{{ Nel capitolo precedente, per chi non l'avesse letto, succede che Aziraphale e Crowley hanno la loro prima volta ❤️;; vi basti sapere questo per poter comprendere la storia.
Mi scuso, inoltre, per essere sparita in queste settimane, aspettavo solo l'ispirazione giusta per riprendere a scrivere.
Buona lettura a tutti ✨° ° °
"Il problema - disse il demone, camminando avanti ed indietro per la stanza - è riuscire a disfarsi di quella cosa senza che nessuno se ne accorga." concluse dinnanzi agli occhi spenti dell'angelo, il quale era seduto composto nella sedia accanto alla sua scrivania consumata dal tempo.
Era trascorso appena un giorno dalla fatidica scoperta e Crowley aveva deciso di trasferirsi temporaneamente da lui, la qual cosa non gli dispiaceva affatto dopo essere stati anche a letto insieme.
Aziraphale si lasciò scappare un piccolo sorriso ripensando a quegl'attimi di passione, un sorriso che tuttavia non sfuggì all'attenzione del demone, il quale si fermò improvvisamente per fissarlo.
"A cosa stai pensando?" gli domandò secco, intrecciando le braccia al petto ed alzando il mento.
"N..niente." balbettò l'angelo, sistemandosi i capelli ed il colletto della camicia, imbarazzato per quei pensieri "peccaminosi". In verità, il solo fatto di essersi unito ad un demone gli sarebbe potenzialmente costato la dannazione eterna.
Eppure di ali nere non se ne vedeva l'ombra.
Per allora.
"Oggi sei particolarmente tra le nuvole. Non sei affatto di aiuto!" lo rimproverò il rosso, sbuffando ed accovacciandosi sul pavimento.
"Ti chiedo scusa, Crowley. Purtroppo ne so molto meno di te riguardo questi cimeli infernali, alla fine appartengo ad un semplice principato lassù. Mentre quaggiù i miei libri non mi sono d'aiuto." si giustificò Aziraphale mentre l'altro teneva fissi gli occhi in un punto indefinito della stanza.
In quel momento, mille pensieri ed idee attraversarono la sua mente, ma nessuna adatta a dargli una soluzione.
Di lì a poco avrebbe sicuramente dato di matto se non fosse stato per la suoneria del suo cellulare - precisamente "Somebody to love dei Queen" - la quale attirò l'attenzione di entrambi, facendoli letteralmente sobbalzare.
"Ma perché tieni il volume così alto?" domandò l'angelo toccandosi il petto per lo spavento, mentre Crowley si alzava da terra con aria scocciata per andarlo a recuperare.
"Perché non ci sento!" gli urlò, poi, di risposta, zittendolo.
Aziraphale inarcò un sopracciglio confuso e scioccato, dato che, per la prima volta in vita sua terrena, Crowley si era lamentato di un difetto fisico.
Effettivamente pensandoci, avendo trascorso così tanti anni sulla Terra, sembrava proprio che i loro corpi stessero incominciando a subire inspiegabilmente i segni ed i danni della vecchiaia dato che, qualche settimana prima, anche lo stesso angelo aveva incominciato ad avvertire un vago fastidio alle ginocchia.
Strano, pensò il biondo, rivolgendo poi lo sguardo a Crowley alle prese con il suo interlocutore, decidendo tuttavia di approfondire la questione più tardi.
"Newth, ripeti tutto d'accapo perché non ho capito una mazza di ciò che hai appena detto." disse Crowley con una voce stranamente calma e facendo segno ad Aziraphale di restare in silenzio.
"Dicevo che il mio collega, Thomas, ritornerà a lavoro tra qualche giorno, a quanto pare non era vero che stesse male."
"Bene, anzi, benissimo. Quando puoi portarmi da lui?"
![](https://img.wattpad.com/cover/218580460-288-k477378.jpg)
STAI LEGGENDO
Good Omens || Nobody Know
FanficDopo aver evitato la fine del mondo tanto amato, Crowley ed Aziraphale decidono di non vedersi per un po' di tempo, sia per impedire che le corrispettive fazioni angeliche e demoniache possano ancora intromettersi nelle loro vite, sia per metabolizz...