Good Omens || Nobody Know

Through your Heart ~

❤️ 🧡 💛 💚 💙 💜

Riassunto:

{ Nel capitolo precedente Zerachiel ha accusato Aziraphale di non aver assolto al suo ruolo di angelo custode della signorina Isabel Eden Smith, mentre quest'ultimo lo ha invitato gentilmente a consultare il suo taccuino per verificarne la veridicità dato che, se davvero così fosse stato, l'avrebbe sicuramente ricordato. Alla fine, Zerachiel decide di ascoltare il suo consiglio ma, prima di andare via, lega l'angelo a sé con un bracciale rilevatore in oro zecchino, così da conoscere in ogni istante la sua posizione in tutta la galassia. Nel frattempo Crowley riesce a liberarsi dalla stretta di Remiel con non poca difficoltà, il quale, dopo un breve dibattito, gli chiede un passaggio a casa. Crowley lo accontenta ed, accettando l'invito dell'angelo ad entrare in casa con lui, apprende da un libro anonimo una profezia che sembra parlare proprio di lui e di Aziraphale. Sconcertato, si lascia andare ad un momento di debolezza finendo a letto con Remiel. }

| | | Salve a tutti ❤️ e benvenuti in questo nuovo capitolo! | | |

Prima di passare alla nostra storia, volevo consigliarvi una fan fiction che mi ha particolarmente colpita ed appassionata perché tratta di eventi che si sarebbero svolti prima di Good Omens, e che vede protagonisti Belzeebù, Belfagor, Asmodeo e non solo!

La storia s'intitola: Good Omens - Tre diavoli in Messico, scritta da DJFan_NafTV, credetemi, merita davvero tanto ♥️♥️❤️! Se non riuscite a trovarla nella home di Wattpad, potete cercala sul mio profilo in uno dei miei elenchi lettura. :3

Detto ciò, vi auguro una buona lettura ❤️

Alphard.

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Samael correva lungo un corridoio bianco e colmo di luce, buttando lo sguardo indietro continuamente. Aveva il fiatone e temeva che la stessero ancora inseguendo, dato che era appena sfuggita a due cherubini abbastanza incazzati.
La sua intenzione era quella di dirigersi sulla Terra passando attraverso il portale principale, ma non prima di aver preso in prestito - anche senza permesso - un corpo da poter utilizzare. Aveva pochissimo tempo prima di ritrovarseli dinuovo alle calcagna, pertanto avrebbe dovuto sbrigarsi a realizzare il tutto nel minor tempo possibile.
Ma di colpo tutto le andò storto, perchè ebbe la sfortuna di ritrovarsi dinnanzi proprio Gabriele, il quale, una volta incrociato il suo sguardo, attese pazientemente che lo raggiungesse.
Così fu costretta a rallentare fino a fermarsi, dovendo accantonare, almeno per quel momento, i suoi piani di fuga.

Gabriele le sorrise fin da subito, mentre incrociava le braccia al petto annuendo senza alcun motivo apparente. Di primo acchito sembrava davvero felice di vederla, ma ormai tutti in paradiso - ed anche all'inferno - sapevano che quando l'angelo dagli occhi viola assumeva quella posa e quell'atteggiamento ambiguo non prometteva mai nulla di buono.

In sintesi: era nei guai. E pure grossi.

"Per caso ti stai preparando per qualche maratona?" le domandò beffardo dopo un breve momento di silenzio.

Samael scrollò velocemente la testa, guardandosi i piedi senza più riuscire a reggere il suo sguardo tagliente.
Sebbene avesse avuto il suo stesso grado, Gabriele l'aveva sempre trattata come un suo sottoposto. Come un angelo insignificante o di serie B. Si era sempre rifiutato di riconoscerle il suo immenso potere, preferendo collaborare con Michele, Uriel e Sandalphon per tutto il tempo. Riusciva a percepire il suo disprezzo soprattutto dalla voce e dal suo gelido atteggiamento.

"Ti ho appena fatto una domanda e gradirei che mi rispondessi." insisté ancora Gabriele, più pungente di prima.

"No, non mi stavo preparando per una maratona."disse Samael, continuando a distogliere lo sguardo.