Eden Isabel Smith (per gli amici Isabel), fresca diciannovenne, era stata appena assunta come stagista dall'agenzia di moda B&B, realizzando così il suo più grande sogno. In realtà, avrebbe voluto intraprendere la carriera da modella vera e propria, ma la sua bassa statura non glielo permetteva e così si era accontentata di occuparsi della parte "burocratica" di quel mondo, del dietro le quinte, insomma: di qualsiasi mansione pur di lavorare per la moda.
Entrambi i suoi genitori, purtroppo per lei già molto avanti con l'età, non erano mai stati d'accordo con la sua scelta e non vedendo di buon occhio il settore della moda, avevano sempre sperato che Isabel, da un giorno all'altro, avesse potuto cambiare pensiero.
Ma Isabel, con le sue sole forze, era riuscita lo stesso a farsi spazio in quel mondo ancora così grande per lei che era giovane ed inesperta. E solo per questo era già da ammirare.
In quel momento la giovane si trovava nella sala d'igresso super lussuosa dell'imponente palazzo grigio, sede ufficiale dell'agenzia di moda, e guardava distratta la strada attraverso le enormi finestre poste sul lato destro. I parati erano freschi di pittura bianca, e le tende erano color panna, abbinate perfettamente al pavimento chiaro. Era una stanza molto spaziosa e luminosa, un luogo davvero piacevole in cui sostare e lavorare.
Isabel stava praticamente sorridendo da sola per la felicità e le dolci fossette sulle sue guance le donavano già un certo fascino, sebbene la giovanissima età, sembrava molto più grande di quanto non fosse. I suoi occhi color nocciola, lucidi e vispi brillavano di luce propria, si posavano distrattamente sulle auto che passavano dinnanzi alla struttura, scomparendo dietro la prima curva.
La sua mente era completamente su di un altro pianeta e sognava di incontrare e, perché no, di lavorare con le sue modelle preferite. Ad esempio, la sua adorata Gigi Hadid."Isabel, giusto?" una voce maschile calma e profonda irruppe improvvisamente alle sue spalle, facendola sussultare.
"Sì, sono io. Scusa, ero sovrappensiero." disse, portandosi una mano sul cuore.
"Ti ho spaventata ?" domandò il ragazzo, alto e moro, che l'aveva appena riportata sul pianeta Terra.
A primo impatto, dalle sue fattezze le sembrò proprio un suo coetaneo, ma la prima cosa che la colpì davvero furono i suoi occhi particolari quasi tendenti al viola e nascosti dietro un paio di occhiali stile Harry Potter.
Non che le dispiacesse la cosa, dato che fosse una fan sfegatata della saga. Precisamente era una Tassorosso. Ma al momento non era un dettaglio importante.Chissà se gli piacciono più i libri o i film e se quelle sono delle lentine colorate, pensò Isabel, per poi ricordarsi di dovergli ancora rispondere.
"No, no. Davvero. Dimmi pure."
Il giovane inarcò un sopracciglio scrollando la testa ed aggiustandosi lentamente gli occhiali sul naso, disse: " Io sono Zerachiel, piacere di conoscerti, ti ho presa momentaneamente in custodia."
Ad Isabel venne spontaneo ridere sentendo quel nome così insolito, sebbene si diede subito un contegno dinnanzi allo sguardo profondo ed autorevole di quello che credeva essere il suo nuovo supervisore.
"Scusami, è che non avevo mai sentito il tuo nome prima se non al catechismo." affermò, sorridendogli con innocenza.
"Ah." abbozzò il moro. "Ne sono davvero felice. Vuol dire che su questo pianeta insegnano ancora qualcosa di buono ai giovani. Allora non è tutto perduto come pensavo. Comunque sia, grazie per l'informazione, me lo ricorderò." asserì soddisfatto Zerachiel, cacciando dalla tasca un piccolo taccuino dalla copertina in pelle color porpora, per poi appuntarci su qualcosa.
"Per caso ricordi da bambina quale angelo custode ti ho affidato?" le domandò infine più serio di prima, lasciandola di stucco.
Oh cielo, ma il supervisore pazzoide che crede di essere una creatura biblica proprio a me doveva capitare? pensò Isabel sforzandosi, stavolta, di sorridere, decidendo di mantenergli il gioco.
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Good Omens || Nobody Know
FanficDopo aver evitato la fine del mondo tanto amato, Crowley ed Aziraphale decidono di non vedersi per un po' di tempo, sia per impedire che le corrispettive fazioni angeliche e demoniache possano ancora intromettersi nelle loro vite, sia per metabolizz...