kim Art Gallery

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Kim Art Gallery è questo che recita l'insegna accanto al portone.

Sono tornato alla mia Galleria, lasciando la testa nel vagone della metro, Claire mi è venuta incontro, tenendo gli occhi fissi su una cartellina piena di fogli.
"Taehyung sei qui finalmente, vuoi dare un'occhiata alla mostra dei fratelli Zorellhi prima dell'inaugurazione?"
"Fratelli Zorellhi?" Le chiedo non capendo, lei finalmente mi guarda e quasi urla...
"Che è quella faccia, hai visto un fantasma?"
"Si, ... no Claire sono solo un po' stanco. Torno un po' a casa. Tanto tu hai tutto sotto controllo." le dico tutto d'un fiato, sto già per andarmene quando sento la sua mano stringermi il polso, mi giro appena e lei mi sussurra:
" Se c'è qualcosa che ti turba fammelo sapere, sai che per te ci sono sempre. Ora vai, se hai bisogno di me sono in ufficio."
Quando mi lascia il polso le faccio un cenno con il capo e salgo su a casa, lei è l'unica qui a Parigi, a cui ho raccontato la verità sul mio passato, l'unica che conosce il motivo reale di questa fuga.

Mentre arranco sui gradini, sento la testa girare un po', ma non è nulla di grave ho solo bisogno di stendermi, raggruppare i pensieri e tornare il Taehyung di sempre.

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Abito in un loft sopra la galleria.
Marais è un bel quartiere in cui vivere, colorato pieno di stimoli, un quartiere in cui ci si può nascondere tra le persone, un quartiere adatto a me.
È quello che ho pensato quando tre anni fa ho deciso di acquistare il palazzo in cui sono adesso, per dare un senso ai miei giorni qui a Parigi.

La mia vita precedente mi ha lasciato abbastanza da poter oziare per il resto della mia esistenza, ma l'ozio non fa per me e far fruttare ciò che ho ricevuto è un dovere morale a cui non posso sottrarmi.
Sono stato un ragazzo fortunato ho incontrato le persone giuste, che mi hanno dato fiducia e mi hanno permesso di fare dell'arte la mia stessa vita, e non smetterò mai di ringraziarle per quello che hanno fatto, ora tocca a me ricambiare, è per questo ho creato la Kim Foundation. (Kim Art Gallery e Kim school for future)

Una domenica pomeriggio, vagavo per il quartiere alla ricerca di qualche scorcio da fotografare e ho visto questo edificio di fine ottocento in vendita. Giusto a metà di Rue des Blancs Manteaux, ho pensato che fosse il posto perfetto e così è stato.
Due piani con mansarda, ampio piano terra luminoso e un piano interrato gigantesco.
Io non sapevo da dove cominciare ma per fortuna con i consigli di Arnaud e l'aiuto dei suoi collaboratori, il 15 maggio del 2033 ho aperto la mia nuova casa.

Vivo al secondo piano, in un grande loft con tre camere da letto due bagni e un gigantesco openspace pieno di librerie, poltrone e tanti cuscini, forse è uno spazio un po' troppo grande per me, ma Arnaud e Claire hanno insistito dicendomi che un giorno quello spazio io avrei saputo come riempirlo, per adesso ci viviamo io Naminia la mia piccola Pomerania bianca e tutti i miei vestiti.

La mansarda è vuota, nel senso che io non ci vado mai, ma ne hanno ricavato un Atelier multifunzionale, una sala musica con pianoforte e una palestra con un pavimento bellissimo in legno e un grande specchio. In due anni ci sono salito solo tre volte.
La prima per lasciare il mio vecchio sassofono in sala musica, oggetto che mia madre mi aveva spedito senza motivo;
La seconda per cercare la mia vecchia camera Fujifilm, comprata il primo mese a Parigi e finita in uno scatolone dell'atelier;
L'ultima pochi giorni fa, per rincorrere Naminia, che si era nasconsta in un angolo buio della palestra.
È stato strano entrare in quella stanza e vedere i miei movimenti riflessi in quello specchio, mi sono sentito di nuovo piccolo e inesperto, tanto che appena ho recuperato Nami mi sono rintanato nella mia stanza, ad abbracciare il mio cuscino per calmare il respiro.

Il piano terra e il primo piano sono il cuore della galleria.
Gli espositori della Kim Art Gallery sono di solito artisti sconosciuti al grande pubblico, giovani e non, dal talento incompreso e a volte disprezzato. È stata una scelta controcorrente, ma è un modo per dar loro quella chance di far conoscere la propria arte, senza sottostare alle regole del sistema, che il mondo non gli concede.
Metto loro a disposizione lo spazio espositivo ricavato a piano strada, e se ne hanno bisogno anche il grande laboratorio che gli architetti hanno realizzato al primo piano, con tutti i materiali e strumenti di cui possano aver bisogno. C'è anche una camera oscura perfetta, che ho imparato ad usare io stesso.

Kim Art Gallery  - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora