Hastur si asciugò il móccio dal naso sulla manica destra del suo cappotto grigio malandato e guardò di sbieco Remiel, il quale continuava a camminare dritto in avanti senza mai voltarsi indietro.Il duca infernale non riusciva proprio a farselo andare a genio e, di conseguenza, tenne la guardia alta per tutto il tragitto aspettandosi qualunque cosa da quel viso angelico.
Gli altri demoni, invece, si limitarono a seguirlo senza farsi troppe domande.
A dire il vero non avrebbero comunque avuto modo di porsele dato che non avevano più un cervello da utilizzare.Attraversarono le stradine più strette e nascoste di Londra, fino ad arrivare dinnanzi ad un enorme spiazzato scarsamente illuminato da una luce fioca e calda.
"Manca ancora tanto?" domandò Hastur, tenendosi a debita distanza dall'angelo.
"No, siamo appena arrivati." rispose il giovane dai capelli rosati, voltandosi finalmente verso di lui. "Dobbiamo entrare in quella chiesa lì." concluse, indicando l'enorme struttura fatiscente alla loro destra.
Hastur assunse un espressione alquanto perplessa e, scuotendo la testa più volte, disse:"Siamo demoni, non possiamo entrare in una chiesa."
"Oh, lo so benissimo. Ma questa è sconsacrata, quindi, di conseguenza.."
"Sono lì Aziraphale e Crowley?"
Remiel sogghignò per un attimo, per poi avanzare di qualche passo in avanti.
"Probabilmente sì." rispose dopo un po' con fare vago, lasciandosi seguire da un Hastur ancora di più sul piede di guerra.
Dopo di che, alzò lo sguardo sulla chiesa in questione, ridotta in malo modo dagli anni e dalle intemperie.
All'esterno era fatta interamente di pietra grigia, mentre le finestre erano in legno, vecchio e consumato.
La porta d'ingresso era molto ampia ed a forma rettangolare. Remiel la aprì spingendola con la mano in un modo alquanto brusco e lasciò entrare tutti i demoni, per poi chiudere accuratamente la porta.All'interno il luogo era tetro, anche se vuoto, ed era illuminato da delle candele bianche appese alle pareti ormai incolori.
Nell'aria c'era un fetore di marcio tremendo, ma i demoni non riuscivano a percepire tale odore, dato che puzzassero di marcio a loro volta.Remiel, invece, riuscì a stento a trattenersi dal non vomitare, catturando nuovamente la loro attenzione su di sé.
"Quindi?" iniziò nuovamente Hastur mentre gli altri demoni si guardavano intorno incuriositi. "Dove sono quei due?"
"Non sono qui e non ho idea di dove siano." ribattè prontamente Remiel, imperterrito.
"Lo sapevo. Tu ci hai mentiti! Adesso subirai la nostra ir.."
"Volevo mostrarvi queste" lo interruppe bruscamente l'angelo, dispiegando poi davanti a loro le ali nere come la pece.
Hastur, insieme agli altri, strabuzzò gli occhi fissandole per qualche secondo.
"M..ma quindi sei un angelo caduto? E quando ce lo dici?" riprese il duca infernale, cambiando letteralmente tono di voce nei suoi confronti.
"Diciamo che mi piace portare le cose per le lunghe. Ad ogni modo, ho bisogno che mi facciate un favore." proseguì il giovane, ritraendo le ali dentro di sé, contraendo, tuttavia, le labbra in una smorfia di dolore.
"Ti ascoltiamo." Hastur intrecciò le braccia al petto, facendosi, ancora una volta, portavoce della volontà di tutti i presenti.
In verità, nessuno tra tutti i demoni dell'intero inferno aveva mai osato contraddirlo, contraddire proprio lui, l'eccelso ed indiscusso duca infernale.
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Good Omens || Nobody Know
FanfictionDopo aver evitato la fine del mondo tanto amato, Crowley ed Aziraphale decidono di non vedersi per un po' di tempo, sia per impedire che le corrispettive fazioni angeliche e demoniache possano ancora intromettersi nelle loro vite, sia per metabolizz...