Lunedì 3 dicembre, sono le 11.30sto camminando sulla terrazza del Trocaderò, per raggiungere la fermata della metro.
La metropolitana, per il me ragazzino, era un sogno quasi irraggiungibile, ero troppo conosciuto, eravamo troppo conosciuti, ma da quando sono a Parigi la prendo spesso, mi fa sentire vivo.
I primi tempi era come immergersi in un acquario, tante persone, tanti colori, salivo sui vagoni pieni, per sfuggire ai miei pensieri. Ora la prendo per comodità, anche se quei rumori della metro mi rilassano ancora.Stamattina sono dovuto passare al Palais de Chaillot per parlare con il direttore della Cité de l'architecture et du patrimoine, Park Arnaud.
Il direttore Arnaud ... era un vecchio amico di Namjoon, l'avevamo incontrato anni prima, durante un evento a Parigi e al mio ritorno nella ville lumière, è stato il mio mentore, sembra un vecchio burbero con la barba da babbo natale, ma ha un gran cuore, è grazie a lui se oggi ho la a mia galleria, un lavoro serio e una vita vera.*******
I primi tempi avevo perso di vista la realtà, ero arrivato a Parigi con il bisogno disperato di dimenticare chi fossi e trovare un nuovo me, ero un artista mi dicevo, dovevo solo trovare l'ispirazione e avrei risolto.
Risolto cosa poi, ero arrivato il 1 febbraio del 2031, in un mese avevo girato tutti i musei, le gallerie d'arte e i caffè letterari della città. A stento mangiavo, troppo preso dal voler fare la vita dell'artista e dormivo ancora meno, ero convinto che avrei trovato la mia via cercando in ogni pub e cafè, immergendomi in quella vita bohemian che la città offriva, ma alla fine mi ritrovavo ogni notte solo, in quella grande stanza d'albergo sugli Champs-Élysées a piangere senza sapere più chi fossi.
Una mattina di marzo, Arnauld mi fece recapitare alla reception un invito per una mostra fotografica che avrebbe organizzato di lì a poco, sarà stata la mia innata curiosità o la paura di non trovare mai l'ispirazione che cercavo, ma ci sono andato e ho parlato con lui.
Il giorno dopo ho cominciato a invadere il museo che dirige. L'ho stremato per settimane con il mio bisogno di trovare la mia identità artistica, tanto che alla fine ha ceduto e mi ha aiutato a trovare una nuova strada da percorrere.Mi ha guidato senza farmi troppe domande, è diventato una figura importate nella mia vita, anche se credo che all'inizio ci sia stato lo zampino di Namjoon, credo lo abbia spinto a prendersi cura di me, e io non posso che essergliene grato.
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È stato proprio Arnaud, il primo a cui ho parlato della personale fotografica che volevo organizzare per il mio compleanno e lui ha insistito per vedere un po' di scatti.
Risultato di un'ora di colloquio.
"Taehyung, sei migliorato tanto in questi anni, ma in questi scatti c'è troppa pietra, troppo cielo, sono troppo perfetti, manca un po'di umanità. Se vuoi una mostra fotografica di particolari architettonici, sono le foto giuste, ma se vuoi una mostra che parli di te e del tuo modo di vedere il mondo devi ampliare i soggetti, devi metterci un po' del tuo cuore."Lo stesso cuore, che ho fatto a pezzi e nascosto chissà dove, tanto da non poterlo più trovare? Ho pensato.
....
Testa bassa e tanti pensieri sono arrivato alla banchina della metro in attesa del vagone.
Arnaud dice che devo metterci umanità nelle foto, ma come faccio? Un tempo amavo le persone, adoravo sentirmi amato e apprezzato, era bello trovare nel volto degli altri la gioia che io trasmettevo, ma oggi dopo essermi nascosto dall'altra parte del mondo, non riesco più a farlo.
Devo trovare una soluzione.
Mentre aspetto, comincio a guardarmi intorno, la parete ricurva della metro ricoperta di mattoni bianchi, accanto a me una signora che tiene per mano un bambino impaziente di prendere il treno, il tabellone con gli orari, i cartelloni pubblicitari, il grande cartellone pubblicitario sulla parete di fronte a me:
23 Dicembre 2035 Serata di Beneficenza organizzata da Unicef - UNHCR - OIM
In diretta mondiale dalla Tour Eiffel
Serata di beneficenza
[[[ Insieme a JUNGKOOK per il futuro ]]]Non so se all'improvviso la stazione sia stata invasa da una luce bianca, o se il mio corpo abbia avuto un piccolo cedimento. So solo che quando ho sbattuto le palpebre le porte del treno si stavano aprendo di fronte a me, e i pendolari scendevano finendomi addosso, io sono riuscito solo a tuffarmi nel vagone, appoggiare la testa contro il finestrino e provare a respirare.
Nella mia testa c'era solo un pensiero:
~~ Stai facendo tutto bene Jungkook sono fiero di te. ~~
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Kim Art Gallery - Taekook
Fanfiction- Sono Kim Taehyung, ho una nuova vita ora, lontano dalla Corea, lontano dalla mia famiglia, lontano dalla mia musica. - Taekook Future au Taehyung vive a Parigi - è diventato un gallerista. Jungkook vive a LA - ha continuato a fare il cantate. P...