Lui è un'opera d'arte

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25 Dicembre 2035 ore 9.25

Pov Jungkook

Sono sveglio da un quarto d'ora, ma la voglia di alzarmi dal letto non c'è.

Sono sveglio da un quarto d'ora, ma la bisogno di sfiorare il braccio di Taehyung che dorme affianco a me non diminuisce.
Ha il capo poggiato sulla mia spalla sinistra e una mano sulla mia pancia.

Sono sveglio da un quarto d'ora ad osservare l'uomo al mio fianco e mi domando se sia reale.
Se tutto questo sia reale.
Com'è possibile che io a quasi quarant'anni sia qui e lui resti ancora il ragazzo più bello che io abbia mai incontrato?
Com'è possibile, che quelle minuscole linee che ha accanto agli occhi, gli donino come un vestito cucito su misura?
Com'è possibile che abbia le ciglia così lunghe da creare ombre sulle sue guance?

Sospira nel sonno e le sue labbra si schiudono davanti a me, ho sognato la sua bocca più volte di quanto il mio cuore, che si sta svegliando nel petto, ammetterebbe.
Vorrei prendermi un bacio, ma non posso, gliene ho già rubato uno, anni fa, frantumandogli il cuore, ora non posso più permettermi errori.
Solo ieri il ragazzo che sognavappoggiato a me, mi ha dato un'opportunità di essere perdonato per tutto ciò che gli ho fatto, e ora non posso deluderlo, devo riconquistarmi la sua fiducia e il suo cuore.

Gli scosto una ciocca di capelli che gli copre la fronte, ma lui non si sveglia, è Natale oggi e io sto guardando l'unico regalo che avessi mai desiderato ricevere.

Resto ad osservarlo ancora, senza muovermi, con la luce che filtra delle tende a coloragli il viso e il respiro leggero.
Ieri, dopo avergli aperto il mio cuore, ho temuto che mi avrebbe lasciato lì sulla riva della Senna, solo, a ricostruire i miei pezzi. Ma poi tutto è cambiato.
Non mi ha lasciato solo, mi teso la mano e mi ha permesso di guardare nel suo cuore.
Solo in quel momento tutto il mio mondo ha ricominciato ad avere un senso.

Solo quando ho visto me stesso riflesso nei suoi occhi grandi, ho capito che la parte di me a cui avevo rinunciato era l'unica che contava davvero.  Quella parte aveva, le mani affusolate, gli occhi grandi e un piccolo neo sul naso.
Taehyung.

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"Woff" mi volto verso la porta della camera da letto, sento un leggero abbaiare "Woff"

Naminia penso, avevo dimenticato che Taehyung avesse una cagnolina.
Non voglio che lo svegli, ieri notte era davvero stanco.
Appoggio dolcemente la testa di Tae sul cuscino e senza svegliarlo esco dal letto ricoprendolo con il piumone.

Sono scalzo, ma il parquet è caldo così sulle punte raggiungo la porta e prendo al volo la pomerania per non farla entrare.
Mi volto a guardare Taehyung, ma quasi scompare nell'ammasso informe di coperte, richiudo la porta e vado in cucina, accarezzando Namina.

E' strano come pur essendo la prima volta che mi trovi in casa di Taehyung tutto mi sembri familiare, è tutto nuovo, ma ho la sensazione di averci vissuto.

Poggio Namina vicino alle sue ciotole in salotto e le verso un po' di croccantini, lei saltella contenta e comincia mangiare.
Io vado in cucina, metto su l'acqua per il tè e vado verso la finestra, guardando fuori, è la mattina di Natale, c'è gente che cammina per la strada con i regali tra le braccia, e io non ho nulla per lui.

La teiera sbuffa, spengo il fornello e metto in infusione due filtri.
Potrei cucinare qualcosa, non sarà un vero regalo, ma quando si sveglierà avrà fame, potrei preparargli un piatto che gli ricordi casa.

Non gliel'ho detto ieri, ma sono anni che non cucino più. Aveva ragione lui cucinare per una persona sola non è divertente, e lo è ancora meno ritrovarsi ogni giorno a guardare lo sgabello vuoto della casa a LA su cui si sedeva la persona per cui amavi cucire, sperando di vederlo comparire.

Kim Art Gallery  - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora