passato, facendomi immedesimare in essa, non ero certa che la cantassi senza stonare qualche nota, non ero molto autocritica, però non mi fermai questa volta:

<<Vicinissimi a qualsiasi distanza>> feci una brevissima pausa per poi proseguire dolcemente:

<<Non si potrebbe chiedere di più al cuore>> feci un altra piccola pausa, per poi proseguire sempre con tono dolce:
<Siamo sempre fiduciosi in noi stessi e nient'altro importa>>

Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare da quella canzone il quale mi faceva riaffiorare mille ricordi, anche se vi erano alcuni spiacevoli.

In teoria dovrebbe essere dedicata ad una persona amata visto l'intensità delle parole e il sentimento che trasportava, tuttavia nel mio caso mi mise soltanto tanta tristezza, specialmente quando arrivai al punto della canzone che diceva "Tu mi dai quella fiducia che stavo cercando" Ah, se solo non avessi scoperto la verità, se solo avessi continuato a vivere nella mia meravigliosa bolla di sapone a quest'ora non starei soffrendo così.

Avevo dato tutta me stessa a Garenth, ponendo in lui tutta la mia fiducia ed ora ero ancora qui a piangere per lo stesso uomo che mi aveva tradito, lo stesso che consideravo come un padre e rispettavo più di chiunque altro al mondo. Come scordarsi il secondo giorno che misi piede alla base di Osaka, all'epoca avevo solo quattro anni, tutti mi sottovalutavano ma non il generale, da sempre vide qualcosa di speciale in me, quel giorno mi prese in braccio e guardandomi dritto negli occhi, mi sussurrò le parole più belle che avevo sentito all'epoca "sei il mio orgoglio più grande"

Una parte di ancora si rifiutava di credere che avesse recitato per tutto il tempo, ma per quanto negassi l'evidenza la verità dei fatti parlava chiaro: era stato lui ad avvertire il governo, a condannarmi, fu proprio lui a mettersi in prima linea nell'arco di questo anno alla caccia all'uomo.

Immersa nei ricordi ero quasi arrivata alla fine della canzone senza neanche accorgermene, mi venne spontaneo esprimere i miei sentimenti con il canto, questo mi fece capire che nella mia vita non vi erano soltanto persone meschine e bugiarde, no, uno ad esempio era Rieen, lui per me c'è sempre stato nonostante il mio brutto carattere, le furiose litigate per non parlare del profondo nei miei confronti che lo facevano soffrire ad ogni mio rifiuto, ma lui nonostante tutto era lì, per me supportandomi in qualsiasi occasione, anche se continuavo ad allontanarlo per ovvie ragioni.

Finita la mia canzone capì quando mi avesse toccato nel profondo, come se lo avessi sempre fatto, lo capì per via delle lacrime che scendevano silenziosamente le mie guance tradendo il mio sguardo severo e freddo di natura.

Tuttavia, tralasciando il turbinio di emozioni il mio piano funzionò bene, anzi, fin troppo bene considerando che ero letteralmente circondata da Tritoni a me sconosciuti, intenti a fissarmi con curiosità ed un pizzico di malizia.

per mia fortuna in quella folla di omoni impazziti vi vidi un volto familiare, se non erro era quel Tritone che mi aveva regalato la pelle di foca poco tempo fa per riscaldarmi, ma non era da solo con lui vi era anche un Tritone di mezz'età, come Madaz con una coda molto simile a quella di Ryper ma con di un unico colore arancione intenso, delle pinne caudali più simili ad un pesce scorpione, con dei capelli dello stesso colore della coda però brizzolati per via dell'età, insomma... Un bel uomo.

AbyssDove le storie prendono vita. Scoprilo ora