Non sei stupido

1.2K 93 3
                                    

Pov Taehyung

24 Dicembre 2035 Ore 02.00

Erano un paio d'ore che camminavo.
Dopo essere fuggito dalla Tour Eiffel mi ero ritrovato da solo a passeggiare lungo la Senna, non avevo avuto il coraggio di ritornare a casa. Ci avrei trovato Claire, avrei dovuto darle delle spiegazioni, e al momento non ne avevo le forze.

Avevo preferito camminare, con i miei pensieri a rincorrersi e qualche lacrima solitaria a scendermi lungo le guance, la serata non era fredda e stretto nel mio cappotto di velluto, avevo viaggiato con la testa e con i piedi, sotto la luce dei lampioni della rive gauche.

A mezzanotte mi ero fermato davanti a Notre Dame mentre attraversavo l'Ile de la Cité,
una leggera nebbia circondava le torri, la stessa che mi circondava il cuore. Non riuscivo a spiegarmi perché ero fuggito ancora, ero davvero diventato così debole da farmi spaventare dalle dicerie della persone, io che non avevo paura del giudizio della gente ora mi lasciavo spaventare da parole che sapevo non essere vere?
E allora perché ero fuggito, di cosa avevo paura? Di Lui?

Con quei pensieri sfocati nella mente, avevo attraversato la rive droite e un passo dietro l'altro ero arrivato all'ingresso sul retro della Galleria, entrai senza fare rumore raggiunsi di corsa il mio appartamento e mi chiusi dentro, avevo bisogno di restare ancora un po' da solo, dovevo capire cosa mi stava scucendo e l'unico che poteva aiutarmi ero io.

24 Dicembre 2035 Ore 8.30
Un rumore sordo e continuo continuava a martellarmi i timpani, mi ero addormentato verso le 4.00 e anche se entrava luce dalle tende che avevo dimenticato di chiudere, volevo dormire ancora.
Ma il rumore continuava e fui costretto ad aprire gli occhi e tirarmi su. Ci misi un po' a capire che era qualcuno che bussava alla porta. Mi alzai a fatica dal letto, e a piedi scalzi andai ad aprire.

La faccia arrabbiata di Claire si presentò davanti ai miei occhi, io sbuffando la feci entrare.
"Taehyung... dio santo, che fine avevi fatto?!" Strillava.
"Perché hai staccato il campanello?"
"Hai il telefono spento da ieri, lo sai vero?"
"Perché sei sparito, potevi avvisarmi?."
"Cavolo Taehyung eravamo preoccupati."
La ascoltai senza avere la forza di ribattere.
"Stavo per chiamare la polizia, non sapevamo che fine avessi fatto."

"Perché parli al plurale Claire?" dissi

"TAEHYUNG"

Con una mano a reggermi la fronte la osservavo sbracciarsi e urlarmi contro, mi dispiaceva averla fatta preoccupare, mi ero comportato da ragazzino, come sempre, ma stanotte non ero in me e l'avrei spaventata ancora di più.

"Calmati Claire, sto bene." Dissi "Prima ho bisogno di un the, ok?"

Fece un respiro profondo
"Va bene, .... te lo preparo, però poi mi dici cosa è successo."

--------

"Tu mi stai dicendo che sei fuggito a piedi dal concerto e hai camminato fino qui.
Ma sei impazzito?"
Sbottò lei.

"Si credo di esserlo, ma stavo per avere un attacco di panico, Claire, so di aver fatto una cazzata, ma non ce l'avrei fatta, mi sono lasciato condizionare da delle stupide dicerie." Provai a guardarla negli occhi sperando che capisse come mi ero sentito.

"Hai fatto preoccupare tutti Tae, Jimin mi ha chiamato in lacrime, a fine concerto mi sono ritrovata i tuoi amici all'ingresso che speravano di trovarti qui, mi sono sentita male per loro."

"Ti hanno aspettato per ore. Erano tristi e si sentivano in colpa, ed erano preoccupati per te, Hoseok voleva chiamare la polizia, ma Yoongi l'ha fermato, ha detto che saresti tornato da solo.
Jimin aveva lo sguardo perso nel vuoto, diceva che aveva sbagliato, non doveva portarti in mezzo a tutte quelle persone, forse ti eri sentito costretto e quello era stato il risultato."

Kim Art Gallery  - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora