Capitolo 1.

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Can
-Can, Can, Can!-quelle voci mi rimbombano nelle orecchie anche la sera, quando stanco e affamato mi richiudo nel mio loft in campagna.

Non mi è mai piaciuto stare al centro, ho bisogno di silenzio, di pace eppure ho scelto una carriera in cui il silenzio non esiste se non in quei pochi momenti che hai solo per te.

Da piccolo sognavo di poter entrare nella TV pensando che ci fosse chissà quale segreto magico per farlo.

Credevo che le telecamere fossero degli aggeggi che ti teletrasportano dentro quel quadrato chiamato televisione, ovviamente solo adesso comprendo la fatica e la dedizione che servono per questo lavoro ma dopotutto sono felice di aver intrapreso questa strada perché sento che è ciò che di cui ho più bisogno in questo momento.

Non sogno molto, mi piace vivere il presente, non mi fermo quasi mai a pensare alle cose, ai progetti.

Vivo e agisco, la cosa bella di fare l'attore è che non sai mai quello che ti aspetta: mi piace molto lasciarmi sorprendere dagli eventi.

La sveglia suona alle sei in punto ma di alzarmi non ho alcuna voglia, tocco lo schermo e la posticipo di dieci minuti, dieci minuti che sembrano durare dieci secondi e di nuovo quella martoriante suoneria mi squilla nelle orecchie, la posticipo ancora una volta e chiudo gli occhi, pronti ad altri dieci minuti di desiderato sonno.

Il telefono squilla di nuovo ma stavolta so per certo che non si tratta della sveglia ma di una chiamata.

Mi giro sbuffando e prendo il telefono sul comodino passando un dito sulla cornetta verde.

-Can, sei sveglio? Ti aspettiamo sul set alle sette in punto, devi scegliere la tua coprotagonista, ricordi? E hai solo ventiquattrore per scegliere e... Hei ma sei sveglio?-

-Mhmh-mugolo coprendo la faccia col cuscino, il sole sta sorgendo e la luce comincia ad entrare in stanza da dietro le tende facendomi bruciare gli occhi.

-Dicevo che hai solo un giorno per scegliere e le ragazze sono tre quindi devi essere puntuale, mi raccomando, devi gestire il tempo per tutte.-

-Non capisco perché non l'hai scelta tu.-mormoro da sotto il cuscino.

-Ma sei ancora a letto?-chiede Omar agitato.

-Può darsi.-rispondo restando sul vago.

-Ci vediamo dopo.-aggiungo mettendo fine alla telefonata.

-Dieci minuti e mi alzo.-dico a me stesso prima di chiudere gli occhi.

Zaira
-Zay tesoro?-una mano mi solletica il collo destandomi dal mio bel sogno.

-Lasciami in pace.-sbuffo girandomi dall'altro lato del letto.

-Sono le sei e mezza, a...-

-COSA?-cerco di liberarmi delle coperte ma l'unica cosa che ottengo è ruzzolare fuori dal letto andando a sbattere la fronte contro il comodino.

-Stai bene?- chiede Nilù, mia amica dalle elementari nonché coinquilina e compagna di avventure.

-È tardi. È tardi.- mentre parlo apro l'armadio in cerca di qualcosa da mettere, non mi ero preparata a dovere per questa evenienza.

Avevo mandato il curriculum a tante agenzie per attori emergenti diversi mesi fa e non ci speravo quasi più ad una chiamata fin quando il mio telefono ha squillato e adesso mi ritrovo nel panico non sapendo nemmeno con chi avrò a che fare.

-Calmati Zaira, devi essere te stessa, indossa ciò che ti piace e vedrai che sarai apprezzata per quella che sei.-Nilù prende un paio di jeans e la mia maglietta portafortuna e me li lancia facendomi cenno di indossarli.

Scordarmi Chi EroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora