Sono io quello imperfetto

1.3K 103 3
                                    

Pov Taehyung

24 Dicembre Ore 20.00

Mi sento come se avessi provato in sala canto per ore, ho la testa annebbiata e le palpebre tremendamente pesanti..

Eppure sto dormento ... credo.
Ho sognato una cosa strana.

Sono disteso, su qualcosa di scomodo.

Apro a fatica gli occhi ... questo è il mio ufficio.
Perché sono steso sul divano dell'ufficio?

"Taehyung."

Quella voce, provo ad alzarmi, ma comincia a girare tutto e ricado ..... è davvero qui.

"Taehyung ... piano ... sei svenuto."

Giro la testa.

Eccolo.
È davvero qui, davanti a me, accucciato vicino al divano, con lo sguardo preoccupato.

Io lo fisso, lo vedo un po' sfocato, le parole mi restano bloccate in gola, allungo una mano verso la sua.

"Sei ... davvero qui?"

"Si sono qui." Stringe la sua mano nella mia.

"Non piangere ti prego, Hyungie o piango anch'io."

Mi porto l'altra mano ad asciugarmi gli occhi e un leggero sorriso mi incurva la bocca.

"Jungkookie."

Ci guardiamo per un tempo che sembra infinito.

"Fammi alzare da questo divano .... è scomodo." Gli dico poi, ora sorride anche lui.

Mi aiuta a mettermi seduto, si siede accanto a me, osserva la stanza.

E' così surreale trovarselo davanti, con i suoi capelli neri tenuti corti sui lati, i cerchietti sempre ad adornargli le orecchie e un lupetto nero a fasciargli il corpo.
"Ti stanno bene i capelli così, Jungkook."

Lui posa il suo sguardo su di me, lo vedo sospirare, e ingoiare a vuoto, stringe le ginocchia con le mani. Ha paura, quando fa così, ha paura.

"I tuoi sono più corti." Dice, quasi impaurito abbassando lo sguardo e continuando a torturarsi le ginocchia.
Voglio che mi parli, non voglio che sia spaventato da me.

"Jungkookie"

"Si"

"Ti va se facciamo due passi?"
Volta la testa, mi osserva, è preoccupazione quella che leggo in lui, è per me quel sentimento?
"Non so se è il caso, Tae sei appena svenuto..."

Si è per me.

"Ho solo bisogno di mangiare qualcosa, vuoi venire con me?" Mento, non ho fame...

Mi alzo dal divano, per prendere il cappotto appeso in un angolo, barcollo un po'.

"Si certo." In un attimo è al mio fianco, "Però non correre"

"Ok ok, andiamo..." lo precedo alla porta dell'ufficio, sento i suoi occhi sulla mia schiena.
Faccio un respiro profondo, non sto sognando, lui è qui con me.

24 Dicembre ore 21.00

Camminiamo da alcuni minuti per le strade di Marais, ho chiuso la Galleria, spento tutte le luci e ora sono al fianco di Jungkook senza sapere esattamente cosa fare.

Volevo solo uscire dal mio ufficio per metterlo un po' a suo agio, sentivo che era teso, volevo che si sentisse libero di parlarmi, e l'unica idea che mi è venuta è stata di uscire a fare una passeggiata, ma ora che sono ad un passo da lui, quello teso sono io, dove avrei dovuto portarlo....

Kim Art Gallery  - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora