Capitolo 24

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Scarlett pov

Vado verso l’appartamento di William ed appena arrivo busso alla sua porta energicamente, lui apre la porta ed è nel mio stesso stato, è già vestito però si vede che è preoccupato per qualcosa “io e te abbiamo un problema” diciamo nello stesso momento dopo esserci seduti sul divano “ah quindi te lo ricordi anche te” mi chiede ed io annuisco “e se l’abbiamo detto a qualcun altro” gli dico deglutendo “non lo so, siamo stati degli irresponsabili, anzi io lo sono, ti ho fatto bere e non mi sono preso le mie responsabilità” dice sospirando passandosi una mano sul volto

“tranquillo non è colpa tua, anzi è mia non dovevo farlo, non dovevo lasciarmi andare, so quali sono i miei limiti e lo ho superati” gli dico mentre ho lo sguardo perso sulla finestra dietro William, sento che sta parlando, ma non ho sentito cosa ho detto e guardandolo gli chiedo di ripetere “ho detto che entrambi abbiamo fatto molte cose che non dovevamo fare, oserei dire soprattutto te” mi dice ed io alzo un sopracciglio “cosa intendi” gli chiedo per poi mordere il mio labbro inferiore, lui si avvicina leggermente a me “ti ho vista” ed io con un’espressione confusa gli faccio notare di non aver ancora capito di cosa parla

“con Eric, ti ho vista con lui, mentre vi stavate baciando o almeno mi è sembrato che fossi te, sai ero leggermente ubriaco, eri te vero?” mi chiede mentre il suo viso prende una sfumatura di imbarazzo, annuisco e lui si alza in piedi indicandomi “lo sapevo che eri, era ovvio no” dice sorridendo malizioso “no aspetta, tu stai con Derek, però ieri sera ti sei baciata con Eric, ne hai fatti di casini eh” io lo guardo con un sopracciglio alzato “tu si che sai come consolare le persone, poi scusa come hai fatto a vederci” gli dico chiedendo la prima cosa che mi passa per la mente

“Bè possiamo dire che serviva a me quella stanza, ma poi lo trovata occupata ecco” io spalanco gli occhi e cerco di mascherare la mia risata in una tosse “si continua pure a ridere, non è mica colpa mia se sono bello” dice incrociando le braccia al petto “ecco un altro che dovevano chiamare Narciso” penso con un sorriso divertito “hai ragione effettivamente, se non fossi tua sorella anch’io ti correrei dietro” dico stando al suo gioco e lui avendo capito mi indica dicendo “esatto è come ho detto io sono irresistibile” appena I nostri occhi si incontrano scoppiamo a ridere “lo stai dicendo così che poi sembri reale” gli chiedo e lui alzando le sopracciglia mormora “ah si la pensi così” per poi farmi sdraiare sul divano e lui mettendosi sopra di me comincia
Comincia a farmi il solletico ed io non riesco a smettere di ridere “forza cucciola, chiedimi scusa, forza, dimmi che sono bellissimo” mi urla cercando di farsi sentire per le mie risate “okay okay mi dispiace e tu sei bellissimo” gli urlo di risposta, ma lui continua “no, non va bene così, con più convinzione su” ed io gli urlo “tu sei bellissimo mi dispiace di aver detto il contrario”

Mi lascia andare con un sorriso soddisfatto dipinto sul volto mentre io ancora appoggiata al divano riprendo fiato ridacchiando di tanto in tanto “forza cucciola devi sconfiggere le tue parole ora” dice cercando di tirarmi su dai fianchi ed io mi sposto dal suo tocco come scottata “no non ti avvicinare” gli dico ridendo e mettendo una mano davanti a me, lui fa un sorriso malizioso “che c’è sono diventato una tua paura” ed annuendo lentamente dico sarcasticamente “ma certo che sei una mia paura, anzi io penso che tu sia l’unica o perlomeno la più spaventosa, non mi vedi tremo di paura” concludo facendogli vedere la mia mano che faccio tremare energicamente
“ma quanto sei simpatica cucciola” mi dice mettendo le mani nelle tasche ed alzare un sopracciglio “ora però andiamo” mi alzo seguendolo fino ad arrivare in un corridoio pieno di iniziati interni ed esterni, alcuni sono seduti altri in piedi ad attirare la mia attenzione è la porta davanti a me che viene aperta e da lì escono Derek con un ragazzo nato intrepido con gli occhi spalancati e leggermente tremolante “io vado dentro con Derek, ti consiglio di metterti seduta la s è molto lontana” dice andando verso la porta ed entrare mentre Derek chiama un altro nome 

Accanto a quattro ci sono due posti liberi e vado verso di lui con un po’ di imbarazzo ricordandomi della sera precedente, mi siedo ed appena mi vede cerca di evitare il mio sguardo puntandolo sul pavimento mentre io fisso il muro davanti a me “tu ricordi qualcosa?” mi mormora continuando ad alzare ed abbassare velocemente la sua gamba destra “no, dovrei?” gli dico io deglutendo “no, solo che anche io, non ricordo niente ecco” mi risponde lui leggermente imbarazzato ed io annuisco soltanto “quindi entrambi ricordiamo il ballo vero?” gli chiedo e lui risponde con un “si” secco, sento che alla mia sinistra qualcuno si è seduto e mi giro, Eric, riporto il mio sguardo sul muro “tu ricordi qualcosa” mi chiede guardandomi ed io continuando a guardare il muro davanti a me mi lecco le labbra

Sarà una lunga giornata

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