HARRY'S POV
Entrai nella dependance cercando di non fare rumore affinché la potessi spaventare a morte o farle qualche dispetto sapendo bene quanto fosse fifona. Ci stavo anche rischiando la pelle, in parte, per via di quante probabili botte avrei preso ma non m'importò più di tanto. Ero proprio all'apice della mia felicità e tutte le volte che avevo sfiorato la vetta era da quando avevo conosciuto lei. Sarei stato felice nonostante mi avrebbe seguito imprecandomi dietro, finché l'avrei afferrata in braccio, le avrei fatto un solletico micidiale fino a farla ridere a crepapelle e poi l'avrei baciata tenendola stretta a me.
Controllai nella sua stanza non trovandola ed infine mi diressi verso il bagno, certo che fosse lì. Mi dava le spalle e lavava i pennelli e la tavoletta che aveva utilizzato per mischiare i vari colori e raggiungere le tonalità esatte mentre mi specchiai sullo specchio dinanzi a lei, ancora non accortasi di nulla dato che teneva il viso chinato. Avanzai piano e la sorpresi piazzando le mie mani sulla ceramica a tratti rovinata del lavabo, ai lati dei suoi fianchi mentre sollevò di scatto la testa lanciandomi uno sguardo attraverso lo specchio.«Dio, Harry....» smorzò un sorriso «...mi hai spaventata-...»
«Shhhh...» Sussurrai annusandole i capelli, e premendo più in avanti il mio corpo, affinché si appiccicasse al suo e diventassero un'unica cosa. Non meritavamo di stare separati da l'un l'altra, noi dovevamo restare uniti.
Le accarezzai quella testolina brillante che aveva regalandole anche un po' di sollievo quando le mie dita si infilavano tra le lunghe ciocche color cioccolato e le bloccavano sulla sua spalla destra affinché avessi a mia disposizione l'altra. Le lasciai dei leggeri baci sulla testa fino a scendere dietro l'orecchio , non smettendo mai di fissarla ardentemente attraverso lo specchio. «Ci facciamo la doccia insieme.»Sorrise. «Ma io -.....» notò il mio sguardo e poi sbuffò pronunciando le parole che avrei detto in seguito «....la tua non era una domanda, capito!» Ridacchiò rubando un sorriso anche a me, nonostante rimasi fermo a dare le mie attenzioni al lobo del suo orecchio mentre incurvò lievemente un paio di volte la schiena per via dei piccoli brividi che quel gesto scaturiva in lei. Inumidii le labbra e le baciai il collo riuscendo a zittirla, dato che quando le diedi un'occhiata fugace tramite lo specchio, schiudeva le sue oppure le mordicchiava fino a renderle bianche ed alzando ai limiti la mia eccitazione.
«Ci facciamo la doccia insieme...» ribadii girandole il collo affinché mi guardasse negli occhi, stavolta «...e ce ne andiamo un paio di giorni ovunque vuoi. Da soli!»
Mi guardò un po' felice ed un po' stupita non sapendo che rispondere mentre aspettai con calma sbottonandole nel frattempo il bottone del vestitino rosa, che sbadata com'era, aveva sporcato in alcuni punti. «Ovunque?»
«Beh, sì! Se vuoi andare a Parigi andremo a Parigi ma-...»
«Io voglio andare a Firenze.» Disse mentre le
sfiorai spavaldo le cosce morbide e lisce quando acchiappai l'orlo del suo vestitino per sollevarglielo. «E poi è qui vicino, non ci sono mai stata e non sprecheremmo tempo inutile per prendere aerei o guidando. Che ne dici?»Nonostante anche io avessi in mente Firenze, se lei avesse scelto altro come avrei fatto a dirle di no? Avrebbe potuto dirmi Londra o Madrid o Cuba ed io mi sarei inginocchiato ai suoi piedi ed avrei acconsentito a tutto.
«Firenze va benissimo.» La spogliai lasciandola solo con l'intimo addosso. «Da quando in qua indossi il reggiseno?» Sorrisi divertito infilando il dito per constatare che fosse imbottito, finché arrossì ed afferrò la mia mano che frantumò nella sua minacciandomi con un'occhiataccia buffa, pensando di incutermi terrore. Come se non sapesse meglio di chiunque altro con chi avesse a che fare. Mi bastò diventare serio in viso per farla deglutire.
Le slacciai il reggiseno mentre portò gli occhi sul mio cazzo, notando la forma che aveva assunto nei miei pantaloncini e solo il gesto bastò a farlo pulsare irrequieto.
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Agrodolce - vol.2
Fanfiction{Sequel di Agrodolce} Presley trascorrerà l'estate nel cuore della Toscana immersa in paesaggi mozzafiato di vigne ed uliveti, piccoli borghi e feste campagnole per riprendersi quella spensieratezza che la tragica notizia della scoperta che l'amore...