2-lentamente abituarsi

21 0 0
                                    

Nota autore: chiedono perdono per il tempo impazzante con coi porto i capitoli ma tra i vari impegni, i capitoli davvero lunghi, il nuovo progetto di MANGAWH, la bambina e problemi vari diciamo che gli impegni si sono accumulati.

Il giorno seguente grazie all'aiuto dei miei collaboratori riuscì a superare le frontiere senza problemi. 

Edward invece portò Riafy nel suo branco, essendo troppo ferito per affrontare il lungo viaggio verso casa, per il momento lo lasciammo alla sorveglianza di Kisar, appena sì sarà ristabilito affronterà la sua funzione.

Anche le mie condizioni non erano delle migliori, la costola rotta faceva un male cane, non riuscivo neanche a respirare, in più per colpa di Rieen non riuscì neanche a riposare adeguatamente.

Quel dannato merluzzo smanioso volle farlo per tutta la notte, facendomi veramente pentire di tutte le volte che lo mandai in bianco; tuttavia anche se morivo dal sonno devo ammettere che né è valsa la pena, fu una serata indimenticabile.

L'unico problema è che l'atteggiamento di Rieen mi fece quasi pentire della mia scelta, quell'assatanato di un pesce, dell'andata all'arrivo in mare non mi dava tregua, guardandomi con sguardo trionfante o come un cane guarderebbe il suo osso.

Ero così in imbarazzo! Pure gli altri dal suo sguardo inturono che accade qualcosa tra di noi... ma tanto appena arriviamo ad Osaka lo ammazzo! A tal proposito per via delle mie condizioni non mi era possibile mutare forma, secondo Sebastian, prima di poterlo fare dovevo aspettare che almeno la costola guarisse, altrimenti il dolore sarebbe stato insopportabile. 

Non essendoci altra scelta toccava a Rieen portarmi fino a casa, non fraintendiamo ogni occasione per toccarmi gli faceva piacere, io non sono tanto d'accordo, perché così facendo ci avremmo messo più tempo, ma non avevo altra scelta, anche se viaggiare sulla sua schiena non era proprio tanto comodo.

Al nostro arrivo ad Osaka, nella pozza centrale non so perché ma sembrano tutti depressi, Sylas fra tutti lo sembrava di più, tant'è che non venne ad accoglierci. Anche Madaz si limitò ad abbozzarmi un sorriso spento.

Rieen ed io ci guardammo negli occhi confusi e preoccupati, ma prima che qualcuno ci potesse dare qualche spiegazione passò un paio di minuti, in fine fu Madaz a prenderci da parte e spiegarci cos'era successo e del perché Sylas sembrava uno zombie.

Finito di parlare inpazzì di rabbia! Lo guardaì furente ed urlando a squarciagola gli dissi con le l'acrime agli occhi:

<<RYPER NON È MORTO! NON PUÒ ESSERE MORTO! CHE RAZZA DI SCHERZI SONO?>>

Nonostante la sfuriata contro di lui Madaz non reaggì, sapeva del legame speciale che ci univa, pertanto mi comprendeva, permettendomi di sfogare la mia frustrazione su lui. Rieen anche se turbato si fece forza per me e tirandomi a se disse, tentando di placare la mia disperazione:

<<Calmati tesoro, ti ricordi cosa ti ha detto Sebastian? Devi riposare e rimanere immobile o le ferite potrebbero peggiorare>> tentò disperatamente di calmarmi ma inutilmente, perché iniziai ad urlare ancora di più in preda alla disperazione, scopiando finalmente in lacrime. 

Sylas attirato dal mio pianto notò solo ora le mie considerazioni. 

Sì avvicinò silenziosamente a noi e con aria cupa e depressa, ci strinse entrambi un forte abbraccio, sussurrandoci:

AbyssDove le storie prendono vita. Scoprilo ora