Scarlett pov
Con William sto andando da Derek e quattro e quest'ultimo sembra leggermente in imbarazzo a stare con accanto il capofazione, appena mi vede sembra più sollevato, gli mando uno sguardo confuso mentre mi metto accanto a lui "non lo sopportavo più" mi confessa ed io cercando di non ridere alzo un sopracciglio per chiedergli il motivo "non fa altro che parlare di te, l'hai proprio fatto innamorare il capofazione eh" finisce per poi guardarmi confuso avendo avendomi sentito mentre mormoravo un già "che hai, ho detto qualcosa di sbagliato" mi chiede
"no tranquillo" poso una mano sulla spalla "è solo che" mi fermo non trovandolo le giuste parole "bè io e Derek litighiamo spesso in questi ultimi giorni" gli dico abbassando la voce per non farmi sentire dal diretto interessato e da mio fratello "ed ora che mi stai dicendo queste cose, mi sento in colpa, si stavamo litigando per la sua gelosia però sono troppo dura con lui, eravamo entrambi felicemente fidanzati quando eravamo degli eruditi, ma a quanto pare la Scarlett intrepida e il Derek intrepido non vanno poi così d'amore e d'accordo"
"magari sarà solo lo stress dell'iniziazione, ma almeno adesso manca solo metà percorso e abbiamo finito" mi dice, mentre lui sembrava tranquillo io ero un misto tra confusa, triste ed arrabbiata "forza questa festa è tutta per noi, divertiti" dice mette mi prede la mano destra per poi farmi fare una giravolta ed attirarmi contro il suo petto "ma non troppo" mi sussurra all'orecchio per poi allontanarsi "si certo lasciami anche da sola, già prevedo molti guai" penso guardandomi intorno "ma con Will ne farò molti di più quattro dove sei" continuo a pensare vedendo mio fratello avvicinarsi
Cerco di andarmene facendo finta di non averlo visto, ma con entrambe le mani mi prende la vita attirandomi a sé "ma allora è un vizio di tutti" penso divertita mentre guardo mio fratello "dimmi fratellone" lui mi guarda a sua volta portandomi versi un angolo della stanza facendomi appoggiare al muro, posa una mano sulla mi guancia "lo sai che con me non devi mentire vero" mi chiede cercando di non lasciare trasparire le emozione, ma lo vedo che è triste "ci hai sentiti vero" gli chiedo "si" mi dice seccamente
"hai preferito parlarne con quattro, ma non né hai parlato con me, sei seria" mi chiede cercando di non alzare la voce mentre leva la sua mano dalla mia guancia per poi mettere entrambe le sue mani nelle tasche dei jeans, incrocio le braccia al petto "lo so ho sbagliato, ma come potevo dirtelo, so già che tu ti saresti messo in mezzo, ma non sapevo in che modo avreste risolto tutto questo, non volevo che la vostra amicizia finsise così e per di più causata da me, è il tuo migliore amico" non mi lascia finire la frase che mi interrompe
"e tu sei mia sorella" urla per poi rendersi conto di aver alzato fin troppo la voce, alcuni si sono voltati a guardarci probabilmente per godersi lo spettacolo, le mani che prima erano belle sue tasche ora sono sul mio volto che mi costringono a guardarlo "dopo la morte di James" entrambi eravamo diventati improvvisamente tristi, lui aveva trovato la forza di parlare di lui dopo quattro anni, ma io ancora non ero pronta "sei tu l'unica cosa che mi resta, ed io non ti lascerò andare così facilmente" dice continuando a guardarmi negli occhi
"non mi interessa con chi litighi, puoi farlo anche con me, ma stai sicura che io ti continuerò a sostenere" poi sul suo volto nasce un piccolo sorriso "d'altronde è anche ciò che dice la collana, la nostra collana" dice tirando fuori una catenina, io sorrido e sento gli occhi farsi lucidi, tiro fuori la mia collanina che era nascosta dal vestito, tra le dita della mia mano destra c'era una piccola catenina in argento con al centro tre cuori uniti, dietro i tre cuori c'è una piccola incisione scritta in corsivo minuscolo "nonostante tutto e tutti, io sarò sempre dalla tua parte J~W" anche William aveva la stessa collana con le iniziali "J~S", anche James ne aveva una, ma dopo il funerale ne io ne William riuscivamo a vedere le sue cose in giro per casa, tutti i suoi oggetti sono nella sua camera
"adesso vai, siamo ad un festa" dice mentre allarga le braccia "non è il caso che entrambi ci mettiamo a piangere, forza andiamo" continua prendendomi la mano ed mi lascio portare da lui, anche se in verità non so dove voglia andare siamo ad una festa "tieni e divertiamoci" mi dice passandomi un bicchiere con dentro qualche alcolico, lo guardo con un sopracciglio alzato "responsabile il mio fratellone eh" penso ironicamente mentre prendo il bicchiere bevendolo un sorso, lui continua a guardarmi con un sorriso malizioso
So già che non finirà bene

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like fire and water
FanfictionEric Coulter fanfiction Chicago è divisa in 5 fazioni: Abneganti, sono gli altruisti che perseguitano l'ideale della pace e che aiutano sempre il prossimo. Candidi, sono gli onesti, dicono sempre la verità. Pacifici, sono le persone per cui conta...