Non dipende da me

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Venerdì 7 dicembre, ore 6.23 del mattino.

C'è un rumore fastidioso che non mi fa dormire. Che cavolo è ancora notte.

Apro gli occhi infastidito non so nemmeno dove mi trovo, poi guardo il comodino e vedo il telefono illuminato, vibrare ... mi allungo per controllare chi è e la foto di Jimin compare sullo schermo.
In un momento il mio cervello è completamente sveglio, mi metto seduto appoggiando la schiena alla testiera del letto e apro la chiamata:

"Taehyung-ah" sento urlare felice dall'altro lato del telefono.
"Jimin-ah è sempre bello sentirti ... ma perché mi chiami quest'ora, qui sono le sei del mattino stavo ancora dormendo" gli rispondo sbadigliando
" Scusami Tae scusami, non ci avevo pensato, ti chiamo dopo, è solo che ero felice e volevo dirtelo, scusami ti chiamo dopo.."
lo interrompo un attimo perché voglio capirci qualcosa.
"Jiminie è ok, ormai sono sveglio dimmi, cosa ti rende felice?"
"Credevo lo sapessi già, ma fra un paio di settimane verrò Parigi, non vedo l'ora di riabbracciarti, sono quasi due anni che non ci vediamo sono così felice."
Lo sento urlacchiare dall'altro lato, mentre un pensiero oscuro comincia a formarsi nella mia testa
"Sono felice anch'io Jiminie, quando verrai? Ti fermi qui da me?" ho paura della sua risposta.

"Ci saranno anche gli altri, ci sarai anche tu, giusto? All'evento che sta organizzando Jungkook dico, ha invitato anche te?" ecco la risposta di cui avevo paura " Sarà divertente, ci saranno anche Hobi e Yoongi, dovrebbe esserci anche Jin. Namjoon invece non lo so ho provato a scrivergli ma non mi ha risposto."

Credo di star trattenendo il respiro, lui parla ma io non ci sono, la mia mente è altrove.
"Tae ci sei? dimmi, sei felice?" dice "Io non sto nella pelle sarà come una reunion sono anni che non ci vediamo, Tae." Mi chiama ancora.
Chiudo gli occhi, provo a ricacciare indietro le lacrime e apro la bocca.

"Jimin, io non credo di poterci essere" sussurro quasi "divertitevi, forse ci rivedremo un'altra volta"
"Tae ma come, non capisco? Perché non puoi esserci, stai scherzando?" ci prova ancora.
"É complicato Jimin, perdonami saluta gli altri da parte mia, io non ci sarò." Ho la voce incrinata la sento, credo l'abbia capito anche lui. "Taehyung ti prego, fallo per me, vieni." Mi parla con la voce da cucciolo, immagino anche la sua espressione. Ma non posso.
"Ti voglio bene Jimin, ma non dipende da me, Ciao" Gli butto addosso le ultime parole, con gli occhi pieni di lacrime. Chiudo la chiamata e spengo il telefono.

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'Non dipende da me', sono le parole che battono contro le pareti della mia testa,
'non dipende da me' il mio cuore ha lo stesso battito,
'Non dipende da me' io ci ho provato ma ero un peso per lui, il ragazzo dagli occhi grandi e profondi ha dovuto lasciarmi indietro per poter volare.
Solo lacrime mi sono rimaste.

Mi sembrano passate ore, ho le guance bagnate, la bocca impastata e la testa che mi scoppia, quella fottuta voce mi sta corrodendo:

~~ Sei uno stupido Taehyung avevi promesso a te stesso che non avresti più pianto e ora lo stai facendo ancora, dopo tutti questi anni.
Non eri diventato un uomo? Mi vergono di te.

~~ Sei uno stupido Taehyung avevi detto che andava bene anche così, ti bastava saperlo felice anche a chilometri di distanza, anche se non ti parlava più.
E che fai ora piangi? Bugiardo.

~~ Sei uno stupido Taehyung non mantieni le promesse, ora anche Jimin si chiederà cosa è accaduto, ora .... ~~

"Non dipende da me"
Urlo con tutta la forza che ho in corpo per zittire quella fottuta voce testa.
L'ho urlato così forte che credo di essere svenuto.

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Un tocco sulla testa, leggero e persistente, come una piccola mano.
Questo sento in questo momento, sarà Namina la mia cagnolina che mi sta svegliando penso. Ma Naminia non ha le mani, e quei colpetti continuano, sempre più insistenti, fino a quando apro gli occhi e incontro il visino dolce di Giselle che dopo avermi schiaffeggiato ancora urla... "Tata"
"Giselle, amore fai piano zio Tata ha la bua." Sento Claire richiamarla.
"Tata, tata" mi dice ancora, la strigo in un abbraccio e la sento sorridere, sorrido un po' anch'io.

Kim Art Gallery  - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora